Cap. 7

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Questa mattina Ellen non fa altro che parlare dell'imminente gita scolastica che si terrà in Canada. 

La scuola, come ogni anno, organizza una settimana sulla neve, in cui gli alunni possono scegliere tra diverse attività sportive e ricreative, alloggiando in uno chalet che, dalle foto, sembra decisamente pittoresco. 

È uno degli eventi scolastici più attesi, dai miei compagni, perché fondamentalmente gli permette di passare del tempo insieme, in uno dei luoghi più suggestivi del mondo. 

So anche che per molti di loro è una scusa per appartarsi con i fidanzati, bere alcool di nascosto dai professori e fare baldoria. Insomma, le tipiche esperienze dei ragazzi della mia età. 

Se solo il viaggio per raggiungere Whistler Blackcomb, non comprendesse un volo aereo forse, e dico forse, avrei anche preso in considerazione l'idea di unirmi a loro. Invece eccomi qua, seduta in cucina a fare colazione con latte e cereali mentre mia sorella cerca di fare entrare tutti i suoi vestiti invernali dentro la valigia. 

"Non riesco a chiuderla! Cathy mi aiuti? Ho bisogno che ti ci siedi di sopra" urla dalla sua camera.

Salgo le scale con passo svogliato e la raggiungo.

"Ma devi portarti davvero tutta questa roba?"

"Certo, è tutto indispensabile. Il problema principale è che sono vestiti invernali e occupano un sacco di spazio. Perché non scelgono mai delle mete estive!?" piagnucola.

"Dai non lamentarti, proprio tu" le faccio io.

"Scusa Cathy, mi dispiace troppo che non ce la fai a venire... però ti racconterò tutto e ti manderò tante foto e video. Sarà come se tu fossi lì con me!"

Sì, come no.

"Va bene, dai, chiudiamo questa povera valigia".

Mi ci siedo sopra e Ellen tenta con tutte le sue forze di far funzionare la cerniera che, dopo un paio di tentativi, comincia a collaborare e finalmente riusciamo a chiudere la valigia.

"Come farai al ritorno, visto che non ci sarò io?" la prendo in giro.

"Il culo grosso di Margaret farà il suo sporco lavoro" scoppiamo a ridere entrambe. 

Margaret ha davvero un sedere di proporzioni Kardashian e questo suo aspetto un po' da pornoattrice l'ha sempre avvantaggiata nelle interazioni con l'altro sesso. 

Diciamo pure che Margaret non si può definire la solita ragazza casa e chiesa, ecco. Mia sorella, nonostante sia più discreta e decisamente meno femme fatale della sua amica, ha racimolato un buon numero di esperienze con i ragazzi nel corso degli ultimi anni. 

Il mio unico approccio intimo con l'altro sesso, invece, risale alla quinta elementare,  quando, durante una ricreazione in cui ci si stava divertendo a giocare a palla avvelenata, Mark Haring ha deciso di appropriarsi deliberatamente e a tradimento, aggiungerei, del mio primo bacio. 

Sì, non sono proprio un'esperta in fatto di ragazzi. Però ho letto molto a riguardo e posso senza dubbio affermare che qualora fosse necessario mettere in pratica un po' di quello che ho imparato dai libri, non sarei niente male. 

So tutto sul tema. Ho letto di amori tormentati e tossici come in Cime Tempestose, amori ostacolati dai preconcetti e dall'onore come per Elizabeth Bennet e Mr Darcy, Amori passionali come quello tra Claire Beauchamp e Jamie Fraser, amori come quello di Romeo e Giulietta, con un finale decisamente tragico. Insomma, potrei scrivere un libro sull'amore senza avere effettivamente mai avuto un ragazzo. Forse mi sto rendendo conto solo adesso della tristezza di tutto ciò.

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