십칠17

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Passano tre settimane,io e Tae non ci sentiamo più da quella volta che mi aveva chiesto di uscire. Per fortuna oggi sono a casa da scuola, non avevo voglia di vederlo. Erano successe talmente tante cose che mi fecero solo che stare male. Ma ora grazie a Jungkook sono riuscita a stare meglio. Infondo, penso aveva ragione. Non sapevo il perché di tutto ciò, mi sentivo solo che usata. Solo quello.

Sento suonare la sveglia, con la mia fottuta voglia di vivere cerco di spegnerla, anche se ero a casa non volevo svegliarmi tardi.
Vado al piano di sotto e mi preparo qualcosa da mangiare.
Dopo qualche minuto sento il telefono vibrare, segno che qualcuno mi stava chiamando.
"Una chiamata in arrivo da Tae"
Sospiro. Decido di rispondere.
"Che c'è." Dico seria.
"Mi manchi" Alle sue parole riattacco.
Basta. Ero stanca di lui. Doveva smetterla. Smetterla di usarmi.
"Una chiamata in arrivo da Tae"
Con la mia voce seria dico "Piantala."
"Scusa per favore lasciami spiegare"
Mi dice lui innocente,come se non avesse fatto nulla.
"Cosa devi spiegare?Vorresti dirmi che Jimin mi ha detto una bugia?Tae so come sei. Ammettilo che era un obbligo quello di portarmi a letto. E ci sei riuscito. Dopo che hai avuto la tua soddisfazione non mi hai nemmeno più badato.
Devi smetterla di farmi soffrire.
Smettila Kim Taehyung." Inizio a
piangere e lui se ne accorge.
"Basta piangere. Giada per favore credimi. Sono stato occupato tantissimo in questi giorni, mia madre si è sentita male e abbiamo dovuto portarla in ospedale. Perdonami io non voglio farti soffrire. Giada per favore rimani con me.
Torna dal tuo oppa. Ho bisogno di te.
Ho bisogno di vederti. Ho bisogno di amarti." Dice lacrimando. "Non vuoi
farmi soffrire? Cazzo Tae smettila di dire cavolate. Ti rendi solo che ridicolo. Hai approffitato di quando io ero ubriaca a portami a letto? Bene questa è la tua ricompensa. Ora lasciami in pace.
E smettila di cercami. Non sei più un cazzo per me." Riattacco. Forse avevo sbagliato
ma ero arrabbiata. Si, avevo perso la verginità con lui. Successe tutto quella fottuta sera quando mi chiese di uscire. Io da stupida iniziai a bere,buttando giù quasi 7 bicchierini di vodka. Lui mi guardò, vide che ero ubriaca. Mi prese
e mi porto in bagno, molto probabilmente non era sobrio nemmeno lui. Inizia a toccarmi, a farmi sentire bene. Mi toglie la maglia, la gonna e lui fa lo stesso con il suo abbigliamento. Poi mi leva il mio intimo ed lui pure. Mi guardava fiero. Fiero di avermi fatto perdere la verginità.
Iniziarono le spinte. Poi quelle violente. Mi teneva la mano sulla gola ed ogni tanto mi tirava i capelli. Spingeva talmente forte che urlavo, non dal male ma dal piacere. Dopo averlo fatto si staccò e mi diede un bacio sulle labbra,stringendomi a se. Ed infine dopo qualche ora mi accompagnò a casa.
Il giorno seguente mi ricordai tutto.
Ed ero stata malissimo. Poi sono venuta a sapere che era un obbligo fatto da Jimin. E lì sono crollata. Volevo morire. Ero stata usata. Usata da lui.

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