Mi risvegliai alle 4 del mattino,purché non riuscii a dormire. Qualcosa me lo impediva.
Scesi al piano terra,dirigendomi
in cucina. Mi preparai una tazza di The caldo,accessi Netflix e mi ricoprii fino alla testa con delle morbide coperte.Sentii qualcuno grattarmi la nuca.
Rivolsi lo sguardo verso l'alto ed era lui.
"Che ci fai qui." Dissi fredda, nonostante non avessi nessuna voglia di affrontare questa giornata.
"Dovevamo parlare ricordi?" Sorrise.
"Si ma.." mi fermò lui. "Sono le 5 Giada."
"E che significa questo" Mi alzai per andare a sistemarmi ma qualcuno mi afferrò il braccio.
"Significa che dobbiamo parlare"
Afferma lui innervosito dal mio carattere così scontroso nei suoi confronti.
"Non ne ho voglia, per me non sei più nulla devi smetterla. Smetterla di cercarmi." Aggiungo quasi urlando.
"Giada" Si ferma e poi continua.
"Tu per me sei tutto vuoi capirlo."
A quest'ultimo non potevano mancare delle lacrime, che scesero dai suoi occhi. Non era mia intenzione di farlo piangere davanti a me. Non ho mai amato far piangere qualcuno. E mi sentivo in colpa anche in questo caso.
"Non piangere" Cerco di consolarlo abbracciandolo. "Come faccio a non piangere se tu non vuoi credermi?" Chiese lui. "Imparerò anche a crederti,ma ora non lacrimare, ti prego." Dissi guardando i suoi occhi lucidi.
Sospira. "Tu mi manchi è diverso,non smetterai mai di mancarmi." Chiese il mio consenso per baciarmi ed io glielo accosentii. Si avvicinò a me e, prendendomi per i fianchi mi avvicinò
a sé. "Non smetterò nemmeno di baciarti" Disse tra un bacio all'altro.
"Questo lo so" Sorridemmo entrambi.
"Ora però basta,resti a mangiare da me stasera?" Gli chiesi. "Ma mi hai perdonato?" Disse lui con tono felice.
"Bhe che dici,per caso ti invito a mangiare senza motivo" Si. Lo avevo perdonato. Perché era difficile essere arrabbiata con lui. Ogni cosa che lo faceva stare triste per me era come un colpo al cuore. "Non è un sogno vero?" Scossi la testa. Sorrise e mi prese in braccio. "Hey che ti prende" Risi.
"Che mi prende? Non sei più arrabbiata con me e questo vale a dire che ci possiamo ancora sentire" Esclama facendomi girare su noi stessi.
"Ok ok calmati che qui a vomitare dopo sarò io non te." Ridacchiai.
"Oh scusa.." Mi mise giù."È pronto" Urlaii dalla cucina.
"Ti sento non serve che urli" Mi venne in contro dicendo ciascuna di queste parole. "Se non la finisci non ti faccio nemmeno mangiare" Dico ironica, guardandolo male.
"Non dovresti rispondermi così sai?"
Dice sfidandomi.
"Sennò che succede?" Mh quanto mi piaceva provocarlo.
STAI LEGGENDO
Stupid distance
Фанфик«Non importa dove,non importa la distanza io ci sarò sempre ovunque tu vada.»