Ero talmente stanca, che nonostante sapessi di essermi svegliata, mi rifiutavo di aprire gli occhi, continuare la mia vita. Pur sentendo che le sedie del corridoio dell'ospedale non fossero il top quando si trattava di comodità, in quel momento sarei riuscita ad addormentarmi persino nei bagni della scuola.
Mi misi a pancia in su e molti dei pazienti di passaggio mi guardarono malissimo. Stavo quasi per riaddormentarmi, quando il mio telefono squillò facendomi aprire gli occhi di colpo. Cercando di non cadere per terra lo presi dalla tasca dei jeans, ma nel tentativo di appoggiare il gomito sulla sedia scivolai finendo letteralmente con la faccia per terra.
"Devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita precedente"
Dissi con la voce impastata per il sonno e i capelli tutti in faccia.
Mi sedetti sul pavimento, accorgendomi di quanto fosse di gran lunga più comodo, e risposi cercando di ignorare gli infermieri delle reception che mi guardavano straniti."Ehi"
Forse non era stato il giusto modo di rispondere, voglio dire sembrava che mi fossi scolata venti shottini. "Sei ubriaca?"
Ecco appunto."Anche se volessi non potrei Ally"
Lei sospirò dall'altro capo del telefono. "Come state?"
Mi alzai in piedi pulendomi le mani sui jeans, nonostante il pavimento fosse immacolato."Stiamo bene: lui dorme, io dormo...
In questo momento sta meglio lui di me"
E avevo ragione, per quanto i letti degli ospedali non siano in massimo, di sicuro erano meglio delle sedie."Scusa se non sono venuta, ma avevo il cellulare spento" la sua voce sembrava davvero pentita di non esserci stata quando i suoi migliori amici avevano bisogno di aiuto, ma allo stesso tempo ero leggermente arrabbiata con lei, anche se sapevo perfettamente che non era colpa sua.
Eppure riuscivo solo ad informarmi in quei giorni."Non fa niente" mentii camminando verso la porta della camera di Stiles.
"Ho trovato mille messaggi in segreteria, non hai idea...
Erano tutti in giapponese. Io ed Isaac abbiamo chiesto a Yukimura di tradurre, ma è riuscito a soltanto a dirci che parlavano di un campo di concentramento fantasma""Di bene in meglio" mormorai cercando di sbirciare dalla serratura.
"Oh Allison, devo parlare un attimo con Melissa" ovviamente stavo dicendo una bugia, il fatto era che non avevo più voglia di parlare. "Certo vai, ciao J"Abbassai la maniglia, ma ovviamente nessuno si era ancora degnato di aprire la cazzo di porta. "Vaffanculo"
"La ragazza che sussurrava alle porte"
Quando sentii la voce di Scott mi portai una mano sul petto e lanciai un urletto da ragazzina spaventata.
Il mio migliore amico aveva due pizze fra le mani.
"Da ora in poi ti chiamerò così""Scott io-"
"Ti dispiace lo so, sei perdonata a patto che pagherai il cibo alla prossima cena"
Io in realtà volevo chiedergli che pizza mi avesse preso, ma è meglio stare al gioco.
"Ho esagerato"
"Ma avevi ragione"
Mi buttò lettere il cartone fra le braccia e per poco non mi scottai._____
Io e Scott pranzammo insieme a Melissa cercando di sorridere e di essere ottimisti. I dottori mi dissero che avrebbero dovuto fargli una tac al cervello. Praticamente quel pomeriggio avrei avuto la conferma delle mie teorie, se non il contrario.
Presi una decisione di cui forse mi sarei pentita, eppure ogni volta che guardavo la porta di casa mia non avevo né il coraggio di entrare, né di andarmene. Forse pensavo che prima o poi qualcuno sarebbe venuto ad aprirmi, nonostante continuassi a restare ferma impalata davanti allo spioncino.
Quando la porta si aprì si scatto, sobbalzai ed inciampai sui gradini del portico finendo con il sedere a terra.
Mi madre era ferma all'ingresso con in mano un sacco della spazzatura e quando abbassò lo sguardo su di me, i suoi occhi si riempirono di lacrime.
"Sei tornata"
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𝓗𝓲𝓼 𝓢𝓸𝓾𝓵 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲
FanfictionSequel di "His Eyes" Season 3b Dopo il risveglio del nemeton niente sarà più come prima. Jane e Stiles dovranno trovarsi davanti ad un enorme e importante ostacolo per la loro, già complicata, relazione. Qualcosa di sconosciuto e mai visto a Beacon...