29. SPOILER

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"È solo preoccupato per te"

Sbuffai e nascosi la testa fra le braccia appoggiate al tavolo della mensa.
Il primo giorno di scuola era andato a dir poco, terribilmente male. Tutti mi fissavano come se fossi un fantasma.
Ormai non ero più Jane Montgomery, ma  la ragazza orfana del malato mentale. Per non parlare del fatto che facevo parte di un gruppo ancora più strano: la ragazza che girava per le strade nuda e che si credeva una sensitiva, quella che ha la casa piena di armi e una zia piromane morta, il ragazzo che era stato arrestato per l'omicidio di suo padre, quello che da un giorno all'altro è diventato un atleta senza nessuno sforzo e, ultimo ma non per importanza, il figlio dello sceriffo che sa sempre tutto di tutti. 

Era da tutta la mattina che Allison e Lydia cercavano di convincermi a parlare con Scott, che tra l'altro mi stava fissando seduto ad un tavolo più avanti.
Ogni volta che lo guardavo, lui distoglieva lo sguardo pensando che non me ne accorgessi.

Stava mangiando il suo panino con a fianco Kira che continuava a parlargli nonostante lui non prestasse per niente attenzione. Quei due stavano insieme ormai, anche se non lo avevano mai ufficializzato. Non li avevo mai visti scambiarsi nemmeno un bacio a scuola, ma passavano comunque la maggior parte del tempo insieme.

"Lo sai che non ho peli sulla lingua, quindi posso dirti che io gli do ragione e sicuramente anche tu"
Alzai la testa furiosa. Lydia mi stava guardando innocente, affondando la forchetta di plastica tra la sua insalata.
Allison alzò le sopracciglia e fece finta di non aver sentito.

"Non mi difendi tu?"
Le chiesi notando il suo strano silenzio di tomba. "Beh diciamo che poche ore prima ti avevo fatto lo stesso discorso, solo in modo più pacifico"
Rispose stringendo i denti, forse aspettandosi una qualche scenata.

"Però lo schiaffo è stato epico"
Dissi sorridendo. Entrambe rimasero scioccate e ridacchiarono per nascondere il loro nervosismo.

"Sicura che ti basti un succo alla pera per stare in piedi altre due ore di lezione, di cui una di educazione fisica?"
Chiese la rossa indicando il brik sul mio vassoio vuoto. "Sì ci sono abbastanza zuccheri da permettermi di non svenire"

"Il fabbisogno energetico giornaliero è pari a quaranta grammi di zucchero, quello ne contiene a malapena venti. In ogni caso, mica sopravviviamo solo grazie agli zuccheri. Da quant'è che non assumi carboidrati o proteine?"
Dovetti ammettere che del suo discorso da dottoressa, mi ero fermata a giornaliero.

"Da quando vomito qualsiasi cosa metto sotto i denti"

"Lo sai che fumare a stomaco vuoto non aiuta vero?"
Iniziai a fare un rumore strano con la cannuccia nella speranza che non si fosse sentito niente. Allison spalancò la bocca. Qualcosa mi dice che il mio piano è fallito.

"Jane, ma cosa cazzo ti passa per la testa!"
Ecco è per questo che non glielo avevo detto.

Le feci segno di abbassare la voce, visto che mezza mensa si era girata verso il nostro tavolo. "Grazie Lydia, davvero"

"Ehi, io ti ho solo vista nascosta dietro un muro in modo per niente sospetto, a pagare uno strano ragazzo con i capelli rossi, mentre lui ti passava un pacchetto di Marlboro"
Disse sarcastica, nonostante io continuassi a fissarla con sguardo assassino. "Vorrei solo aggiungere che mentre te ne andavi, quel tossico ti ha guardato il culo"

Allison nel frattempo non aveva detto una parola. Guardava il suo panino come se ne fosse ipnotizzata, probabilmente si stava trattenendo da farmi la predica come se fosse mia madre.

"Decido io cosa fare della mia vita"
Mi misi lo zaino sulle spalle alzandomi in piedi. "Non se la tua decisione è quella di buttarla nel cesso"
Disse la mia migliore amica.
Alzai gli occhi al cielo e presi il libro di matematica, che era inutilmente aperto sul tavolo. "Ora vado a saltare giù dal tetto della scuola"

𝓗𝓲𝓼 𝓢𝓸𝓾𝓵 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora