30. ANCORĒ

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"Jane tu sei fuori di testa!"
Urlò Lydia seduta al volante della sua Toyota. "Non so cosa mi sia preso, l'ho fatto d'impulso ok?! Stavo cercando di evitare che facesse una fine lenta e dolorosa"

"E lo hai baciato!?"
Si intromise Allison ottenendo un cenno l'approvazione da parte di Lyds. "Sono una troia? Sì ecco. Ho un ragazzo e Parrish lo sa, giusto? Quando sono scappata a gambe levate appena ho ricevuto il vostro messaggio, avrà di sicuro capito che avevo commesso uno sbaglio enorme"

"E se invece si fosse montato la testa?" Chiese Kira che era seduta di fianco a me sui sedili posteriori. "Nah"
Risposi, ma subito dopo mi resi conto che la ragazza poteva benissimo avere ragione. "Oh cazzo! No ragazze non posso averlo fatto. Questo è solo un brutto sogno, un incubo anzi. Un terribile incubo"
Cominciai a scuotere la testa tirandomi i capelli.

Stavo andando completamente in crisi.
Avevo già molti sensi di colpa di mio ed ora c'era qualcos'altro da aggiungere alla lunga lista. "Ok, facciamo un respiro profondo" tentò Lydia, ma potevo sentire benissimo la puzza di ansia che emanavano tutte e tre. "Ma se fra poco siete più agitate di me!"

"Allora, sei solo andata nel panico perché dovevi distrarlo in qualche modo. Vedrai che Stiles non si arrabbierà."
Mentre parlava i battiti di Kira andavano fin troppo veloci. "Stai scherzando vero? Si arrabbierà eccome, conosco il mio migliore amico"
Nell'auto calò il silenzio. Tutte ci girammo verso Allison e la fissammo in cagnesco, sembrava quasi godere delle mie disgrazie. "Che c'è?"

"Ragazze io sono sempre sincera ok? All'inizio si arrabbierà, ma poi gli passerà. Solo che credo dovremmo mettergli il guinzaglio, quando si incazza non si controlla è peggio di un lupo mannaro. Il povero Parrish si ritroverebbe con un occhio nero senza nessuna colpa"

Appoggiai la testa al finestrino e chiusi gli occhi stringendo le mani in due pugni.  "Guardiamo il lato positivo" cominciò Lydia, che però venne subito interrotta dalla mora. "hai baciato un poliziotto strafigo"

"Io in realtà parlavo del rotolo shugendo. Lo abbiamo recuperato e probabilmente non ci saremmo riusciti se Parrish si fosse messo in mezzo. Anche se nel modo sbagliato, hai fatto la cosa giusta"
La corresse la rossa e mi sorrise attraverso lo specchietto.

Ero confusa, ma non riguardo ai miei sentimenti. Io ero certa di non provare niente per Parrish e quando dicevo che era stata solo una reazione alla confusione del momento, era la verità. Senza il rotolo non sarebbero riusciti a salvare Stiles, e Stiles veniva prima di tutto.

Allo stesso tempo mi sentivo in colpa e stupida, ma provavo così tante emozioni in una volta, che mi sembrava quasi di aver voglia di urlare, lì in macchina, alle due di notte.

"Ferma l'auto"
Nessuno replicò, ricevetti solo qualche sguardo confuso. Lydia parcheggiò a bordo strada. Eravamo vicino a casa di Allison, quindi più vicino alla riserva e l'asfalto si affacciava direttamente con gli alberi folti.

Scesi velocemente. Avevo bisogno di aria. Non sapevo spiegare quella situazione, semplicemente mi trovavo a faticare a respirare. Appoggiai la schiena alla portiera chiusa e tirai fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette.
Facevo persino fatica ad accenderla, visto che le mani sembravano non voler stare ferme.

"Andiamo"
Mormorai facendo girare per la millesima volta la rotella del clipper di Mike. "Dammi qua"
All'inizio pensai che Allison volesse prendere la Malboro, buttarla a terra e saltarci sopra. Ma con mia sorpresa, prese fra le mani l'accendino e lo accese avvicinandosi a me. Finalmente sentii uno strano calore scivolare verso la gola e dopo due tiri, almeno il respiro si era calmando evitandomi un attacco di panico in piena regola.

Ancora la gola mi bruciava e avevo gli occhi lucidi, ma andava un po' meglio.
"Jane non fa bene trattenersi, se devi piangere fallo. Lo sai che con me non ti puoi nascondere"
Potevo benissimo sentire lo sguardo delle altre due ragazze ancora in macchina, puntato su di noi.

𝓗𝓲𝓼 𝓢𝓸𝓾𝓵 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora