XVIII

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«Hazel, mi stai ascoltando?» mi chiese Lynda sventolandomi la sua mano davanti agli occhi.

No, non la stavo ascoltando per niente. Continuavo a sorridere, pensando a ciò che mi aveva detto Jungkook e a come ci eravamo baciati. Quel bacio valeva più di mille parole.

«Hazel!» Lynda mi riportò nuovamente alla realtà.

«Scusami, non riesco a pensare ad altro...»

«Non posso crederci - disse, lasciando cadere le sue braccia lungo i fianchi emettendo un sonoro sbuffo - se solo riuscissi a concentrarti un attimo, capiresti che è proprio di lui che sto parlando.»

«Cosa?» mi svegliai immediatamente dal mio stato di trans.

La mia amica mi guardò con uno sguardo furbo, poi scosse la testa compiaciuta. Ero cotta.

«Il tuo finalmente non più "non-ragazzo", mi ha detto che ti passa a prendere questo pomeriggio e che il tuo telefono risulta spento.»

Mi affrettai a controllare il mio smartphone ed effettivamente non mostrava segni di vita. Lo misi subito in carica e guardai Lynda, che mi osservava divertita.

«Che hai da guardare?» le chiesi.

«Io? Niente. Ormai ti ho persa. - fece una piccola pausa pensando a qualche cosa, poi continuò - Promettimi una cosa.»

«Dimmi.»

«Se ti farà soffrire me lo dovrai dire subito, non mi farò problemi a cuocerlo in padella.»

Corsi ad abbracciarla, si preoccupava così tanto per me. Non avrei potuto chiedere amica migliore. Lei per me era tutto, la consideravo più che una sorella.

«Ok va bene, sto soffocando» mi disse, allontanandomi.

Sempre la solita.

«Dai, aiutami a prepararmi.»

Il suo sguardo si illuminò, non aspettava altro.

Passò due lunghissime ore a truccarmi, a pettinarmi e a scegliere i vestiti che avrei dovuto indossare. Non ce la facevo più. Nel frattempo controllai la chat di Jungkook per vedere cosa mi aveva scritto.

"Non riesco ad aspettare fino a stasera. Oggi pomeriggio ti porto in un bel posto. Ti passo a prendere per le 4 p.m."

Leggendo il suo messaggio, le mie labbra si incurvarono subito in un grande sorriso.

«Ok, ora puoi guardarti allo specchio.» mi annunciò contenta.

Wow, aveva fatto davvero un ottimo lavoro.

Aspettavo con ansia seduta sul mio letto, continuavo a controllare l'ora fremendo dalla voglia di vederlo.

Qualche minuto dopo mi arrivò un messaggio.

"Sono qui, scendi. ;*"

Ok, manteniamo la calma...

...

...

No, impossibile.

Mi catapultai immediatamente giù dal letto, mi guardai un'ultima volta allo specchio, presi la mia borsa e scesi di corsa le scale. Mi fermai un attimo prima del portone, avevo il cuore che batteva all'impazzata.

Quando aprii il cancello mi trovai davanti Jungkook, in tutto il suo splendore.

Ma... un momento. Si era ritinto i capelli?

«Sei splendida» mi disse, lasciandomi un dolce bacio sulla guancia.

Mi stavo sciogliendo.

«Sei tornato al tuo colore?» gli chiesi, indicando la sua folta chioma.

Double Life - Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora