JUNGKOOK'S P.O.V.
Quella mattina mi svegliai letteralmente euforico, avrei potuto passare tanto tempo insieme ad Hazel in quelle settimane e avrei avuto l'occasione di riconquistarla.
Anche se voleva fare la dura, lo sapevo che non aveva mai smesso di amarmi, proprio come me. Non potevo lasciarmela scappare di nuovo.
Con l'aiuto di Lynda riuscii ad organizzare un incontro a sorpresa con Hazel, doveva sembrare un caso. Ricevuto il messaggio della mia complice, svoltai l'angolo dell'albergo e mi ritrovai con una bellissima ragazza tra le braccia.
Per non permetterle di scappare la strinsi a me e ringraziai Lynda sotto voce.
«Bene, il mio lavoro qui è finito. Torno a casa» disse lei, lasciandoci soli.
«Lynda che amica sei? Non mi fiderò mai più di te!» gridò Hazel cercando di dimenarsi, senza risultati ovviamente.
Poi posò lo sguardo su di me, guardandomi negli occhi con quel broncio che la rendeva ancora più bella e divertente.
«Ora vieni con me» dissi, prendendola in braccio.
«Jungkook lasciami» gridò.
«È inutile che cerchi di scappare, oggi stai con me»
«Ti denuncio per sequestro di persona. Sei impazzito proprio del tutto allora!»
Non potei trattenere le risate, quella ragazza mi faceva impazzire.
La portai nella piscina privata dell'hotel, fortunatamente avevo detto a Lynda di farle credere che sarebbero andate al mare.
«Vuoi fare prima l'idromassaggio o la cromoterapia?» le chiesi, facendola finalmente scendere a terra.
Il suo sguardo non prometteva niente di buono.
«Jungkook cosa non hai capito della frase "non dobbiamo più vederci" e "ti odio tantissimo"?»
«Se ti farà stare meglio, continua ad andare contro i tuoi sentimenti - mi avvicinai a lei e le sussurrai all'orecchio - ma so che non vorresti essere in nessun altro posto se non qui, con me»
La mia vicinanza e quelle parole sussurrate la fecero rabbrividire, proprio come mi aspettavo. Ghignai divertito per la sua reazione involontaria. Il suo corpo parlava per lei, mi desiderava tanto quanto la desideravo io.
«Non è vero» si affrettò a rispondere.
«La tua pelle sembra dire il contrario» le feci notare, accarezzandole il braccio.
Al mio tocco chiuse gli occhi, probabilmente stava progettando di uccidermi... o forse stava solo cercando di trattenersi.
Iniziai a darle dei baci lenti sul collo, per poi passare al viso e continuare, centimetro dopo centimetro, fermandomi al limite delle sue labbra. Poi mi staccai improvvisamente, godendomi la sua espressione frastornata. Se voleva continuare a negare l'evidenza, glielo avrei dimostrato con i fatti.
«Ti aspetto fuori» dissi incamminandomi verso la piscina esterna.
L'acqua era abbastanza fredda, ma si stava bene.
Dopo poco mi raggiunse osservandomi da lontano, probabilmente aveva paura che l'avrei riempita di schizzi.
«Muoviti, altrimenti ti ci butto con la forza»
Hazel sbuffò, appoggiando gli occhiali da sole e il telefono sulla sdraio e sedendosi a bordo piscina.
Io mi avvicinai a lei prendendole le mani e dandole un bacio sulle gambe che la fece sussultare.
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Double Life - Jeon Jungkook
Fanfiction[IN REVISIONE] Jeon Jungkook non è solamente un idol di successo sud coreano, ma è un semplice ragazzo di 21 anni che desidera una vita normale. Cosa accadrebbe se iniziasse a nascondere la sua vera identità, spinto dal desiderio di instaurare dei r...