"Oh, cielo, cielo!", Evergreen aveva preso nuovamente a lamentarsi, a braccia conserte. "Guarda un po' tu che scenata. Ragazzini..."
"Eh già", rispose Elfman, osservando Sting e Rogue che si allontanavano. "Problemi di cuore, ne hanno tutti!"
"Non io", affermò lei fieramente. "Io non ne ho mai avuti!".
"Mai? Significa che non sei mai stata innamorata?".
La ragazza serrò le labbra, con un'espressione strana sul viso. Era chiaro che quell'argomento fosse piuttosto malgradito, anche se mai lo avrebbe detto apertamente.
"E cosa me ne faccio? Sono bella, popolare, di successo. L'amore è una perdita di tempo"
"Non dovresti dire così. L'amore è il senso della vita".
Evergreen lo guardò, sentendo il suo cuore sussultare, cosa che riuscì fortunatamente a nascondere.
"Accidenti, non ti facevo così smielato. Se proprio lo vuoi sapere, mio caro, l'amore non è affatto una cosa facile. Perché quando sei come me, non sai mai se la gente sta con te perché prova qualcosa o... semplicemente perché sei una modella con un bel corpo e... un bel viso".
Il suo tono di voce era diventato, man mano, più triste. Adesso Elfman stava cominciando a capire. Quei suoi modi di fare dovevano essere soltanto una copertura, era ovvio che ci fosse molto di più da scoprire.
"Beh... credo che tu sia abbastanza sveglia da capire".
Le labbra di lei si curvarono in un sorriso strano.
"Non esattamente".
Un altro tassello. Probabilmente doveva aver avuto delle fregature in passato, ma non era di questo che Elfman voleva parlare. Lui voleva soltanto farla stare meglio. Così si armò di coraggio.
"Non devi abbatterti! Insomma, tu a me piaci molto!", affermò senza troppi giri di parole. Dopotutto, i suoi sentimenti erano già abbastanza trasparenti.
"Io ti piaccio soltanto perché sono bella"
"No! Non è così. Cioè, non voglio dire che tu non sia bella. Tu sei un vero schianto, e tante volte mi sono dovuto trattenere dal formulare pensieri... poco casti", si schiarì la voce. "Ma non è solo questo! Tu sei forte, e intelligente, e non hai paura di dire quello che pensi. La verità è che mi hai conquistato dal primo momento e... e io sto cercando di conquistare te allo stesso modo".
Evergreen sentì nuovamente il cuore batterle forte nel petto. Da troppo tempo, oramai, non avvertiva qualcosa di così forte e intenso. Era ovvio che Elfman non fosse come tutti gli altri stupidi uomini che aveva conosciuto,e ciò glielo aveva dimostrato più di una volta.
Si avvicinò a lui, al punto che Elfman non poté fare a meno di sentirsi nervoso. Non riusciva proprio a leggere le intenzioni nei suoi occhi-
"Ho detto qualcosa di sbagliato?".
Ebbe soltanto pochi secondi di tempo per leggere il velo di malizia negli occhi della ragazza.
"Ah, vieni qui tu", sussurrò lei sulle sue labbra, per poi attirarlo a sé e zittendolo nella maniera più dolce che conosceva.
Ciò sorprese il ragazzo. Si era fatto tanti problemi su come poter arrivare a quel punto, e alla fine lei lo aveva preceduto.
Non ebbe però modo di formulare altri pensieri. Il suo profumo era così buono e le sue labbra così morbide, da mandarlo nell'oblio più totale.
Rogue era stato trascinato via da un nervoso Sting, il quale stava adesso cercando di riprendere fiato. Non riusciva proprio a capire cosa gli fosse preso, sapeva solo che, nel momento in cui aveva visto Yukino scagliarsi contro Rogue, aveva totalmente perso la testa!
Era stato un gesto molto avventato da parte sua, come avrebbe potuto giustificarsi?
Il corvino lo osservava senza dire una parola. Quel suo modo di fare aveva sconvolto anche lui, seppur in positivo.
"S-Sting?", sussurrò.
"Senti, non dire una parola, ok?", fece lui. "Io non so cosa mi è preso"
"Ma va tutto bene. Io ti sono grato. Però mi sa che Yukino ha ragione. Anche io sarei gelosa al posto suo".
Il biondo allora si voltò a guardarlo. L'amico stava con la schiena poggiata contro il muro. Pensò bene di avvicinarsi, poggiando le mani sulla parete e intrappolandolo, senza neanche accorgersene, tra le sue braccia.
"Non ha ragione per niente. Tu non fai niente di male"
"Ma Sting", quella vicinanza lo aveva fatto arrossire. "Ti ho baciato davanti a lei"
"Lo so, cavolo. E la colpa è mia. E' mia, perché sono io che da quel momento non faccio altro che comportarmi in modo strano, senza neanche riuscire a controllarmi!"
"Cosa vuoi dire?", sussurrò.
Sting abbassò un attimo lo sguardo, per poi incatenare nuovamente gli occhi ai suoi. Oramai lo aveva capito. Quel bacio aveva risvegliato in lui delle sensazioni e sentimenti che non credeva di poter provare.
Era tutto illogico, tuttavia non sembrava importargli molto in quel momento.
Rogue rabbrividì profondamente nel capire che l'amico lo stesse guardando in modo diverso.
"Sting, perché mi guardi così?"
"Perché", aveva abbassato la voce. "Sento che ho un bisogno impellente di baciarmi. Ti prego, fermami".
Il corvino però sorrise, attirandolo a sé.
"Perdonami, ma non posso".
L'altro sorrise a sua volta.
"Chissà perché me lo aspettavo".
Quell'ultima frase non fu che un vero e proprio sussurro sulle labbra dell'altro.
Entrambi avvertirono un brivido lungo la schiena. Si avvicinarono piano, godendo del calore e del respiro dell'altro. Sting poggiò le labbra su quelle di Rogue, portandogli una mano dietro la testa per tenerlo vicino a sé.
Il corvino lo lasciò fare senza opporsi, aggrappandosi a lui e facendo aderire perfettamente i loro corpi. Fu proprio a lui ad approfondire il bacio, aprendo la bocca e portando Sting a fare lo stesso. Il biondo fu entusiasta di quel contatto così intimo e vero. Stava provando così tante cose che quasi non lo credeva possibile. Proprio con lui, l'amico di una vita, adesso diventato qualcosa di più.
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Welcome to Fairy Tail University
FanficArrivata alla "Fairy Tail University", Lucy non ha idea di quel che troverà: caos, risse all'ordine del giorno, amicizie, inimicizie e, soprattutto, l'amore. Natsu non è sicuramente il principe azzurro che tutte sognano, anzi, è più corretto dire ch...