"Maledizione, ma che ci faccio ancora qui a perdere tempo?".
Da giorni Loki non faceva altro che ripeterselo. Sarebbe stato molto più sensato e facile andarsene, piuttosto che rimanere lì. Si era iscritto in una facoltà a caso, ma per quale motivo?
Per Bixslow, gli ripeteva la sua coscienza. Perché tu vai dove va lui.
"Questo non è assolutamente vero", disse fra sé e sé.
Estremamente triste. Adesso parlava anche da solo.
E' inutile mentire. Lui ti piace. E anche tanto. Sennò perché seguirlo ovunque?
"Accidenti!", esclamò. "Ma infatti, perché lo sto seguendo?!".
Sembrava che il corpo non volesse rispondere al cervello. Bixslow si era allontanato parecchio. E grazie tante, dopo come lo aveva trattato, quello era il minimo.
Adesso si sentiva in colpa, ma non era solo quello il problema. Si sentiva stupido, non era quella la risposta che avrebbe voluto dargli.
E adesso, come uno stupido, si ritrovava a seguirlo ovunque. Aveva puntato gli occhi sul ragazzo, che si trovava insieme a Freed. I due si erano piuttosto estraniati dal resto del gruppo, per ragioni abbastanza ovvie.
"Ripetimi perché ci siamo iscritti alla facoltà di agraria?", domandò l'amico al verde.
"Perché era una delle poche facoltà ad avere dei posti liberi. Guarda il lato positivo, almeno sappiamo che lavoro fare, adesso. Sempre meglio che fare i disoccupati come prima, no?".
Bixslow però sbuffò.
"Come siamo arrivati a questo punto?"
"Bella domanda. Penso che anche volendo non riuscirei ad andare via", aggiunse Freed. "E poi, dopo aver baciato Laxus, mi rendo conto di quanto effettivamente siano forti i miei sentimenti"
"L'hai... baciato?", sussurrò. "Oh, Freed"
"Sì, ma tanto non ha importanza. Amh", poi si schiarì la voce. "Cambiando discorso, come va con Loki?"
"Ovviamente male. Che diamine, ero proprio convinto che sarebbe andata bene"
"Secondo me non è tutto perduto"
"E tu che ne sai?"
"Beh, ti segue ovunque. Guarda un po' lì".
Bixslow si girò, spalancando in seguito gli occhi. Nell'accorgersi di essere stato beccato, Loki trasalì.
"Maledizione, ora che mi invento?!"
"Scusa un attimo, Freed", disse Bixslow. "Arrivo"
"Figurati, non vado da nessuna parte".
Loki si ritrovò praticamente immobile, oltre che imbarazzato. Cosa avrebbe dovuto dire?
"Amh... ciao", salutò timidamente.
"Loki", fece l'altro freddamente. "Cosa c'è?".
Diamine, era proprio incavolato nero.
"Io, ecco, io... Adesso mi sento stupido"
"Ah, ma davvero? Che peccato", rispose acido.
"Immagino tu sia arrabbiato con me..."
"Certo che sono arrabbiato con te. Credevo di piacerti, lo credevo veramente. E invece... guarda un po' che disastro"
"Io sono dispiaciuto..."
"Non me ne faccio niente del tuo dispiacere. Sono io che ho sbagliato. Perché tu... tu! Tu sei assolutamente il ragazzo più stupido, superficiale, codardo che abbia mai avuto la sfortuna di incontrare. Non mi piaci non mi piaci neanche un po', anzi, io ti detesto".
A quel punto, Loki fu colto da un raptus irrefrenabile. Più l'altro lo insultava, più in lui cresceva una certa voglia. Dimenticandosi di tutto si sollevò appena, afferrandolo e posando con forza un bacio sulle sue labbra.
Bixslow rimase un attimo sulle sue, non capendo. Poi, nell'avvertire il suo calore, si sciolse immediatamente, abbracciandolo.
Il ragazzo più carino, tenero e dolce che avesse mai conosciuto. Gli piaceva, gli piaceva davvero tanto. Anzi, ne era innamorato.
Da lontano, Freed alzò gli occhi al cielo.
"Lo avevo detto io. Lo avevo detto".
Natsu non poteva fare a meno di ripensare alla sua litigata con Lucy. Era stata davvero lei ad essere esagerata o forse era lui a non accorgersi della gravità della cosa?
Non avrebbe mai pensato che gestire una relazione sentimentale fosse così complicato.
"Hey, Gray", chiamò l'amico seduto sul suo letto. "Tu hai già avuto problemi con Juvia?"
"Se devo essere sincero no. Perché, tu e Lucy avete problemi?"
"Sì...", sbuffò. "Cioè, è per gelosia, capisci? Lei e Lisanna si odiano come cane e gatto, Lucy dice che lei sta facendo di tutto per allontanarci, io però non vedo niente di male. Sono stupido?"
"Su questo non c'è alcun dubbio. Comunque la gelosia è normale. Anche io sarei geloso al posto suo. Per fortuna non ho di questi problemi".
"Beh, grazie tante", borbottò lui, accasciandosi.
Lucy, dal canto suo, era dietro la porta del dormitorio del suo ragazzo. Sebbene fosse ancora arrabbiato con lui, Natsu era l'unico che poteva aiutarle con la questione di Mavis. Il problema era che non sapeva come dirglielo. Tra le mani aveva il test di gravidanza dell'amica, ma se glielo avesse fatto vedere e basta, avrebbe potuto fraintendere.
"Ah, accidenti", sbuffò, spingendo la porta.
"Amh... scusate..."
"Lucy?", fece Natsu sorpreso. "Che fai qui?".
Lei allora si fece avanti. Perché era difficile dire certe cose? Non era mica lei quella in dolce attesa.
"Io... emh... maledizione. Senti, guarda qua, ok?".
Il rosato abbassò lo sguardo. In quel momento impallidì di colpo.
"Quello è... un test di gravidanza.. oh, no! E' Quello è quello che penso?!"
"No, seriamente?!", Gray saltò subito su, divertito. "Natsu Dragneel è stato incastrato?!"
"Ma non è possibile. Come... come... adesso come faccio? Io non ho un lavoro, non ho una casa, non ho niente! Sto per sentirmi male".
Lucy dovette trattenersi dal ridere. Era piuttosto divertente come scena, inoltre, Natsu se lo meritava.
"Calmati, non sono io quella incinta".
L'altro si fermò a guardarla.
"Ah... non lo sei?"
"Ma che carino, c'è quasi rimasto male!", commentò Gray tra le risate.
"No", lei scosse il capo. "Si tratta... di Mavis".
Il ragazzo cambiò nuovamente espressione, divenendo questa volta serio.
"Capisco. Sarà meglio andare da lei".
STAI LEGGENDO
Welcome to Fairy Tail University
Hayran KurguArrivata alla "Fairy Tail University", Lucy non ha idea di quel che troverà: caos, risse all'ordine del giorno, amicizie, inimicizie e, soprattutto, l'amore. Natsu non è sicuramente il principe azzurro che tutte sognano, anzi, è più corretto dire ch...