(Jade's pov)
Rimango immobile, non posso crederci, non pensavo arrivasse a questo punto, spero solo che Zayn non se la prenderà anche con me.
Sono rimasta scioccata dalla cattiveria che è trapelata dagli occhi di Leigh-Anne una volta premuto il grilletto; ho ancora il suo sguardo privo di rimorso impresso nella mente. Mi fa schifo.
L'effetto dell'alcol ormai comincia a sparire, sono sobria e vedo perfettamente il mondo cadermi addosso: Perrie è stesa al suolo abbracciata da quel ragazzo apparentemente malvagio... ma non sembra essere veramente così, dato le sue urla di dolore, che adesso mi stanno rimbombando nella testa. Le vene del suo collo si sono ingrossate notevolmente; la sua bocca è completamente aperta, mentre grida e respira a fatica; i suoi occhi sono fiumi di lacrime; tiene stretta la ragazza fra le sue braccia, cercando di proteggerla; la culla, la bacia, le tocca i capelli, sembra folle, ma di folle c'è solo questa situazione. Vedo Leigh-Anne alzarsi lentamente dal pavimento; ha una gamba ferita, non andrà da nessuna parte, almeno che non prenda l'auto. Tocco la mia tasca, le chiavi ce le ho io; non ha scampo.
Mi vergogno di essere stata al suo gioco, mi vengono i brividi solo a pensarci, ma in mia discolpa posso dire che non ero consapevole delle mie azioni, non ero cosciente e capace di pensare, spero che questo sia abbastanza per il ragazzo di fronte a me.
Leigh-Anne scompare dietro la porta della sala della paura, io sono ancora immobile, mentre Zayn continua disperatamente a piangere.
Cerco di trattenere le mie lacrime fuggitive, ma quasi inutilmente, dato che qualcuna riesce a scivolare via.
-Jade! Jade... ti prego aiutami!- urla il ragazzo seduto a terra.
Mi sblocco. Lecco le mie labbra, prima di piombare da loro. Il mio cuore mi obbliga ad aiutarli, forse così mi perdonerà. Arrivo davanti la ragazza priva di sensi, sembra morta.
-Jade... lei... è... lei...- mormora sfinito Zayn.
Lo fisso dispiaciuta. La mia mano si allunga sul collo della ragazza, quando le mie dita si poggiano sulla vena giugulare per misurare il battito. I miei occhi si sbarrano, prima di fissare il ragazzo di fronte a me. Una lacrima percorre tutto il mio viso, quando il mio respiro esce come sbuffo dalla mia bocca aperta.
Lo sguardo di Zayn entra nel mio, posso capire benissimo l'amore che prova per questa ragazza; sembra essere nudo di fronte a me; è fragile in questo momento, è umano.
-È... è ancora viva...- dico con le lacrime agli occhi.
Incomincia a piangere, di gioia suppongo; il suo corpo si curva sopra quello di Perrie, iniziando nuovamente a dondolarla, poi comincia a sussurrare una canzone; canta davvero bene. Sto piangendo; piango a dirotto senza riuscire a fermarmi; è una strana sensazione quella che sto provando, come se mi fossi liberata di un peso, ma ancora non del tutto; sono felice, ma mi sento inutile... vuota.
Guardo la ragazza, lei prova odio nei miei confronti, così tanto odio che poco prima ha consigliato di uccidermi, ma non le do torto, lo avrei fatto anche io.
-Ok, Zayn adesso aiutami a sollevarla, portiamola in bagno e facciamole una doccia fredda per far abbassare la pressione.- dico guardandola.
Il ragazzo rimane immobile.
-No... dobbiamo... dobbiamo portarla all'ospedale... devo... devo portarla all'ospedale... lì... la salveranno...- mormora scioccato.
Lo fisso: i suoi occhi sono sbarrati e inchiodati al viso di Perrie; la sua bocca è dischiusa; le spalle tremano; è sconvolto.
-Non puoi portarla all'ospedale... ti arresteranno... ti daranno l'ergastolo... Zayn... avrai pure commesso tutti quei crimini... ma hai già pagato... tu... sei... sei diverso... non puoi lasciarla sola... non te lo perdonerà mai.- sussurro esitante.
Una lacrima accarezza il mio viso; perché ci tengo così tanto a loro? Perché m'importa? Non so darmi delle risposte, ma me lo sento nel cuore... io devo aiutarli.
-Così morirà... non m'importa se mi arresteranno... voglio che lei sia al sicuro.- mormora con un filo di voce.
Gli appoggio una mano sulla spalla. Non posso permetterlo.
-Lascia fare a me... tu corri a prenderla.- dico con uno sguardo serio.
Il volto di Zayn cambia, sentendo le mie ultime parole, si è appena ricordato di Leigh-Anne; le sue spalle smettono di tremare, mentre si irrigidiscono; le sue mascelle sono tese e dal suo sguardo trapelano solo odio e rabbia; niente più può fermarlo.
Si alza velocemente, lasciando Perrie fra le mie braccia, poi lo vedo sparire.
Guardo seria la ragazza, prima di sollevarla e portarla in bagno. Riempio la vasca con acqua fredda, dopo aver appoggiato la piccolina al suo interno.
Mio padre è medico e mi ha insegnato un po' di cose, prima che anche io frequentassi l'università di medicina; pur non avendo l'accorrente, potrei comunque salvarla.
Misuro la pressione afferrandole il polso, poi lo premo per sentire la frequenza cardiaca; si sta regolarizzando. Adesso viene la parte difficile, devo asportare la pallottola e ricucire la ferita, ma come posso fare?
Prendo nuovamente la ragazza fra le mie braccia, portandola sopra il tavolo da biopsia; non sarà un ospedale, ma essendo una stanza per torturare, ci saranno molti strumenti usati durante le operazioni. Il primo che trovo, quello più importante, è il bisturi, che disinfetto immediatamente. Dovrò fare l'operazione a carne viva, ma il dolore sarà meglio di dolore.
Faccio per infilare la punta nella ferita, ma ritorno indietro; non sono pronta a tutto questo. Mi passo la mano sugli occhi, poi riguardo quel piccolo buco da dove esce sangue; se non mi sbrigo, morirà dissanguata. Mi do forza e incomincio la piccola operazione. Infilo il bisturi allargando il buco, la ragazza riprende i sensi per il forte dolore.
Incomincia ad urlare.
-Perrie, stai ferma! Perrie, devo levarti la pallottola!- affermo cercando di tenerla ferma.
Si divincola sotto la mia presa, prima che capisca le mie buone intenzioni. Si ferma. Le sue mani si stringono forti intorno al tavolo di ferro, cercando di trattenere il dolore.
Mi levo velocemente la cintura, quando gliela stringo intorno al bacino, cercando di fermare il sangue che esce. Tampono la ferita disinfettandola, poi con delle lunghe pinze estraggo il proiettile. Incomincio a cucire la ferita, con l'ago e il filo trovato in un pronto soccorso portatile; il sangue smette di uscire, mentre la ragazza perde nuovamente i sensi.
Sospiro pesantemente, prima di controllarle nuovamente i battiti e la pressione; è salva.
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Insane||Zerrie
Mystery / ThrillerQUESTA STORIA NON È MIA, IO LA STO SEMPLICEMENTE TRASFORMANDO IN ZERRIE. PERCIÒ I CREDITI NON VANNO A ME, MA A @Strong98 DA CUI HO PRESO ISPIRAZIONE, CAMBIANDO ALCUNI PERSONAGGI ------------------------------ •Riassunto• AVVISO: è una storia a bolli...