-Capitolo 23-

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È Zayn, lui è qui e mentre lo guardo spaventata dal basso sembra essere un gigante furioso: i suoi jeans sono aderenti alle sue gambe magre e la maglietta bianca dona più lucentezza alla sua pelle ambrata; i suoi capelli sono stati tirati nuovamente su e i suoi occhi mi fissano minacciosi; la vena sul suo collo si è ingrossata, mentre le mani si sono strette in pugni.
È furibondo, non l'ho mai visto più arrabbiato di così.
Il suo corpo si avvicina al mio, prima che io mi trascini lontana da lui; mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, quando tutto questo terrore era all'ordine del giorno.
Il suo passo è veloce, mentre io provo a tenerlo distante da me; la sua mano afferra il mio braccio tirandomi con forza su. La mia carne si stritola nella sua forte presa, provocandomi dolore; un urlo esce spontaneo dalla mia bocca.
-Che cazzo fai, eh?!? Chiami la polizia?!?!- dice furioso.
Il mio corpo viene inchiodato al muro fra le sue braccia, il suo viso è a un palmo di distanza dal mio e guardandolo negli occhi non riesco più a vederci nulla del ragazzo che amo, così li chiudo.
-Cazzo! Guardami!- urla sbattendo un pugno contro il muro.
Piango in silenzio, trattengo le lacrime che però scendono ugualmente da sole; continuo a mantenere gli occhi ben serrati e mi ripeto che tutto questo passerà, ma in realtà non c'è mai fine al
peggio.
Il respiro affannato del ragazzo davanti a me sfiora il mio viso, prima che il suo calore sparisca dal mio corpo. Scivolo sconvolta per terra, quando lo guardo andare verso la pentola sul fuoco e spegnere la fiamma dimenticata accesa. Lo fisso in silenzio esattamente come facevo qualche mese fa.
Zayn si irrigidisce vicino la cucina, mi da le spalle ma posso ben capire che stia piangendo; non mi intenerisce più.
-Cos'ho sbagliato?- domanda afflitto -Pensavo che stesse andando tutto bene fra di noi.- emette debolmente.
Stringo le mani in pugni, mentre mi ordino di reagire, lui non può farmi questo... non può farmi sentire in colpa, perché è tutto merito suo se adesso ci troviamo qui.
Mi metto in piedi con schiena dritta e sguardo
pungente su di lui. Mi farò sentire, non resterò mai più ferma in un angolo a subire, non me ne starò più zitta.
-Zayn girati.- dico con tono rigido.
Continua a darmi le spalle mentre io lo guardo minacciosa. Sono furiosa con lui, perché per l'ennesima volta è riuscito a distruggermi, perché mi ha fatta innamorare, e sono ancora più incazzata con me stessa per averglielo permesso.
-Girati!- urlo con foga.
Il mio ordine rimbalza nelle mura di tutta la stanza fino ad esplodere nelle nostre orecchie. Il corpo del ragazzo si volta sicuro di sé verso di me, quando noto con stupore i suoi occhi gonfi dal pianto.
Trattengo il fiato cercando di non fare uscire nuovamente le lacrime dai miei occhi.
Le sue mani tremano, quando si sollevano per cacciare via le lacrime che rigano il suo volto. Lo guardo intenerita, prima di scuotere la testa e ripensare al male che mi ha fatto.
-Tu mi hai mentito!- lo accuso avvicinandomi minacciosa -Mi hai illusa!- avanzo verso di lui -Mi hai uccisa dentro per l'ennesima volta!- comincio a colpirlo numerosamente volte senza guardare dove i miei pugni possano finire.
Le sue braccia provano ad avvicinarmi a sé per abbracciarmi, nonostante io continui a colpirlo; il suo corpo mi spinge delicatamente contro il muro e quando aggressivamente la mia mano arriva sulla sua guancia non riesco più a trattenere le lacrime e scoppio in un pianto profondo. Lui non dice nulla, non obietta sul mio sfogo violento; con molta disinvoltura alza il mio mento con le dita e guardandomi negli occhi mi bacia dolcemente. Mi lascio trasportare dalla sua imminente tenerezza, dalla sua passione, ricadendo nella sua trappola. La mia lingua si ritrae, prima di spingerlo malvolentieri da me.
-Non farlo...- emetto -Zayn... vattene...- mormoro.
-No.- sussurra appoggiando una mano sulla mia spalla.
Mi giro violentemente verso di lui, iniziando nuovamente a spingerlo verso la porta. Deve andare via, prima che arrivi la polizia.
-Vattene!- urlo con tutta la forza che ho in corpo.
La sua schiena sbatte sulla porta dell'entrata e io mi fermo. Lo guardo piangente, mentre lui è ancora dubbioso davanti a me; non capisce il motivo della mia furia, della mia protesta.
-So tutto.- sussurro e i suoi occhi si riempiono di lacrime.
Non dice nulla, non prova neanche a difendersi, sa di non avere scuse.
-Perché? Perché non me l'hai detto?- domando tristemente.
Il suo corpo si avvicina a me, quando mi stringe fortemente. Il suo abbraccio è vero, è caloroso. Mi fa sentire al sicuro, mi fa sentire amata. Mi sto solo illudendo, ancora.
-Mi dispiace... avrei dovuto dirtelo... ma ti prego non mandarmi via...- supplica, ma deve andare prima dell'arrivo dei poliziotti.
Lo allontano riluttante e lo guardo dritto negli occhi lucidi: il colore delle sue iridi mi ha sempre attirata, il suo marrone intenso mi ha sempre devastata, e quando mi accorgo di quanto le sue sclere siano diventate rosse dal pianto, capisco che forse era sincero.
Mi avvicino a lui, prima che la mia mano accarezzi la parte inferiore dei suoi dolci occhi; lui non dice nulla, ma mi uccide con lo sguardo, quasi volesse dirmi: tu mi hai ridotto così. Il mio tocco cade dal suo viso, quando appoggio la mia testa sul suo petto; vorrei tenerlo con me, per sempre, ma non posso, lui non è mio... il suo cuore appartiene ad un'altra donna e io non farò finta di niente.
-Devi andartene.- dico affogando il pianto sul tessuto della sua maglietta.
Le sue braccia mi rinchiudono in modo protettivo e io non posso fare a meno di sciogliermi fra esse: è pazzesco come un suo semplice abbraccio possa farmi cambiare idea, un minuto prima lo odio con tutta me stessa, un secondo dopo... è l'unica cosa che vorrei a questo mondo. È strano, è sadico, fa male.
-Io non ti lascio... io non ti lascio.- ripete e io ho già paura.
Allontano nuovamente il suo corpo dal mio, questa volta decisa a farla finita sul serio: ho intenzione d'aspettare l'arrivo degli agenti da sola, in questa macabra casa, con i miei pensieri masochisti.
Zayn è titubante davanti a me, mentre nota la decisione nel mio sguardo. Le sue labbra si dischiudono e i suoi occhi cercano un breve contatto con i miei, che però non avverrà mai. Se, anche solo per un secondo, la vista di lui dovesse sfiorare le mie
pupille, la corazza che mi sono costruita cadrà e io non riuscirò più a dirgli addio. Si avvicina nuovamente a me provando a toccarmi la guancia e quando nota la mia disapprovazione la sua mano si ritrae; il suo respiro pesante mi si infrange sul viso, quando il suo calore danneggia il mio scudo
protettivo.
-Dove vuoi che vada?- mormora -C'è una tempesta qui fuori... e non ho un posto dove stare.- mente alla fine.
I miei pugni si stringono forte; odio quando mi mente spudoratamente.
Il mio sguardo furioso lo inchioda al suo posto, mentre i muscoli di tutto il mio corpo si tendono per la forte rabbia. Picchiarlo non mi basterebbe.
-Ah no? Che ne dici di Gigi? Lei sarebbe più che felice di vederti tornare dal tuo "lavoro"!- dico facendo con le dita le virgolette sull'ultima parola.
I suoi occhi si sbarrano; è scioccato dalle mie parole, non si aspettava che sapessi fino a questo punto... lui non sa del messaggio.
Il suo volto cambia d'espressione, quando quest'ultima diventa rassegnata. Le sue spalle si rilassano insieme a tutto il suo corpo, prima che alcune gocce di lacrime gli righino il viso; ne lecca una quando arriva alle sue labbra.
-Sono stanco d'aspettarti...- sussurra nell'aria -Tanto non riuscirò mai a conquistare il tuo cuore...- dice con dolore.
Rimango con gli occhi fissi su di lui, mentre sento il mio cuore accelerare e bloccarsi davanti alla perfezione dei suoi occhi. Le parole non vogliono uscire dalla mia bocca, ma quando vedo il suo corpo voltarsi verso la porta, non riesco più a resistere.
-Zayn aspetta.- sussurro con voce rotta.
Lui si blocca rimanendo fermo nella sua posizione; mi da le spalle e questo agevola le mie parole ad uscire, perché quando il suo sguardo è sul mio corpo, esso si ghiaccia e rinnega tutto ciò che prova.
-Io non ce l'ho...- mormoro e lui rimane in silenzio ad ascoltarmi -Il coraggio dico...- sussurro esitante -Il coraggio per chiederti di farmi compagnia, il coraggio per dirti "vorresti restare?", il coraggio di dirti che io...- rifletto bene sulle prossime parole -In mezzo a tutta questa merda, voglio te.- dico convinta, mentre il cuore corre come un cavallo infuriato contro il petto.
Lui continua a rimanere fermo e il suo silenzio mi uccide; mi sento sprofondare nel vuoto che vive in me, credendo di essere stata una stupida a rivelare parte di ciò che penso; comincio a tremare, mentre i miei occhi sono ormai pozzi di lacrime; sto affogando nei miei singhiozzi in attesa di una sua qualsiasi risposta, ma sembra non arrivare mai.
Sospiro intensamente, cercando di scacciare la malinconia che mi affligge e quando il pensiero di lui che va via mi tocca l'anima, capisco di volerlo nella mia vita più che mai... non m'importa della sua famiglia, io lo voglio con me e mentre aspetto le sue parole mancate, immagino come potrebbe essere il mio futuro con lui: non ci sarebbe più tristezza o dolore, mi vedo felice, mi vedo viva.
-Ti prego, di qualcosa.- emetto con voce tremante.
Percepisco il suo respiro forzato, prima di trattenere il mio.
-Ho talmente tante cose da dirti, che rimango in silenzio...- sussurra.
Le lacrime scivolano veloci dai miei occhi, quasi come se facessero a gara; il cuore mi martella in petto; non è questa la risposta che mi aspettavo, non è questo che volevo sentirmi dire; sto ancora aspettando le parole che mi daranno la forza di pronunciare le mie.
-Penso all'inizio della nostra storia...- dice interrompendo il terribile silenzio della notte -Ti ho amata sin dal primo giorno.- rivela e io rimango stupefatta dalle sue parole -Sapevo a cosa andassi incontro e sapevo cosa volevo...- sono confusa, pensavo che mi odiasse -So cosa voglio...- dice -Te!- urla voltandosi verso di me -Ho rischiato tante volte di perderti e in quei pochi minuti sentivo che una parte di me, mi stava pian piano abbandonando.- emette trattenendo le lacrime.
Io rimango immobile ad ascoltare le sue parole e ne rimango affascinata, stupita, perché davvero io avevo creduto che lui mentisse quando pronunciava i suoi sfacciati "Ti amo", mentre adesso nel significato delle sue parole è principalmente questo che mi arriva... mi arriva il suo amore.
Io non sono come quelle ragazze che sognano il principe azzurro, quelle che sperano di trovare il ragazzo che dolcemente le riempia di coccole e paroline belle. Io sono una di quelle che sognano di provare emozioni mozzafiato, sperando di trovare un ragazzo che le stupisca e ad ogni frase le zittisca creando competizione. Sono una di quelle che vivono per la passione che anche solo un bacio è in grado di farti provare. Saranno ormai fuori moda queste ragazze, ma io sono così e riuscire ad avere testa e cuore, è una missione alquanto complicata.
-Non ho mai cambiato il mio pensiero su di te...- la sua voce rimbomba nelle mie orecchie -Ci ho provato, ma non ha mai funzionato.- quasi sorride -C'è qualcosa di te, sulla quale non posso metterci le dita e c'è...- la sua piccola smorfia adorabile si dissolve -E c'è qualcosa dentro di me che non vuole lasciarti andare.- mi guarda dritto negli occhi.
Il mio corpo fa un passo verso di lui, prima di tirarsi un'altra volta indietro, voglio che finisca di parlare, voglio che mi dica tutto ciò che pensa, solo allora rivelerò il mio amore.
Il mio sguardo percorre il suo intero corpo, facendo accendere una piccola fiamma dentro me: il solo
pensiero di rimanere fra le sue braccia per il resto della mia vita mi rende felice e sapere che il suo corpo sarà solo mio e che il mio sarà solo suo mi eccita; lo voglio solo per me.
-Non so scegliere il colore di una maglietta...- dice attirando nuovamente la mia attenzione -Non so scegliere il gusto di un gelato, o la canzone giusta.- puntualizza riflettendo -Ma su di te...- la sua voce esce fioca -Lo giuro...- mi guarda e io tremo -Non ho mai avuto difficoltà...- mi rivela -E non importa come andrà a finire, se tornassi indietro ti sceglierei ancora...- confessa -Per sempre.- e a sentire questa parola mi viene un nodo in gola.
Ormai non m'importa più di niente e nessuno, voglio essere egoista per una volta, voglio pensare a me, alla mia vita e viverla con lui sarebbe il dono più bello che potrei ricevere. Non ho mai pensato all'amore come una droga, ma da quando lui è entrato a far parte dei miei giorni, da quando il mio cuore ha cominciato a battere solo per lui, lo è diventata; l'amore è la droga più potente della vita, è il vizio più grande di cui ognuno di noi è posseduto, è qualcosa che non puoi controllare; l'amore è non capire più niente dopo aver capito tutto, l'amore non ha spiegazioni, quando arriva si prende.
-Perrie...- dice avvicinandosi di poco e io mi congelo davanti alla sua perfezione -Voglio essere il tuo pezzo mancante.- dice catturando il mio sguardo nel suo -Quello che corre verso le tue braccia, la completezza.- sussurra avvicinandosi sempre di più. -L'abbraccio, il sentirsi colmare.- mormora ad un palmo di distanza -Voglio essere per te il punto che chiude il cerchio, l'altra metà del cuore, la meta, l'arrivo...- dice afferrando la mia mano -Il posto in cui è tutto finito, come quando colmi gli spazi delle mie dita e non vorrei nient'altro.- emette intrecciando le nostre dita.
Tutto intorno a me diventa sfocato, tranne lui, tranne i suoi occhi, loro sono i miei fari nel buio. Il suo sguardo si rintana nel mio, mentre ci parliamo in silenzio; il mio cuore batte forte e la mia mano trema nella sua, e tutto questo per me è stupendo, è stupendo sentire le farfalle svolazzarmi nello stomaco e i brividi percorrermi il corpo, è fantastico trasalire ad ogni suo sguardo e desiderare una persona così tanto da sentirsi completa solo con quest'ultima, mi fa capire quanto sia importante amare e quanto questo possa essere speciale.
Sono poche ormai le persone che provano a raggiungersi, poche quelle che danno ancora importanza ai dettagli di un "mi piaci" sussurrato piano, quasi da impauriti. Poche persone ormai, come me, sprofondano in sguardi, in baci, in mani che si toccano.
Le sue labbra si avvicinano al mio orecchio, dopo avermi lasciato un tenero bacio sulla guancia.
-Ti amo.- sussurra dolcemente.
Sento queste due semplici parole, che da sole non hanno nulla di minaccioso, ma messe insieme hanno il potere di tormentarti per tutta la vita, perché non vorresti più fare a meno di sentirle.
Il mio cuore sussulta, me l'ha detto altre volte, ma mai prima d'ora queste parole erano riuscite a toccarmi il cuore, sarà che ero io a impedirglielo.
-Posso dirti un segreto?- mormoro rimanendo nella nostra posizione.
-Si.- dice piano.
Il mio viso è poco sopra la sua spalla sinistra e il suo fiato caldo accarezza il mio collo voglioso dei suoi baci. Non c'è occasione migliore di questa per dirlo.
-Ti amo anche io.- e senza rendermene conto ho rivelato ciò che provo da un'infinità di tempo, se non da sempre.

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Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate del capitolo, ma soprattutto, sono curiosa di sapere cosa pensate dell'amore che c'è tra Perrie e Zayn. Io li amo.😍

P.S.
Nel prossimo capitolo farò un annuncio importante.
Anyway manca sempre meno alla fine.❤️

Insane||ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora