-Capitolo 18-

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Silenzio. Solo silenzio avvolge i nostri corpi. Siamo tutti nascosti nella stanza di Zayn, muti come se fossimo già morti. Intanto la povera Perrie, ignara di tutto, sta ancora aspettando le risposte alle sue tante, anche troppe, domande, ma nessuno gliele darà mai. Si, perché il ragazzo dagli occhi marroni è stato assolutamente chiaro quando, con assoluta fermezza, ci ha proibito di fargliene parola.
La porta dell'entrata è stata sbarrata col tavolo della cucina; questo non gioverà molto alla nostra sicurezza, ma è sempre un passo avanti. Le finestre sono state chiuse e oscurate con le tapparelle per nascondere i nostri movimenti agli occhi dei rudi cacciatori.
Non c'è alcuna certezza che ne usciremo vivi, ma io mi fido del ragazzo che ho di fronte, l'ho vista nei suoi occhi quella scintilla, la stessa, inconfondibile scintilla che brillava nelle sue pupille la notte in cui Perrie stava per morire. Lui deve difenderla, proteggerla, ormai è questo il ruolo che si è imposto di prendere, vuole, deve essere il suo eroe, deve salvarle la vita con la stessa velocità con cui gliel'ha distrutta.
Zayn sta ancora fissando il vuoto, mentre si passa insistentemente il coltellino tascabile fra le dita; non si è nemmeno accorto dei tagli che lui stesso si è procurato, o, semplicemente, non gliene importa niente. Ha paura... lo so, perché è così che ci si sente quando si ha fra le mani la vita della persona che si ama. Dipende tutto da lui, contiamo tutti su di lui, e Zayn questa sensazione non l'ha mai provata, fino ad ora. Non è mai stato il punto di riferimento di una persona, l'ancora di salvezza, il pezzo mancante... è sempre e solo stato il vile mostro; ma ora è diverso, lo si sente nell'aria che non è più quella persona, lo si vede dal suo sguardo, che non desidera più il tuo sangue sul suo corpo e tutto questo grazie a Perrie, anche se, inevitabilmente, lei ha cambiato lui, e lui... ha cambiato lei... se in bene o in male non saprei dire, ma nei suoi occhi non c'è più la ragazza innocente che osservavo da lontano, non c'è più la solitaria ragazza che si nascondeva dietro un albero a leggere un libro d'amore e mordere elegantemente la sua mela verde; lei è cambiata e non credo tornerà mai più quella di prima.
Leigh-Anne stringe ancora la sua amata fra le braccia, mentre entrambe sono sdraiate sul vecchio letto di Zayn. Perrie sembra soddisfatta nel vedere che le fantastiche amanti stiano bene, ed è completamente grata al ragazzo che ama di non essere ritornato quello di un tempo, perché così si sente meno in colpa con sé stessa per averlo perdonato nonostante tutto.
Un rumore di sparo tocca le nostre orecchie, quando tutte, eccetto il ragazzo col coltello in mano, sobbalziamo sorprese.
-È iniziata.- mormora Zayn.
Perrie affina le orecchie, mentre rivolge un cenno curioso all'angelico ragazzo.
Deve essersi accorta della estrema preoccupazione che soffoca tutti qui dentro, ma non è ancora arrivata ad una conclusione logica, non riesce ancora a spiegarsi il motivo di tutto questo silenzio, di tutta questa tensione. Lei non dice nulla, non emette neanche una parola, mentre Jesy si stringe più forte a Leigh-Anne terrorizzata; deve avere ancora l'immagine di quell'orribile uomo in testa. Zayn si alza esausto dalla malmessa sedia, quando scosta le vecchie tende per osservare l'esterno: le sue sopracciglia accigliate e il suo inconfondibile sguardo serio, mi fanno capire che sta focalizzando qualcosa in particolare. La sua postura è rigida, dritta, congelata, mentre la sua maglietta nera aderisce perfettamente sulla pelle ambrata. Si volta verso di me per poi abbassare lo sguardo sulla piccola Perrie. Ha paura che sia l'ultima volta che la vedrà.
-Dobbiamo andare?- chiedo quasi spaventata.
Infondo è una domanda abbastanza sciocca la mia.
L'avevamo già deciso. Una volta iniziata io e lui saremmo andati a combattere, mentre le altre sarebbero rimaste nascoste in casa.
Annuisce stringendo le mani pugni. Non vorrebbe lasciarla, ma sa che deve. Fissa irrigidendosi la povera Perrie dubbiosa. Deve salutarla prima di andare, ma non ci riesce.
-Amore, mi accompagni in bagno?- domanda Leigh-Anne volendo lasciare a Zayn un po' di privacy.
Jesy si alza dal letto e insieme al mio aiuto la portiamo nel bagno comunicante con la stanza. So bene che sarà difficile per entrambi lasciarsi andare per una volta, ma questa potrebbe essere l'ultima occasione per confessarsi il proprio amore. Spero davvero che lo facciano, o se ne potrebbero pentire.
Non si sente nulla, nemmeno un rumore, allora deduco che non si stiano nemmeno parlando, a meno che le loro labbra siano impegnate a fare ben altro, ma ne dubito fortemente.
-Jade?- sento una voce chiamare il mio nome.
Le due giovani spose mi rivolgono lo sguardo scrutatore. Perché Zayn mi sta chiamando? Ha già salutato la sua amata? È già ora di andare incontro al nostro destino? Mi dispiacerebbe se fosse così. Riluttante mi dirigo verso l'esterno del bagno. Non voglio andare lì fuori, ma devo.
-È o-ora?- balbetto bisbigliando.
Il ragazzo dagli occhi lucidi mi rivolge un finto sorriso di incoraggiamento; neanche lui vorrebbe lasciare questa stanza, ma è una responsabilità che ormai ci siamo presi entrambi. Dobbiamo proteggere le vite di tutti in questa casa.
Zayn si gira verso la porta, quando si blocca nuovamente. Si volta verso la confusa ragazza sul letto. Non le ha ancora detto addio. Non ne ha il coraggio.
La sua mano accarezza il ciuffo, nervosamente; si trova in difficoltà, mentre lo guardo comprensiva.
-Io... io... devo... andare...- informa la sua amata.
Noto dal modo in cui gli occhi di Perrie si sbarrano, che ha avuto paura di perderlo. Ha paura che non torni mai più.
-D-d-dove?- chiede esitante.
Non vorrebbe sapere la risposta, ma in un modo o nell'altro deve sapere se è davvero finita per loro.
Il ragazzo con le lacrime agli occhi si dirige verso la sua direzione, inginocchiandosi automaticamente a terra, quasi come se le stesse promettendo il suo eterno amore. Le prende disperatamente la mano, cercando spaventato di catturare il suo fuggente sguardo. Lei non sa che dire, cosa fare, si ritrova con un groppo in gola senza capire neanche il motivo di tutto questo dolore che trapela dall'espressione sofferente di Zayn.
Lui cerca conforto appoggiando in un modo estremamente dolce il suo viso su quello di lei; è una scena incredibile vederli connessi per la seconda volta nel corso di non so quanti anni. I loro respiri si intrecciano diventando una cosa sola, e posso ben capire dalle lacrime sui loro visi, che non vorrebbero più lasciarsi. La mano libera di Zayn le accarezza il viso e per quel secondo e mezzo gli occhi di Perrie si chiudono viaggiando con l'immaginazione, sperando possibilmente in un maggiore contatto.
-Ti amo.- sussurra Zayn lasciandosi scivolare numerose lacrime dagli occhi.
Non è la prima volta che glielo dice, ma il modo, l'intensità con cui lo ha fatto in questo momento mi ha lasciata senza parole, con tanta malinconia nel cuore. Respiro profondamente, credendo di non riuscire più a contenere le lacrime. Mi fa male pensare che forse non avranno più tempo per dirsi ciò che sentono.
-No, non è vero.- mormora con voce strozzata Perrie.
Sta per piangere profondamente, ma cerca di contenersi. Lei deve aver sofferto proprio tanto, perché ogni volta che lui le dice "ti amo" lei vorrebbe rispondere "ti amo anche io, da impazzire!", e invece risponde sempre "non è vero" e non c'è niente di più triste di un cuore che non riesce a vivere l'amore altrui.
Entrambi ignorano che l'altro prova lo stesso sentimento, che il cuore gli esce dal petto al solo pensiero di toccarsi, anche se i loro sguardi ogni tanto si tradiscono e si rivelano il loro amore. Lei è innamorata di lui, ma non ha il coraggio di dirglielo.
La mano di Zayn si lascia scivolare quella di Perrie, quando la ragazza disperatamente spaventata si aggrappa alla sua maglietta; non vuole lasciarlo andare. Le mani di lui le cingono il viso bagnato dalle fuggitive lacrime.
-Sarei ancora qui... se... se non fosse così?- si lascia andare del tutto il romantico ragazzo.
Le dita di Perrie si stringono più forte nella sua maglietta, quasi strappandogliela di dosso. I loro occhi luccicanti si travolgono perdendosi l'uno dentro l'altro. La sensazione più bella del mondo, una di quelle sensazioni che si provano una volta nella vita. L'amore. Posso ben capire cosa stanno provando. Pure io, in segreto, sono innamorata.
-Che cosa vuoi, in conclusione?- domanda con voce tremante lei.
Il piccolo sorrisetto di Zayn è la prova che sa esattamente cosa rispondere, la prova che non ha alcun dubbio.
-Te.- risponde secco.
E non so se vi sia qualcosa di più bello da dire ad una donna.
-Perrie, voglio te. Sempre.- sussurra avvicinandosi alle sue labbra.
Quando qualcuno ci ama, il modo che ha di dire il nostro nome è diverso, sappiamo che è al sicuro in quella bocca, sappiamo che siamo al sicuro e basta.
Le lacrime si impossessano della ragazza, quando si aggrappa a lui freneticamente. E io piango in silenzio nel vedere che non è un abbraccio come tutti gli altri, si stringono forte, si stringono fino a soffrire, perché quello, forse, sarà il loro ultimo abbraccio. Lei si ripeteva ogni giorno, con le lacrime agli occhi, che non si sarebbe dovuta innamorare, che non si sarebbe più illusa. Mentiva a sé stessa... lei a smettere di amare non ci riusciva proprio, e con questo abbraccio, glielo sta dimostrando, non saranno le sue labbra a pronunciare quelle parole, ma il suo corpo è quello che sta urlando.
Il viso di Zayn si sposta nell'incavatura del collo della dolce ragazza, quando le alza il mento con due dita. La fissa negli occhi lasciandosi scivolare pian piano sempre più vicino alle sue labbra socchiuse. Manca così poco e assaggerà la sua nuova droga. Io rimango in silenzio ad osservare il tutto, affascinata e grata per avermi resa partecipe del loro amore.
La mano tremante di Perrie si appoggia riluttante sul petto del ragazzo in segno di protesta; ma sappiamo tutti qui dentro, che il muro sta cedendo, manca così poco.
-Ti prego.- supplica Zayn ad occhi chiusi.
I loro respiri sono diventati una cosa sola, mentre vengono inalati da entrambi; posso capire la loro eccitazione dai peli alzati sulle loro braccia. È divino vederli così vicini, con le labbra ad un palmo di distanza.
Il tempo passa veloce, ma intanto qui dentro sembra essersi fermato a questo, tanto aspettato, momento. Il loro primo bacio. Quello vero intendo... quello voluto, quello sofferto. Quello che solitamente si da prima di fare l'amore.
Lo scudo di Perrie si sgretola definitivamente, quando la sua mano molla la forte presa dalla maglietta di Zayn inoltrandosi nei capelli della sua nuca. In modo inaspettato lei lo avvicina a sé, lasciando stupore sul volto di tutti in questa stanza.
Il ragazzo apre sorpreso gli occhi, che prima teneva chiusi nel sentire il caldo respiro di lei sul suo viso, quando le sue labbra si uniscono dolcemente con quelle di Perrie, ma si richiudono nuovamente, mentre alza il suo corpo sopra quello della ragazza distesa sul letto. Il braccio destro di Zayn è appoggiato sul cuscino di lato al viso di lei, mentre con la mano dell'altro braccio le accarezza la guancia. Quest'ultima scivola su tutto il suo corpo, prima di afferrarle forte la mano destra. Lo vedo mentre se l'appoggia al petto. Riluttante allontana le labbra da quelle di lei, deliberando un piccolo sorrisetto, quando la guarda negli occhi. Sembra così piccola e innocente sotto di lui.
-Senti la freccia di cupido che ha trafitto il mio cuore?- mormora dolcemente.
Lei sorride alla sensazione del suo cuore che batte fortissimo. Sono davvero teneri.

Insane||ZerrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora