Parte IV

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(Martina)

Rientro in stanza abbastanza stanca, trovo Talisa pronta per la notte. Quando sente la porta si volta verso di me con un gran sorriso mi dice:

-Hey Marti ti sei divertita? Io tantissimo, sono tutti così simpatici e Javier è così carino. E poi c'è Nyv che ha sempre una buona parola per tutti e Gaia è uno spasso- continua nel suo monologo. È infermabile.

-Sono contenta che tu ti sia divertita- provo ad interromperla.

-No Marti davvero, è tutto così bello qui e non vedo l'ora di far lezione da lunedì. Domani abbiamo la domenica libera, mi vedo con Giorgia e Gaia per fare colazione fuori e tu verrai con me carissima e non accetto un no come risposta perché mi sei simpatica e non puoi dir di no ad un cornetto con la panna perché non saresti umana quindi domani mattina alle 9 devi essere pronta- continua a dire un'infinità di parole al secondo e con quel suo accento americano mi fa aprire un sorriso perché andiamo, come non puoi sorridere davanti ad una ragazza così simpatica.

-Chi ti dice che ho voglia di svegliarmi così presto domani? È il giorno in cui posso dormire?- provo a ribattere, senza grandi risultati aggiungerei.

-Non mi interessa niente Marti, ormai abbiamo appuntamento con le altre per la colazione e poi il sonno è sopravvalutato-

-Non credo di essere d'accordo con questa affermazione-

-Problemi tuoi tesoro. Io vado a letto, ti sveglio io domani se non lo fai da sola. Un bacio Marti- e con questo si mette a dormire senza problemi. Ha fatto tutto lei, vedo che la democrazia regna sovrana in questa stanza. Decido comunque di non perdere altro tempo e vado a dormire anch'io.

L'indomani sento un tonfo all'improvviso che mi catapulta nella realtà. Mi fiondo verso il rumore e trovo un beautycase sul pavimento con Talisa che innocentemente canticchia e raccatta ciò che gli è caduto.

-Buongiorno Marti stavo per venire a svegliarti-

La guardo incredula. Fa davvero? Fa davvero l'innocente? Mi ha spaventata a morte porco cane.

-Buongiorno? Pensi di cavartela così? Mi hai fatto prendere un cazzo di colpo. Pensavo fosse morto qualcuno- rispondo alterata.

-Che esagerata. Non è morto nessuno-

-Non ne sarei così sicura- mormoro sottovoce e mi allontano. La sento venire verso di me.

-Sei arrabbiata?- mi chiede. Ok forse ho fatto una sfuriata esagerata. Mi volto verso di lei dopo aver preso i vestiti per cambiarmi e sospiro.

-Scusami, non volevo attaccarti. Mi sono svegliata di soprassalto e pensavo fosse successo qualcosa. Non sono molto simpatica appena sveglia- le dico.

-Ho fatto un casino, mi dispiace. Volevo svegliarti ma non in questo modo, giuro- si giustifica. Le sorrido, non le terrò il broncio, è un cuoricino.

-Se mi paghi la colazione ti perdono- dico scherzando con fare giocoso per farle capire che è tutto apposto.

-Sono povera mi dispiace- mi risponde lei ridendo per poi tornare a prepararsi. Scuoto la testa e volo in bagno -scusa ma adesso tocca a me cambiarmi- la supero e chiudo la porta. La sento urlare dall'altra parte:

-Martina sei proprio guarda eh- rido. La giornata non è cominciata nel modo che speravo ma forse non sarà così male.

In una mezz'oretta siamo pronte entrambe e ci dirigiamo fuori dall'hotel dove a quanto pare avevamo appuntamento.

-Con chi facciamo colazione?- chiedo. Sbruffa e mi guarda male:

-Ma non mi ascolti quando parlo?-

Vienilo a riprendereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora