Parte XI

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(Martina)

È il giorno della puntata e sono abbastanza agitata, niente di nuovo insomma. Sono sveglia da un po' mentre Talisa è in coma profondo. Chissà che ha combinato ieri sera, è rientrata tardi e io ero già persa tra le braccia di Morfeo. Restare ancora a letto è inutile, mi innervosirei di più e non sarei comunque in grado di riprendere sonno così opto per ciò che mi calma: il fumo. Avevamo tempo prima di andare in studio quindi avrei potuto prepararmi per la puntata con calma. Dopo essermi quanto meno resa presentabile volo fuori dalla stanza e mi immergo nella frescura mattutina. Il via vai di gente non è così intenso e comunque il posticino scelto accuratamente ai tavolini fuori è abbastanza riservato. Ma forse non per tutti.

-Ciao scricciolo- cosa ci fa qui così presto? Non ha fatto serata tarda con Tali?

-Mi segui per caso?- mi giro verso quella voce vedendo Gaia entrare dal cancello dell'hotel. Perché viene da fuori? Ha fatto after davvero? Non sembra, sta benissimo e non è vestita come ieri sera. Avrà dormito da qualcuno? Cazzo Martina ma cosa t'importa. Togliti questi pensieri imbecilli e concentrati. Mi raggiunge e si accomoda accanto a me.

-Di buon umore stamattina- dice sarcastica poi aggiunge:

-E comunque no, non ti seguo Marti. Non riuscivo a dormire e ho deciso di prendere un po' d'aria- ha risposto immediatamente alle mie domande interiori.

-Cos'è successo?- mi guarda criptica prima di lasciarsi andare sulla sedia.

-Ho l'adrenalina a mille- mi dice, non convincendomi del tutto. Sembra di poche parole stamattina, è strano per una logorroica come lei.

-E...- sospendo le mie parole invitandola a continuare il discorso.

-E ho l'ansia- dice seria prima di risollevare lo sguardo verso gli studi di fronte a noi. La capisco benissimo.

-Vieni con me- dico improvvisamente alzandomi in piedi.

-Dove?- mi chiede non capendo quel repentino cambio di comportamento.

-Dai vieni-

-Martina- mi ammonisce lei.

-Gaia- ribatto usando il suo stesso tono e mantenendo il contatto con i suoi occhi. Si arrende e si alza.

-Dove stiamo andando?- mi chiede di nuovo.

-Quante domande- resto sibillina e cala il silenzio mentre mi segue. Arriviamo al bar della settimana scorsa. Avevo pur sempre una colazione da offrirle no?

-Che ci facciamo qui?- mi chiede fermandosi davanti l'entrata.

-Cosa si fa di solito al bar, oltre che rimorchiare ovviamente?-

-Martina- mi ammonisce di nuovo. Rido a quel suo tono semi serio.

-Sono una ragazza d'onore e tu hai vinto una scommessa, più o meno. Anche perché, e ci tengo a sottolinearlo, hai barato. Ma dato che magari uscirò in puntata...-

-Martina- mi riprende di nuovo. Ma non le do peso.

-E quindi non potrò offrirti più la colazione...- lascio per un attimo interrotto il discorso per schiarirmi ironicamente la voce e poi continuo:

-Mi concederebbe l'onore di accompagnarla in questo meraviglioso viaggio all'interno di tale umile locale, madame?- chiedo abbozzando teatralmente un mezzo inchino per calarmi nella parte di un perfetto casanova. La sento ridere. Finalmente aggiungerei. Bingo Martina.

-Quanto sei scema- mi dice lei dandomi un buffetto sul braccio.

-La sua è una risposta affermativa madame?- continuo nella mia parte giocando e mettendo il mio braccio in maniera tale da consentirle di mettersi a braccetto con me. Annuisce non smettendo di sorridere ed entriamo. Ordiniamo e ci accomodiamo su uno tra i numerosi tavolini liberi.

Vienilo a riprendereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora