Yu andò a fare la spesa al mercato. Comprò fagioli rossi e zenzero, costine di maiale e cosce di rana, un mazzo di erba cipollina che la vecchia Jia metteva dappertutto.
Tornò alla locanda verso l'ora della lepre e trovò la sala ancora vuota eccetto che per un tavolo proprio in fondo.
Loto Danzante chiacchierava amabilmente con un uomo anziano, i lunghi baffi grigi che scendevano a spioventi ben sotto il mento.
— Yu! — la salutò la ballerina non appena la vide.
— Loto Danzante — rispose lei. — È molto che non passavi... Vedo che le vostre tazze sono vuote, posso offrirvi qualcos'altro da bere?
— Anche dei piattini, se a quest'ora hai già qualcosa di pronto per colazione.
— Poggio le borse e arrivo — promise Yu.
Attraversò la stanza per raggiungere le cucine senonché, quando passò accanto a Loto Danzante, l'uomo coi baffi tirò fuori un piede da sotto il tavolo per farle lo sgambetto.
Yu intuì il suo movimento e saltò, un po' impacciata dal peso delle borse, e atterrò sul bordo di un tavolo in equilibrio con un piede solo.
Grazie Peng per gli esercizi sulla barca, pensò.
— Che succede? — le domandò Loto Danzante allarmata.
— Niente, niente — rispose Yu. — Ho visto qualcosa sul pavimento... Forse un topo, e mi sono spaventata. Ho fatto un salto.
Fece una risatina sperando che sembrasse il suono trillante di una bimba un po' stupida. Poi con un altro saltello tornò a terra.
— È una fortuna che non abbia rovesciato niente...
Loto Danzante annuì, l'uomo coi baffi invece urtò con il dito medio la tazza vuota che riposava sul tavolo e la fece volar via in orizzontale con la forza di un proiettile.
Yu di nuovo agì d'istinto, alzò una gamba e fermò la ciotola agganciandola con le dita del piede, più o meno come aveva fatto Wei la sera in cui si erano conosciuti.
— Oh — disse l'uomo. — Mi scuso moltissimo, sono davvero goffo. Per fortuna questa giovinetta ha i riflessi pronti.
— È stata solo fortuna — si difese Yu.
— Davvero? — le domandò l'uomo con gli occhi socchiusi.
Yu arrossì, si affrettò a riporre la ciotola sul tavolo e corse in cucina.
— Hai fatto tardi — la salutò la vecchia Jia. — Cosa c'era di buono al mercato?
Yu le rispose meccanicamente, intanto però rifletteva. Quell'uomo l'aveva messa alla prova. Le aveva fatto lo sgambetto e aveva lanciato la ciotola apposta, per studiare le sue reazioni.
Chi era, e perché aveva fatto una cosa simile?
— Ci sono dei clienti che vogliono tè e piattini — disse Yu.
— Chi sono? Ancora quella Loto Danzante? Non mi piace, è una poco di buono...
— È mia amica — rispose Yu.
— Non dovresti frequentare gente simile, bambina, ma d'altronde, d'altronde...
Le preparò un vassoio, Yu lo portò di là. Vide che la ballerina se n'era andata e al tavolo era rimasto l'uomo coi baffi da solo.
— Cos'è successo?
— Loto Danzante si è ricordata di un impegno improvviso ed è fuggita via... Mi ha detto di salutarti.
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La più grande
AdventureVerso la fine del 1700, la giovane Shi Yu lavora in una locanda vicino al porto di Canton, nel Sud della Cina. Non sa ancora che il suo destino è di diventare la più grande piratessa di tutti i tempi. (ATTENZIONE: "La più grande" è un romanzo pubbli...