Il giorno dopo incontrai Rachel davanti al cancello e restammo a parlare fino a quando non ci scambiammo i numeri di telefono.
Andammo a lezione insieme ma le prime due ore le passammo entrambi a chiacchierare delle nostre vite. Con lei condividevo più lezioni rispetto a Steve e avere il suo numero mi sarebbe risultato utile dal momento in cui poteva crescermi qualche dubbio su determinati argomenti e mi avrebbe anche aiutato a conoscerla meglio.
«Che lezione abbiamo adesso?» quella mattina, però, Rachel era di cattivo umore. Fuori pioveva e mi spiegò che gli elfi non andavano d'accordo con la pioggia poiché provocava in loro un forte mal di testa.
Al contrario, a me piaceva molto. A Salem pioveva molto spesso ed ogni volta che accadeva, restavo ore e ore davanti alla finestra a sentire le gocce cadere e sbattere sul vetro. Mi rilassava e alcune volte, in assenza di mia madre, ero solita correre sotto di essa per far si che le gocce accarezzassero il mio viso.
«C'è la pausa pranzo ma dopo dobbiamo salire su per fare astronomia».
Rachel sbuffò «Che noia! Beh, almeno adesso si mangia! Ho così fame che svuoterei tutta la mensa e poi ho sempre questo fottuto mal di testa»
«Anch'io ho una fame da lupi» il mio stomaco iniziò a brontolare aggressivamente.
«Qualcuno mi ha chiamato?»
Steve sbucò dietro di noi con il suo solito sorriso e le sue solite fossette adorabili. Dopo essersi presentato a Rachel, ci seguì anche lui in mensa. Quest'ultima sembrava una sala reale con mura di pietra e lampadari a candele. C'erano una sfilza di tavoli di legno e un enorme bancone sulla destra dove un paio di signore riempivano vassoi vuoti di persone affamate.
Intravidi Shawn seduto ad un tavolo con quattro ragazzi che gesticolavano raccontando qualcosa e quando mi notò anche lui, mi sorrise salutandomi con la mano. La mattina stessa mi disse che avrebbe mangiato con alcuni suoi compagni di classe.
Dopo aver preso ognuno il proprio vassoio e dopo esserci seduti, notai che la mensa iniziò a riempirsi e capii che l'ora della pausa era comune per tutti.
«Allora Hazel, come sta andando?» mi chiese Steve mentre addentava un panino.
«Bene. Pensavo peggio, escludendo la figura di merda fatta ieri»
Steve alzò un sopracciglio, confuso «Cioè? Mi sono perso qualcosa?»
«Niente di che, Shawn stava litigando con un deficiente che non ricordo nemmeno il nome»
«Brayden Michealson, il vampiro più bello che io abbia mai visto in vita mia ma da quello che ho sentito sul suo conto, pare sia uno stronzo, pericoloso e arrogante. Tipico dei vampiri, no?»
Steve si rabbuiò. «Parli del diavolo» Rachel smise di mangiare e guardò verso la porta ed io la seguii.
Brayden con una felpa nera che copriva la divisa, stava entrando con nonchalance in mensa accompagnato da altri due ragazzi. Uno di loro lo riconobbi subito avendolo già visto il giorno prima.
Aveva i capelli di un castano chiaro quasi biondo ma non riuscii a vedere bene il suo viso poiché andò subito a sedersi, l'altro invece aveva i capelli raccolti in un codino ma entrambi erano pieni di tatuaggi. Notai che molte persone si fermarono a mangiare per guardare la scena.
«Ma davvero è così famoso?» chiesi perplessa.
L'atteggiamento delle persone presenti in mensa era al quanto strano, soprattutto quello delle ragazze. Comprendevo la bellezza e il fascino che potevano emanare ma continuavo a chiedermi come facesse una persona così tanto pericolosa ad essere così onorata.
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Nightfall blood [In Revisione]
Vampire(COMPLETO) PRIMO LIBRO DELLA SERIE 'NIGHTFALL'. L'immortale strega Hazel Le Blanc arriva alla Midnight University, università secolare nella quale è destinata ad imparare ed apprendere al meglio le arti magiche, perfezionando così i propri poteri e...