Capitolo XLVIII-Lyon

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Da quello che avevo sentito dire, Lyon era una delle più belle città che offriva un patrimonio architettonico stupendo.

Era una città attraversata da due fiumi che acquistava subito un fascino particolare per via delle rive, dei lungofiume, delle passeggiate a piedi o in battello, del sognare ad occhi aperti seduti al tavolino di un caffè.

Una città nata nel 43 a.C., che stupiva con i suoi teatri antichi, i ristoranti, le bancarelle di libri, le gallerie d'arte o i rigattieri della Lione Vecchia.

Furono i primi soprannaturali a scoprirla.
Dopo la Grande Guerra,costruirono il palazzo Ramses come sede per le comunità magiche.

Non eravamo ancora entrati nel cuore della città ma le case,alcuni negozietti,piccoli parchi ecc. si estendevano lungo la strada.
Al centro di Lyon vi era un rialzo del terreno dove,un vecchio castello abbandonato depositavano su di esso.

«Dov'è il palazzo Ramses? Non dovrebbe essere lì?»
«Non lo vedi ancora. Guarda in sù»

Dinanzi a me,proprio in cielo, si estendeva una barriera di colore azzurrino che dava l'aria di essere potentissima.
Mi chiesi quanto tempo e quanti incantesimi fossero serviti per farla.

«È invisibile all'occhio umano. La gente comune vede Lyon per com'è, non riescono a vedere il palazzo, le case,i negozi dei soprannaturali e tutto ciò che riguarda noi. Loro vedono solo un vecchio castello disabitato,vecchie case in ricostruzione, negozi di antiquariato ma noi vediamo tutt'altro»

«Gli abitanti di Lyon non sanno della presenza dei soprannaturali?»
«I vecchi compaesani erano gli unici a saperlo ma sono morti più di centoventi anni fa. Le nuove generazioni non sanno della nostra presenza. È stata una scelta dei capi delle comunità. Lyon è dieci volte più grande di Berna,di Medwegya,di Salem, di Moonlight Falls..temevano che se lo fossero venuti a sapere,ci sarebbe stata una guerra tra umani e soprannaturali ma qui le regole sono ancora più rigide di Berna»

«Beh ma a Berna sanno di noi»
«Si ma hai notato come hanno paura? Io ogni volta che passo davanti ad un umano sento la loro ansia,iniziano a sudare a freddo e il loro unico desiderio è quello di scappare»
«Come fanno a capire se sono soprannaturali o no. Insomma, noi siamo uguali a loro per quanto riguarda l'aspetto fisico»

«Vero ma alcuni hanno un orologio magnetico che rilascia piccole scosse quando sei vicino ad uno di noi. L'hanno inventato tre o quattro anni fa mi sembra»

A quanto pare qui soprannaturali e umani vivevano in sintonia ma solo perché questi ultimi non sapevano dell'esistenza della Sede centrale e dei soprannaturali.
Mancavano pochi chilometri per entrare nella barriera e iniziò a venirmi la pelle d'oca.

«Cosa vedo appena entro nella barriera?»
«La città non cambia ma ti basterà soltanto guardare il castello per capire»

Le case erano tutte dello stesso stile e colorate e edificate una dopo l'altra.
Avevano uno stile strano rispetto a quelle che c'erano a Berna ma mi piacevano.
Davano l'aria di essere accoglienti.

«Posso sapere cosa ti ha detto Garret?»
«Abbiamo parlato di questa situazione. Poi mi ha detto che ci saranno anche i miei genitori alla sentenza»
«Li vedrai?»
«Si. Devo parlare con loro. Ho un'ultima cosa da dire»
«Stiamo entrando»

La macchina attraversò la barriera senza difficoltà e una volta dentro,spalancai gli occhi per la tanta bellezza.
Sulla collina,al posto del vecchio castello, vi era un enorme palazzo rinnovato.

Un palazzo neoclassico fortificato con più di un centinaio di finestre illuminate da lampade da esterni.
«Bello vero? Mi hanno detto che ha più di 600 stanze. Ha una sala delle guardie che è abbellita da arazzi e magnifici lampadari e lì ci sono tutti i quadri e statue dei nostri eroi di un tempo.
Poi ha il Ramses, la stanza dal soffitto ad arco dove fanno le riunioni e vicino ad essa c'è la sala del Trono, tappezzata di damasco rosso e illuminata da 7 candelabri, dove si trovano i troni dei capi delle comunità»

Nightfall blood [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora