Capitolo XII- Illegale

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«Pensavi stessimo andando a giocare a tombola dentro un circolo per anziani?»

«No ma corse clandestine. Sono illegali e pericolose! Alcune persone muoiono per fare queste cose»

«Siamo già morti, che differenza fa?»

«Ma...Perché farlo?»

«Non fare domande a cui sai che non risponderemo»

Entrambi restarono in silenzio mentre la visuale della città scorreva veloce. Superammo il centro di Berna e guardai l'orario sul telefono. Segnava le 00:54. Risposi ad alcuni messaggi che mi erano arrivati un'ora fa, dando la buonanotte ai miei amici quando, in realtà, non stavo andando a dormire.

Mi sembrò di essere in macchina da ore e con la radio spenta, un'eternità, ma ringraziai i vampiri di non averla accesa, poiché la mia testa sarebbe scoppiata dal dolore.

Notai il cartello stradale con su scritto Berna e capii che eravamo usciti dalla città. Appoggiai la schiena al sedile e guardai fuori dal finestrino.

Quante cose erano cambiate. Fino a qualche mese fa non mi sarei mai immaginata di finire dentro una macchina con due vampiri per raggiungere e assistere ad una corsa clandestina ma non mi sarei mai immaginata di stare in compagnia di vampiri in generale.

Dopo la Grande Guerra se ne dissero talmente tante di cose che l'odio tra streghe e vampiri iniziò ad espandersi sempre di più e quando accettai di venire a Berna, sperai sempre di non entrare mai in contatto con loro.

Ora, ero in macchina con un ragazzo che era considerato come 'criminale' dall'intera comunità, che era stato accusato di aver ucciso i suoi genitori, una ragazza umana e una lupa. E con il suo amico, che fino a qualche giorno fa, non faceva altro che ignorarmi per i corridoi. Son sicura che non sapesse nemmeno il mio nome.

«Allora» Stephan cambiò tono della voce. Era più allegro, come se volesse sdrammatizzare la situazione «Non ci siamo presentati noi due»

«Già. Sono Haz-»

«Hazel Le Blanc, si lo so. Primo anno, strega»

«Sono così famosa?» chiesi ironica.

«Abbastanza, soprattutto dopo lo schiaffo dato a Brayden» Stephan cercò di trattenere una risata.

«Stai zitto coglione» disse Brayden infastidito. Nel frattempo, Stephan girò l'angolo parcheggiandosi in un piazzale vuoto.

«Andiamo, sono giù al canale»

Ci ritrovavamo in una piazzola buia e isolata con delle scale che portavano ad un piano ancora più basso dove c'era il fiume. Riuscivo a sentire il rumore dell'acqua che scorreva.

«Durante la gara resta vicino alla strega» disse Brayden scendendo le scale. Lo seguimmo mentre l'ansia mi stava mangiando totalmente.

Stavo per assistere ad una cosa illegale e pericolosa con persone altrettanto pericolose e la cosa peggiore è che non potevo né usare la magia, né scappare.

«Tranquillo, tu pensa solo a vincere»

«E tu» mi guardò «ascolta tutto quello che ti dice Stephan. Non fare di testa tua, qualunque cosa succeda. Non provare a rispondere o sfidare Javier. Non fare niente che hai già fatto abbastanza!»

Una volta scese le scale, raggiungemmo un sotto strada che dava sul fiume. Vidi due macchine da corsa dove alcune persone vi erano appoggiate e aspettavano il nostro arrivo.

Riconobbi Javier da lontano e alcuni ragazzi visti nel locale.

«Sono tutti vampiri dello stesso clan» mi spiegò Stephan «Javier è il capo».

Nightfall blood [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora