Capitolo 3

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"The message is that if you believe in what you create, it's enjoyable and people will follow. The talented mangaka should know that..."

-Tite Kubo

L'ansia mi prese tutto il corpo, non sapevo davvero cosa dirle; ed era la prima volta. Come si poteva già intuire, io e Sumireko eravamo due fratelli molto legati, e non capitava spesso che avessimo una qualsiasi discussione.

«Mi dispiace disturbarvi, ma l'ora della visita è terminata.» Sentii arrivare la voce della dottoressa dalla porta, paradossalmente quasi sollevato.

«Accidenti, si è fatto davvero tardi...» Dissi fra me e me, come se qualcosa mi volesse costringere a rimanere da un momento all'altro, ma per altro ero contento di non doverglielo dire io.

«Vai, tranquillo, però ti aspetto anche domani.. Ci conto!» Mi rassicurò lei.

Annuì a mia sorella e con calma presi il mio telefono. Ovviamente, sbadato come sono, mi accorsi solo ora di aver dimenticato il mio zaino al bosco. Molto probabilmente mi sarà caduto quando sono corso via.

La salutai con un bacio sulla fronte e mi diressi verso l'uscita della sua stanza.

«La ringrazio davvero.» Dissi sussurrando alla dottoressa, in modo che Sumireko non mi sentisse.

«Di nulla, avevo capito che ti servisse un "aiuto". Ed inoltre, è il mio lavoro.»

Fatto ciò, mi diressi verso l'uscita dell'ospedale. Dovevo davvero tanto a quella donna. Senza di lei, adesso probabilmente sarei scappato via davanti a mia sorella, e non sarebbe stata proprio un'ottima scena.

«GAAH SATORU, ma che cazzo ti viene in mente in un momento del genere?» Chiesi a me stesso, accorgendomi poco dopo di aver eccessivamente alzato il tono di voce.

Mentre percorrevo la strada per tornare a casa, vidi in lontananza la sagoma di una persona vista da non poco tempo.

Era Izumi, che fortunatamente aveva in mano il mio zaino.

«Ciao Satoru. Allora, come sta tua sorella?» Mi domandò, cercando di non sembrare invadente.

«Molto meglio, ti ringrazio.» Gli risposi con tono quasi addormentato, dovuto al mio scarso riposo di questi giorni.

«Mi fa piacere! Ti consiglio di andare a casa e farti una bella dormita Satoru, domani ti racconterò meglio della mia idea.» Spiegò Izumi, mettendomi un pizzico di curiosità.

Appena tornai a casa, la prima cosa che feci fu andare da mia madre, per dirle che l'avevo rivista, e che sarei andato anche i giorni seguenti, finché non fosse completamente guarita... ma nulla riguardo l'accaduto.

Non mi svelò una singola parola.

Fortunatamente, adesso potevo prendermi il mio meritato riposo.

...

SATORU'S DREAM

Capii che finalmente mi ero addormentato, ma improvvisamente mi svegliai in una distesa di sabbia, di notte. Però, nonostante il vento, non provavo nè freddo nè caldo.

Camminai nella apparentemente vasta distesa, finchè non vidi un enorme castello, in mezzo al nulla.

Notai subito due draghi, con uno sguardo quasi indecifrabile, rivestiti completamente da un'ombra nera... ma soprattutto, capii che qualcuno mi stava fissando, probabilmente da una delle finestre.

Era di nuovo lui...

Me stesso.

Non capii mai cosa volesse da me, ma ogni volta mi somigliava sempre di più.

Decisi di entrare dall'entrata principale, dove un enorme tappeto rosso ricopriva questo luogo apparentemente vecchio quanto incompleto.

Mancavano vari mattoni all'interno del castello, ma, invece di cadere, sembrava come se ci fosse qualcosa a tenerlo ancora in piedi.

Improvvisamente si spensero tutte le candele, una dopo l'altra... e nel buio più totale, sentii una voce.

La mia voce.

«Ed anche oggi hai fallito.» Disse lentamente, come se volesse comunicarmi qualcosa, o semplicemente cercasse di impaurirmi, facendomi provare ansia al suo solo pensiero.

Tutto d'un tratto, sentii qualcosa cadere alle mie spalle... qualcosa che, a uno come me, difficilmente avrebbe fatto piacere.

Mi voltai, ed era una matita, spezzata sul colpo.

Nel mentre un rumore di passi rimombava per la stanza, e piano piano mi si avvicinò, raccogliendo un pezzo della matita.

«C-CHI SEI?» gli chiesi urlando, facendo rimbombare l'eco per tutta la stanza e provando una strana sensazione... come se fosse stato il mio istinto a dirmi di farlo.

Mi fece un leggero sorriso, e tutto ad un tratto mi ritrovai in un'infinita distesa di sabbie mobili, con una matita sul mio orecchio.

Non ricevetti risposta.

FINE SATORU'S DREAM

Vidi l'alba illuminare la mia stanza dalla finestra, e capii che era il momento di alzarsi.

Andai in bagno e mi guardai allo specchio, vedendo il mio viso leggermente migliorato rispetto ai giorni precedenti.

Di scatto intravidi una sagoma nera apparire e sparire da esso... capii che forse ero ancora nel mondo dei sogni.

Notai di essere solo in casa. Mia madre dev'essere uscita presto per cercare un nuovo lavoro... o forse mi stava semplicemente evitando per qualche "sconosciuto" motivo. Approfittai dell'orario lontano dall'appuntamento prestabilito con gli altri, per iniziare a scrivere una nuova bozza.

Onestamente, non sapevo nemmeno come chiamarla... anzi, molto peggio: Io non sapevo proprio da dove cominciare. Iniziai a scrivere storie e disegnare da molto piccolo. Disegnavo principalmente storie di supereroi, di qualcuno di così coraggioso da poter sconfiggere qualsiasi cattivo.

Col tempo, capii che effettivamente non esistevano quei "poteri magici" che mi divertivo a creare, o quegli enormi draghi ostili al protagonista, ora diventati per i giapponesi uno sfruttamento per il fanservice, ma che comunque si potevano scrivere storie interessanti senza l'utilizzo del  genere fantasy.

Notai che si era fatta l'ora di andare , e che, come sempre, avevo lasciato il foglio in bianco, continuando a pensare fra me e me. Andai in bagno, mi sciacquai velocemente la faccia e, dopo aver fatto colazione, presi vari fogli di carta, penna, matita e altri oggetti utili, e li misi tutti nel mio zaino, per poi dirigermi al parco, il nostro luogo d'incontro di questa giornata.


-Allora gente, come va? Spero bene per voi, perchè al nostro protagonista a quanto pare non va molto di lusso in questi giorni.

Ho pubblicato questo capitolo un giorno prima del normale, perchè è leggermente più corto rispetto ai successivi, dove comincerà a sbocciare la vera trama. Detto ciò, ovviamente ogni capitolo adesso uscirà ogni mercoledì.

Nel prossimo capitolo ci sarà un incontro alquanto inaspettato, di una persona che Satoru dovrà iniziare a sopportare (e poverino lui).

A Mercoledì per il capitolo 4! ;)

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