Capitolo 9

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"Ricorda che tutto ciò che ascoltiamo è un'opinione, non un fatto. Tutto ciò che vediamo è una prospettiva, non è la verità"

-Marco Aurelio


IZUMI'S FLASBACK

«Avanti ragazzino, che aspetti a sganciare dei soldi? Oggi non ne abbiamo.» Mi disse Ryuuji, con un sorriso minaccioso sulla faccia.

«Esatto, tanto sei ricco, no?» Disse la sua amica, che quasi odiavo più di lui.

Solamente quelle parole. Quelle fottutissime parole, mi fecero stringere i denti e mordermi un labbro fino a farmelo sanguinare, per poi alzarmi di scatto e tirarle un pugno dritto sul viso.

Ero stanco di essere trattato come un figlio di papà dai professori, e dagli alunni come un coglione.

Avevo le nocche piene del mio e del suo sangue, dato che l'avevo presa dritta sul naso, facendole fare un bel volo.

«TU BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA» Mi insultò Ryuuji, mentre si avvicinava con aria minacciosa.

«Disse il coglioncello Ryuuji.» Gli dissi, mentre tenevo lo sguardo puntato verso l'alto, proprio verso i suoi occhi, che continuavano a guardarmi con rabbia e disprezzo.

Cercò di tirarmi un pugno sul viso, ma lo schivai con una certa velocità, e scattai dietro la sua schiena.

Ero pronto a rompergli il braccio destro.

Ero pronto a fargliela pagare.

Ero pronto a farla pagare a tutti.

Purtoppo fu inevitabile l'intervento di altri alunni, e professori attorno, che ci separarono.

«Non pensavo che picchiare qualcuno fosse così soddisfacente.» Dissi, accorgendomi che non era solo la mia altezza a rendermi superiore.

Ci spedirono immediatamente in segreteria, e venimmo sospesi entrambi, mentre la sua amica o ragazza finì in segreteria.

Spero con una frattura al naso, almeno la smetterà di rompere per i corridoi per un bel po'.

Tornai tranquillamente a casa, a differenza di come pensavo.

A quanto pare nemmeno il coglione metterà la sua faccia davanti a me per un po'.

Aprii la porta della villa e mangiai qualcosa di veloce in cucina.

Ovviamente non c'era nessuno ad aspettarmi. Ho vissuto la maggior parte della mia vita come figlio unico, finchè mia madre non rimase incinta, ma lo è ancora, di 2 mesi.

Per il momento ero da solo in casa, e mi misi una mano sul viso...

«Non posso crederci... io... per la prima volta mi sono fatto valere.»

Ma ero consapevole che questo, inevitabilmemte, avrebbe comportato delle conseguenze.

...

Come previsto, finita la sospensione, tornai a scuola, ma gli alunni mi evitavarono... anche più di prima?

Forse era meglio lasciar perdere e continuare ad essere un figlio di papà? Questo non posso dirlo per certo, ma ormai il danno era fatto.

Ma almeno quell'imbecille di Ryuuji non mi avrebbe più bullizzato, o almeno credo.

FINE IZUMI'S FLASHBACK

SATORU'S POV

«Beh ragazzi... ammetto di non aver mai viaggiato così lontano, quindi non ho la più pallida idea di cosa fare.» Dissi agli altri spaesato, sperando che mi aiutassero.

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