Capitolo 17

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"Help me 'cause Im falling when I can't sleep. But Im holding on, can't face this night alone"

-Skillet


FLASHBACK

5 anni fa, Matsumoto

In una fredda giornata d'inverno qui in Giappone, dove il meteo aveva già dichiarato una imminente tempesta, qui a Matsumoto io e la mia migliore amica avevamo appena finito di giocare con i pupazzi di neve, nel giardino fuori casa mia. Lei forse era leggermente troppo vivace, ma molto simpatica e socievole, direi. Vi sembra normale che mi lanciava palle di neve sulla faccia per poi dire che era stato il suo pupazzo di neve?!

«Quindi davvero... ti trasferisci l'anno prossimo?»

«Già, purtroppo...» Le dissi, con un'espressione davvero triste, che combaciava alla perfezione col cambiamento climatico di quest'anno in Giappone.

«Quindi non ci vedremo più?» Disse lei mentre continuava a bere della cioccolata calda.

E' incredibile come riesca a esporre i suoi sentimenti senza le espressioni.

Mentre rimanemmo a chiacchierare per un'ora buona su che canale dovessimo guardare i cartoni, mio padre arrivò dal lavoro, e andai subito a dargli un caloroso abbraccio.

«Papà sei tornatooo! Guarda chi c'è» Gli dissi velocemente, indicandogli col ditino la Capelli Verdi seduta con una busta di patatine tra le mani.

«Ma quella... DOVE L'HAI PRESA SENZA DI ME??» Urlai subito a lei per poi lanciarmi sul divano e rubarle le patatine, sgranocchiandone qualcuna.

«Potevi anche evitare, te l'avrei date... forse» Disse con una malefica espressione, mentre mio padre si divertiva a guardarci.

«Forza bambini, non mangiatene troppe che fra un po' sarà pronto a tavola»

«Tanto lo so che quando dite che è pronto lo fate solo per farmi apparecchiare...» Dissi sconfortato a mio padre.

«Dici? Effettivamente dovremo assumere una cameriera qui!» Esclamò mia madre ironicamente mentre cucinava dall'altra stanza.

«Che buon odore...» Disse Capelli Verdi mentre chiudeva gli occhi per gustarsi il profumo della cucina di mia madre.

«Eheh, modestamente» Dissi a lei vantandomi.

«Come se cucinassi tu, Satoru» Rispose subito mia madre, sempre pronta a ribattere.

Uff.

...

Cenammo tranquillamente come ogni sera, almeno finchè capelli verdi non mi rubò l'ultima goccia di salsa., La salsa di soia da mettere sul sushi e sashimi. Grrr.

Tornammo in camera nostra, dove la discussione non finì affatto.

«Avanti Satoru, era solo salsa di soia, no?»

«Non era solo salsa di soia, era LA salsa di soia» Le risposi chiaramente turbato.

«C'era anche la salsa wasabi, potevi usare quella» Disse facendo una linguaccia divertita.

Malefica il doppio...

Dopo qualche minuto di silenzio dove Capelli Verdi Ruba Salse finiva di struccarsi, si voltò con i capelli slegati, che le arrivavano sino ai fianchi.

Prese una parte di questi ultimi e se li portò su una mano.

«Non pensi che la salsa wasabi sia dello stesso colore dei miei capelli?» Mi chiese, per poi guardarseli.

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