Capitolo 12

16 4 0
                                    

"L'arte è la bugia che ci permette di comprendere la verità."

-Pablo Picasso

Bene, era il momento.

Non so spiegare perché, ma sentivo che quella persona travestita avesse qualcosa di davvero importante da dirmi.

In tarda notte, dove si sentiva qualche cane abbaiare e ogni tanto delle auto, mi diressi fuori dall'hotel, e contattai quella persona.

...

Ci incontrammo. Lui teneva indosso un cappuccio, come per non farsi riconoscere. Non parlammo molto in realtà, l'unica cosa che mi disse dopo avergli parlato del viaggio, era di aspettarlo in aeroporto, prima di partire per la Spagna.

Ma perché proprio la Spagna? E perché voleva seguirci?

A dir la verità, non avevamo nemmeno programmato la prossima tappa, ma a quanto pare ci trovavamo costretti a partire.

...

Il giorno seguente, spiegai a tutti la situazione. Successivamente pensai di andare a dormire per lo scarso sonno di stanotte, ma Izumi mi si avvicinò, e ricordai di quello che mi disse a Roma dopo l'accaduto.

«Di cosa volevi parlarmi?» Chiesi ad Izumi incuriosito.

«Certo... a proposito di quello...» Ci fu qualche minuto di silenzio, prima che continuasse «Ascolta, non sono stupido, ho notato che tu e Sakura non andate molto d'accordo...»

«E con ciò?» Chiesi, cercando di capire dove volesse arrivare.

«E con ciò, abbiamo preso insieme la decisione di abbandonare il viaggio e farcene uno tutto nostro.»

Questa volta, ci fu davvero più di qualche minuto di silenzio. Quasi come se la trama di un fumetto stesse per essere totalmente stravolta. Non so che tipo di espressione avessi in questo momento, ma sicuramente non una felice.

«Oh, ma questo non è affatto un addio!» Cercò di spiegare Izumi «Ci rivedremo sicuramente in Giappone, e sono certo che quando ci rivedremo sarai già un mangaka di successo!» Continuò.

«Ma... Izumi... Sakura...» Disse Christina sottovoce, quasi come se volesse abbracciarli in questo stesso istante.

Presi un grosso sospiro. Sapevo di dover dire assolutamente qualcosa.

«Asco-» Prima che riuscissi a dire qualsiasi cosa mi passasse per la testa, Izumi mi abbracciò. Feci lo stesso.

«Satoru... tu diventerai non solo un mangaka, ma sicuramente sarai il migliore di tutto il Giappone! io credo in te, Satoru.» Mi disse dritto negli occhi, smettendo di abbracciarmi. Successivamente, andò anche dalla ragazza dai capelli rossi, che palesemente stava trattenendo le lacrime.

«Izumi... tu avevi detto che questo viaggio lo avremo vissuto insieme...» Disse Christina con un tono di voce singhiozzante. E anche da questo, si capiva lontano un miglio che stava per mettersi a piangere.

«Lo so Christina, ma io e Sakura abbiamo una cosa davvero importante da fare. Vi spiegheremo tutto in Giappone, quando ci rivedremo.» Disse, per poi abbracciare anche Christina, che dopo quelle parole  sembrava che si stesse calmando.

«Bene ragazzi, per noi è il momento di andare.» Disse Sakura da dietro, facendo cenno ad Izumi che doveva raggiungerla.

«Bene ragazzi, statemi bene!» Affermò Izumi voltandosi e alzando il braccio per salutarci.

«...Stacci bene anche tu, Izumi.»

Ci furono vari minuti di silenzio mentre lui e Sakura lasciavano l'hotel. Continuammo a fissarli, ma non sapevo davvero che cosa dire.

Rise To The World-LineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora