Capitolo 20

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"When a landscape is enveloped in mist it appears larger, more majestic, and increases the power of imagination... The eye and the imagination are on the whole more attracted."

-Caspar David Friedrich


Qualche ora dopo, nei pressi di Spreepark.

«Non posso credere che tu abbia accettato di venire in un posto del genere» Mi disse Christina, ed effettivamente anch'io ero sorpreso di me stesso.

Io e la mia famiglia non eravamo mai stati in un Luna Park, almeno non uno così importante.

Sentii Amod poggiarsi con un braccio sulla spalla «Andiamo Satoru, ci divertiremo! Sii più sorridente amico»

«Questa volta ha ragione Amod. Avanti, andiamo Satoru!» Disse Kaede, afferrandomi una mano e trascinandomi con passo svelto verso l'entrata del Luna Park.

Era stato come superare una linea. Inizialmente, mentre parlavamo, eravamo ancora in città. Una città piena di graffiti sorprendenti, dai più strambi alle semplici scritte "Berlin". L'aria cominciava ad essere più pulita, come se qui non fossero mai passate delle auto per secoli e secoli.

«Sbaglio o c'è puzza di erbacce?» Chiese Kaede al gruppo, tappandosi il naso.

«No Kaede, non credo proprio che siano erbacce»

Dopo quella precisazione che sentii da Christina, mi accorsi che effettivamente... non erano le erbacce. Per niente.

«Basterà abituarci, no? Forza giovincelli, chiediamo a quella guardia di farci entrare»

Ci rivolgemmo alla guardia, e scoprimmo che il Luna Park era stato chiuso molti anni fa, e che ora è solo un luogo dove venivano girati film dell'orrore di tanto in tanto.

Kaede POV

«Ma io volevo visitare le attrazioni e... e le montagne russe, la ruota panoramica...»

Nell'estate del 2011, finalmente rincontrai Satoru; e ne fui contentissima se dovevo essere sincera. Volevo tanto bene a quel piccoletto, ed in parte ero felice di sapere che non aveva mai lasciato il suo sogno di scrivere un manga. Sapendo che finalmente mi ero riunificata sia con lui che con Christina, decisi di seguirli senza farmi troppi problemi, però...

KAEDE'S FLASHBACK

Spagna, qualche giorno prima della partenza.

Il rumore dell'acqua si sparse subito per le due stanze. Ero nella doccia, prima di chiedere a Satoru cosa stava cercando. Si ok, sei qui per cercare l'ispirazione. Ma è davvero solo questo?

Poco prima che uscissi, qualcuno bussò alla mia porta dell'hotel. Indossai l'accappatoio ed andai ad aprire.

«Ciao Kae-» Era Satoru, che si immobilizzò non appena mi vide.

«Che c'è?»

Si coprì gli occhi per poi voltarsi di scatto «M-ma KAEDE»

Mi misi a ridere per la sua faccia totalmente rossa «Sembra un deja-vu»

«Ad ogni modo, perché sei qui?»

«Sono qui per dirti che a breve si scende a cena» Dopo quella frase, mi lanciò un'altra occhiata per poi rivoltarsi.

«E magari indossare anche qualcosa»

Lo afferrai per un braccio e lo feci entrare in camera, prima che si mettesse a dire cose strane fuori.

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