Capitolo 24

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~A brave or a bleak heart?~

Nel cielo splendeva il sole e brillava la luna e luccicavano le stelle come lacrime dorate. La terra sotto i loro piedi tremò e nell'aria apparve una scritta composta da foglie e rami

" Sono lo spirito del labirinto. Dicono che i cuori intrepidi guideranno le menti al di là di ogni ostacolo, ma un cuore desolato non ha motivo di combattere per la vita e una mente offuscata non intuisce il confine tra il Bene e il Male. "

Così come era apparsa scomparì subito.

Il cancello si aprì e le tre ragazze si guardarono negli occhi senza riconoscersi. Scoppiò una zuffa tra di loro, volarono calci pugni e morsi, ma nessuna di loro sentiva il dolore. Si rialzarono e scapparono in tre diverse direzioni con un solo scopo:uscire vive dal labirinto.

Elena corse verso il sole e fu nascosta dalle rose, Marilena andò verso la luna e scomparve presto alla vista tra i cespugli di viole, Alice scavalcò un cespuglio di ortensie diretta verso le stelle.

Marilena corse e corse fino a quando non si trovò in un vicolo cieco, c'era un silenzio assordante, sentì un sibilo e una fiamma rossa le lambì una caviglia, arretrò ma era circondata e il fuoco cresceva. Urlò é corse come non aveva mai corso, mentre le scintille dietro di lei la seguivano veloci, troppo veloci. ..

Cadde e si rialzò ma si trovò con la schiena contro a una fitta parete di begonie.

" É tutto così bello qui, i fiori profumano e sono tutti colorati! ...ma perché ci sto pensando? !"

Ogni momento che passava era sempre più confusa. Trattenne il respiro e tentò disperatamente di aprire un varco nel muro fiorito. Tutto si fermò, tutto tranne lei, si guardò intorno, era in una stanza chiusa ogni parete era una lavagna bianca, su ogni lavagna vi si trovavano numeri e segni. Equazioni.

"No! No! Urca balurca le equazioni no! "

Si sentiva come se si fosse dimenticata qualcosa che c'entrava con le equazioni. Che conosceva qualcuno capace di farle. Sì. Era A... Alice? E d'improvviso le tornò in mente tutto, le facce, i giochi, gli scherzi e le lacrime. Una voce risuonò
" Se risolverai queste quattro equazioni vincerai. Solo una può vincere. Solo una" " solo una. Una una" ripetè l'eco.

E allora Marilena ebbe paura.


Elena era abbagliata dalla luce ma continuò a correre. Ad un tratto una fortissima folata di vento la travolse e la fece volare su, sempre più su . Elena tentò di fermare la salita ma non aveva appigli. Quando finalmente trovò un ramo vi si aggrappò e vi rimase fino a quando il vento non si placò. Poi si rese conto che delle pareti bianche la attorniavano e si chiudevano. Sembrava un'aula scolastica. Elena sentì una voce spaventosa che le urlò di pattinare e di farlo in fretta. Altrimenti sarebbe morta. Presa da un irrefrenabile istinto Elena cercò di fare ciò che Marilena sapeva fare bene sul ghiaccio.

Alice aveva corso e saltato ma non sentiva stanchezza, a dire il vero non sentiva niente. Ma ciò le piaceva. Stava correndo quando un tuono esplose sopra di lei, e scoppiò un rumoroso temporale ( che a dire la verità pareva più un diluvio universale). In pochissimo tempo fu sommersa dall'acqua e dovette nuotare. Quando riuscì con calma a raggiungere un promontorio chiuse gli occhi e dopo averli aperti si trovó in una stanza bianca molto deprimente.
" Muoviti incapace e disegna BENE altrimenti sarai cibo per le piante carnivore".

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L'arrivo delle sciamaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora