Capitolo 26

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Le tre sciamane si ritrovarono in una grande Arena.

Erano su delle piattaforme distanti tra loro, e sotto i loro piedi vi si trovava della semplice e morbida sabbia,non ebbero via d'uscita perchè l'arena fu circondata da muri fatti in pietra e lame di ferro taglienti, lunghissimi e indistruttibili. Le tre ragazze si guardarono attorno nel silenzio piú totale fino a quando nelle menti delle tre ragazze ci furono degli incubi.

L'arena è in grado di far comparire nelle menti delle persone tutti i pensieri falsi piú brutti sui propri amici fino a farli diventare nemici fra loro e cosí fu per le tre ragazze. Insieme passarono la mano sul segno inciso sul braccio destro e si trasformarono in vere sciamane.

Alice cominció a pensare a tutte le cose brutte che le avevano fatto Elena e Marilena lo stesso pensarono le altre due,ma questi pensieri negativi non erano mai accaduti nella realtà.

Le tre ragazze cominciarono a scambiarsi occhiate di rabbia e di sfida,erano diventate nemiche.

Solo una di loro poteva uscire viva dall'arena e per farlo dovevano combattere fra loro ma non fecero fatica a combattere perchè l'arena le aveva dato la carica negativa.

Cominciarono a scontrarsi, la prima ad attaccare fu Elena ossia il suo vero nome,Fiamma, che alzó le braccia in alto verso il cielo e dalle sue mani uscirono delle fiamme quasi infinite dirette una versoIce, che riuscì a ghiacciare e l'altra fiamma diretta verso Eva,che la respinse con la forza del vento.

Eva inizió ad evocare il vento e grazie ad esso riuscì a far finire la sabbia negli occhi delle ragazze. Ice dopo essersi ripresa scaglió controFiamma delle lame di ghiaccio ma lei le brució e subito si trasformarono in lame di fuoco che respinse ad Ice fino a beccarle il braccio e lasciarle un lungo taglio sul braccio sinistro.

Ice riuscí a ghiacciare Fiamma ma lei si liberó facendo sciogliere il ghiaccio con il fuoco e appena si liberó, Eva l'attaccó subito con un uragano di sabbia che le finì addosso. Le ragazze continuarono a combattere, quando Eva si alzó in aria ed evocó un fortissimo uragano che andava nella direzione in cui vi si trovavano le altre due ragazze che vennero colpite e i loro corpi trafitti.

L'arena svaní nel nulla e Alice si ritrovó da sola nel deserto,si guardó intorno e vide per terra tutti i resti dei morti,tra cui ossa e carne marcia. Alice intravide da lontano due corpi,si avvicinó e riconobbe le due amiche. Si ricordó di ció che era successo. Si ricordó delle prove nel labirinto e si ricordó della cosa piú tremenda....la battaglia nell'arena.

Alice prese le mani delle amiche e urló «Oddio!! COSA HO COMBINTAOOOO. MARY,ELE NON LASCIATEMI,APRITE GLI OCCHI VI PREGO,NON LASCIATEMIIIII» La ragazza si accasció a terra continuando a piangere e a urlare «SONO STATA IOOOO! LE HO AMMAZZATE IOOOO,SONO UN MOSTRO»

Alice disperata si addormentó con le sue amiche tra le braccia ,in quel putrido posto pieno di scheletri dove si sentiva solo l'odore della morte. Alice ansimava, si disperava e sulle sue guance non scendevano altro che lacrime. Più guardava i corpi strazianti delle sue amiche e più le fitte al cuore aumentavano. «Quindi, sono morte? Non ci sono...NON CI SONO?! SONO SOLA E LO SARÒ PER SEMPRE...» Alice strillava e calciava con rabbia la sabbia attorno a lei.

Il sole caldo la avvolgeva ma in quel posto era l'unica cosa pura. Tutto il resto era un insieme di ombre, morte e cadaveri...lei compresa.

«Sono un mostro. Mi merito una fine ignobile e dolorosa.Ho le mani macchiate di sangue.Sono un assassina..».Alice mentre parlava tra se e se, percorreva a piccoli tratti il tratto sabbioso che la separava da un lago grigio, piuttosto lontano.Non poteva rimanere li.Rimanere sola e vedere i corpi delle amiche non l'aiutava. Sarebbe tornata da loro il prima possibile.


Alice era già lontana quando Refus e Xoraf si materializzarono da un buco nero, nel deserto della morte.

«Eccole qua le dee sciamane perdenti" disse Refus

Xoraf fece finta di ridere anche se avrebbe voluto accasciarsi a terra, vicino al corpo di Elena.

Refus sfioró l'anello e in quell'istante Marilena e Elena si risvegliarono dalla morte.In coro dissero «Eccoci padroni, pronte per servirvi e onorarvi»


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L'arrivo delle sciamaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora