"Nella mia famiglia non siamo mai stati bravi ad esprimere sentimenti, papà è sempre stato molto freddo, mamma è morta troppo presto per crescere me e Jay come sentimentali. Quando ti ho incontrato sei stata un fulmine a ciel sereno, dicevi tutto quello che ti passava per la testa, senza peli sulla lingua, senza paura, fin dal primo momento che ti ho incontrato sei stata sempre in grado di dire e esprimere tutto. Io sono cambiato dopo averti conosciuto e mio fratello e mio padre se ne sono accorti. "
Sinceramente non ci vedevo nulla di male, non pensavo fosse un vero e proprio problema dire alla gente come si stava, quello che si provava, forse per lui non è stata una cosa positiva, non ci stavo capendo praticamente niente.
"Will, è stata davvero una cosa così sbagliata iniziare a provare sentimenti? Insomma non ti sei mai sentito in imbarazzo vero? Ti chiedo scusa se ti fossi mai sentito così, non era mia intenzione."
"Oddio no Char, mi hai aiutato davvero molto, tutto ciò che sono ora lo sono grazie a te, non saprò mai come ripagarti... Ma per mio padre era un grosso segno di debolezza, mentre per Jay era tutto molto strano. Dopo alcuni mesi Jay iniziò ad indagare, voleva conoscere la persona che aveva fatto un miracolo, voleva conoscere te."
"Quindi tuo fratello avrebbe voluto conoscermi, incontrarmi... perché cavolo non lo hai permesso?"
"Non ho potuto parlargli di te... Nostro padre non desiderava un Ranger sentimentale, una sera dopo aver passato il pomeriggio al parco con te tornai a casa e trovai papà che mi aspettava..."
Adesso ci capivo ancora meno, l'uomo che dopo la morte dei miei genitori mi ha accolto in casa sua come una figlia non voleva che parlassi con uno dei suoi figli?
"Mi stai dicendo che papà mi odiava a tal punto da tenermi nascosta Jay?"
"Non ti odiava, ma voleva che Jay fosse un vero uomo, un militare e quindi quella sera mi ha fatto promettere di non parlare mai, per nessun motivo a Jay di te, perché secondo papà eri speciale, avresti cambiato troppo Jay, trasformandolo nel figlio che non voleva, nel figlio sentimentale, in me…"
Wow, non avevo parole. Will mi aveva detto tutto, era quello che volevo, che avevo chiesto, ma non sapevo come avrei affrontato e assimilato tutte quelle informazioni, raccontate nel modo più dolce possibile da mio fratello.
"Charl, tutto bene? Sembra che tu stia per svenire."
"Nono, tutto bene, devo solo respirare profondamente…"
Mi alzai, gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai in camera, dovevo dormire un po', il giorno dopo dovevo lavorare.
Passai la notte a girarmi e rigirarmi nel letto, non prendevo sonno, pensavo solo a papà che faceva promettere a Will di non dire nulla su di me a J. Perché lo ha fatto, Insomma che cavolo di problemi aveva?
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Chicago
FanfictionCharlotte è una ragazza normale, un cecchino militare che torna nella sua città natale per stare accanto al suo migliore amico Will, traumatologo del Chicago MED. Inizia il suo nuovo lavoro nel distretto 21 della polizia di Chicago, nella squadra m...