Capitolo 3

311 28 36
                                    

«Cioè io proprio non capisco, lavori il quel posto da tre anni e non ti sei mai accorta di lui?»

Jason mi segue da una parte all'altra mentre raccolgo i giochi di Allie e li infilo alla rinfusa dentro ad una cesta - sono tornata a casa da ormai qualche ora e non ho ancora avuto il tempo di farmi una doccia come si deve. Non credo se ne andrà via a breve, ha bisogno di sapere più dettagli ed io non so assolutamente rispondere alla raffica di domande che mi sta lanciando. Vorrei sapere più cose anche io al riguardo, ma non so niente di lui, non so da dove sia sbucato, il perché non ci siamo mai incontrati, l'unica cosa che so per certo è soltanto il suo nome, e non perché sia stato lui a dirmelo.

«Non lo so J, davvero. Non mi capita molto spesso di incontrare i dipendenti, non ha una faccia familiare. Si chiama Chris...e basta so soltanto questo.»

Cammino verso la cucina e controllo la pentola d'acqua con tutti i biberon da disinfettare. Il lavoro di mamma mi riesce abbastanza bene, ma al contrario degli altri nessuno ti paga e dura all'incirca tutta la vita.

«Dunque ricapitolando.» Si siede finalmente sul divano dando pace alla sua agitazione, così mi giro appoggiandomi al bancone e ascoltando cosa ha da dire. «Si chiama Chris, è un dio greco, ti vuole scopare..."

«No!» Lo ammonisco immediatamente. «Niente parolacce in presenza di Allie.»

Il ragazzo alza gli occhi al cielo e incrocia le gambe, cambiando posizione.

«Ti vuole portare a letto e contemporaneamente si porta a letto tutto il personale della Scott, direi ottimo.» Fa una pausa guardando un punto indefinito della stanza. «Ha Facebook? Proviamo a cercare il suo nome e mettiamo il luogo di lavoro. Qualcosa deve pur spuntare, no?»

Alzo le spalle senza rendermene conto. Non ci avevo minimamente pensato, potrei farlo no? Alla fine che mi piaccia o meno voglio capire chi sia e magari vedere qualche foto e scoprire qualche informazione su di lui. Quel tipo mi attrae molto, non come tutti gli altri ragazzi con cui sono uscita. Non è che voglia per forza un appuntamento da lui, ma visto che c'è stata una strana chimica tra di noi, perché non andare fino in fondo a questa cosa? Male che vada non lo rivedrò mai più e la cosa finirà qui.

«Prendo il telefono.»

Jason si alza immediatamente recuperando il cellulare dalla tasca del suo giubbotto e mi fa cenno di raggiungerlo sul divano. Non me lo faccio ripetere due volte e corro verso di lui sedendomi con le gambe incrociate. Mi sento euforica, come se scovando il suo profilo su Facebook risolvessi uno dei più grandi dilemmi sull'esistenza umana.

«Chris...mmh...forse il suo nome è Christian...proviamo.» Digita velocemente su quella tastiera con un vero e proprio investigatore privato - lo stalking è nel suo dna.

«Non aveva la faccia da Christian...prova con Christopher!» Mi mordo le unghie per combattere il nervosismo mentre il mio amico segue il mio suggerimento.

«Niente...ci sono un milione di Christopher e tutti ad un sacco di chilometri da qua...forse non ha Facebook...proviamo su Tinder!»

Mi sento come in uno di quei episodi di Catfish su MTV, dove cerco di scoprire l'identità segreta di una persona - Jason è quello più preso dei due e digita senza sosta su ogni sito.
Forse quest'uomo non è iscritto sui social, d'altronde non è un ragazzetto della mia età, ma andiamo, perfino mia nonna adesso si è iscritta su Facebook. Tutti lo hanno!

«Forse è un tipo molto riservato...» Cambio mano e inizio a mordermi le unghie della sinistra.

«Nasconde dei segreti, avrà una stanza rossa dove appende le sue donne a testa in giù e le frusta...» gli lancio un cuscino ridendo.

Hold MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora