Capitolo 16- parte 1

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Chris

Non capisco bene cosa sia successo. Quale sia stato il mio passo falso o cosa ho detto di sbagliato.

E perché la trovo adorabile? Cosa c'è di male in questo?

Forse è stata la strana piega che stava prendendo il discorso di Patricia, ma ha solo accennato di voler uscire con me, non ha assolutamente parlato di noi due effettivamente insieme in qualche strana situazione.
Mi sento stranamente in colpa, come se avessi sbagliato tutto quanto, ma non ho fatto niente!

Senza pensarci troppe volte raccolgo i vari fogli sparsi nella scrivania e li infilo alla rinfusa dentro alla cartellina. Prendo la giacca e il cappotto e corro letteralmente verso l'ascensore battendo impazientemente sul muro aspettando che arrivi al mio piano.

Non voglio lasciare le cose in questo modo. Voglio chiarire con lei questo assurdo malinteso, in fondo stava andando tutto bene tra di noi e di certo non rovinerò tutto solo perché sono incapace a chiedere scusa – pur non avendo commesso alcun errore. Se lei vuole delle scuse, gliele darò.

Non è così difficile.

Esco di corsa cercando di evitare Patricia che se ne sta lì seduta a guardarmi con la matita tra le labbra e la postura controllata. Non so perché ma la sua faccia adesso mi da sui i nervi, infondo è colpa sua se Alex se n'è andata.

«Allora quando possiamo vederci?»

Cammino senza neanche guardarla per poi fermarmi di fronte alla porta d'ingresso - devo mettere un punto a questa strana cosa che crede esserci tra di noi o non mi lascerà mai stare.

«Patricia, non credo sia possibile...sono impegnato.» La sua bocca si spalanca sorpresa e posso vedere la miriade di espressioni che le ricoprono il viso, poi si gira dall'altro lato sbuffando evidentemente offesa.

Ma che diavolo mi prende?

Ho appena detto di essere impegnato...riesco a stento a crederci.
Tra tutte le scuse che potevo inventarmi, questa è la più assurda.

Una volta fuori noto Alex in lontananza che cammina verso la sua auto, così la raggiungo aumentando il passo attraversando la strada deserta.
Mi fermo di fronte a lei facendola sussultare per lo spavento, tuttavia evita il mio contatto visivo e fa finta di niente aspettando che mi sposti dalla sua portiera.

«Ok, anche se il motivo mi è del tutto sconosciuto, ti chiedo scusa.»

Lei non risponde, sbuffa e basta buttando il mozzicone della sigaretta per terra. Non mi va giù il fatto che fumi, io lo odio, ma di certo non mi trovo nella posizione di dire cosa sia giusto e sbagliato visto il cipiglio scuro sul suo viso. Un giorno, se me ne concederà un altro, glielo dirò.

«E per la cronaca non ci ho fatto sesso.» Aggiungo sperando di ricevere una sua reazione.

Non capisco perché debba dargli delle spiegazioni, ma è la verità e non vorrei che fraintendesse tutto. Non ho fatto assolutamente niente in questi giorni, forse perché troppo impegnato a pensare ad una stupida ragazzina dai capelli biondi e gli occhi a cerbiatta.

«Senti lascia perdere tutto quanto davvero, non sono affari miei di cosa fai e cosa non fai...devo andare.» Cerca di spostarmi spingendomi di lato, ma non demordo rimanendo immobile sul posto.

«Perché fai così?» La mia voce suona più disperata di quanto avrei voluto. «Non complicare le cose, piccola...»

I suoi occhi finalmente si posano sui miei, sono diversi, carichi di rabbia e altre emozioni che non riesco a decifrare. E pensare che pochi minuti ci stavamo baciando sulla mia scrivania...

Questa ragazzina mi farà uscire fuori di testa!

«Costa sto complicando? Cosa stiamo facendo Chris? Cos'è questa cosa che sto mandando a puttane eh?» Mi spintona leggermente, giusto il necessario a farmi appoggiare contro la sua auto.

Non so darle delle risposte in questo momento, non so neanche io cosa stiamo facendo. Ho appena detto a una potenziale amica di letto di essere impegnato, ma la verità è che non ho idea di quello che ci sia tra me e Alex.
Quando sono in sua compagnia mi sento rilassato e con la testa libera, lei mi fa divertire e venir voglia di aprirmi ancora di più. Sono passati davvero pochi giorni dal nostro primo incontro e sento di conoscerla da una vita.
Non siamo una coppia di fidanzati o di amici qualunque, siamo qualcosa e quel qualcosa va bene così per il momento. Non voglio doverla salutare in fretta – era da tanto che non mi sentivo in questo modo.

«Tu che odi le etichette Alex...che ti importa di cosa ci sia tra di noi, a me basta stare con te. Vediamo come va piccola, tempo al tempo.» I suoi occhi brillano e la sua espressione si ammorbidisce mentre cerca di trattenere un sorrisino dalle labbra imbronciate. Sembra una bambina viziata che ottiene sempre ciò che vuole con uno sguardo da cucciola indifesa.

Allungo una mano, aspettando pazientemente che mi accolga di nuovo nella sua testa e lasci cadere quella punta di gelosia che la attanagliava.
Lentamente avvicina la sua e, senza staccare lo sguardo, mi stringe dolcemente le dita provocandomi una scossa elettrica.

«Solo il tempo ti darà le risposte che stai cercando, e te le darà quando avrai dimenticato le domande.» Sorrido ascoltando le sue parole.

Per la sua età sa essere decisamente saggia e profonda, riesce sempre a destabilizzarmi con le sue parole e i suoi pensieri contorti ma sorprendentemente veri.

«Vieni con me domani.» Aggiunge toccando il mio viso con il palmo della mano libera.

Istintivamente chiudo gli occhi, beandomi di quel contatto così intimo e dolce – mi sento appeso ad un filo sotto al suo tocco delicato e potrei starmene così per ore.

«Voglio farti provare una cosa.»

Quando si allontana mi sento perso per un brevissimo lasso di tempo – gli rivolgo lo sguardo cercando scacciare via quella strana sensazione e mi schiarisco la voce.

«Devo preoccuparmi?»

«Ti mando un messaggio domani, tieniti libero tutto il pomeriggio.» Mi sposto per lasciarle aprire la portiera dalla sua auto.

Sta iniziando a piovere e di certo non voglio farla ammalare perché non riesco a starle lontano per solo cinque minuti.
Rimango stizzito quando si avvicina in punta dei piedi lasciando un caldo e soffice bacio sulle mie labbra – era da un po' che non ricevo un bacio del genere. Mi ero perfino dimenticato di quelli a stampo e non capisco perché, sono la cosa più bella e intima che esista.

Alex mi sta davvero lasciando riassaporare tutte quelle sensazioni che avevo perso da tempo, troppo preso dalla mia vita caotica, a caccia di donne da una notte e offerte di lavoro allettanti. Avevo dimenticato come ci si sentisse a parlare intorno ad un tavolo allegramente, come si ballasse una canzone senza per forza seguire uno schema mentale e come fosse ricevere un bacio del genere.

Rimango fermo a guardarla mentre entra in auto, lanciandomi un occhiolino e indicando di spostarmi da lì.

Tempo al tempo, ma per cosa?



SPAZIO AUTRICE

Capitolo breve scusate in anticipo! Il prossimo arriverà nei prossimi giorni.
Ringrazio tutti ancora per i vostri commenti, vi giuro rido troppo! Siete fantastiche❤️

Fatemi sapere cosa pensate di Chris...sta cambiando no?
Preparatevi per il prossimo che sgancerò una carta che tenevo nascosta!

Marian💕

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