Kiara's pov
La campanella segna la fine dell'ultima ora, così mi alzo e preparo lo zaino.
<<Hey, oggi sushi da "Tokyo"?>> mi chiede da dietro Loren, la mia migliore amica.
<<Certo! Aspettami pure fuori>> dico sorridendole, prima di vederla avviarsi verso l'uscita.
Loren ed io siamo migliori amiche dall'asilo nido, ci consideriamo sorelle in tutto e per tutto.
Finisco di preparami e mi avvio verso l'uscita, quando Nate Thompson si avvicina e mi cinge il collo col braccio tirandomi verso di lui.
<<Hey stronzetta, tu vieni da "Tokyo" con me e Loren?>> mi chiede .
Nate è il mio migliore amico dalle medie, insieme a Loren siamo un trio fantastico.
<<Le ho già detto di sì, è da tanto che non mangio sushi>> dico sorridendo.
Raggiunta Loren, andiamo tutti quanti nel
nel nostro ristorante giapponese preferito. <<Oggi il signorino qui presente ha preso 2 in Storia!!!>> dice Loren urlando all'improvviso. Guardo Nate con occhi spalancati mentre lui mima alla nostra amica "ti uccido" con la bocca mentre lei ride.
<<Ma non eri bravo in quella materia? Cos'è successo?>> gli chiedo.
<<Ieri sera non ho studiato perché ero convinto di non essere chiamato, invece...>> dice guardando per terra. Volevo ridere, ma lui è molto permaloso...
Continuiamo a parlare del più e del meno quando finalmente arriviamo a destinazione. <<Salve, ho prenotato un posto per tre persone a nome Thompson >> dice Nate al proprietario del ristorante, che inizia a cercare il nome tra le prenotazioni.
<<Tavolo infondo a sinistra>> dice.
Ringraziamo con educazione e andiamo al nostro tavolo.
<<Allora, quando hai lezione oggi?>> mi chiede Loren.
<<Oggi ho danza classica dalle 18:00 alle 19:30, perché?>>
<<Ti veniamo a prendere e andiamo in discoteca con gli altri>> dice Nate.
<<Non possiamo io e te, domani abbiamo la verifica di matematica>> dico indicando me e Loren.
<< E tu devi recuperare quel 2 di Storia!>> dico indicando Nate.
I miei amici si guardano prima tra loro e poi guardano me.
<<Guastafeste>> mi dicono in coro. Alzo gli occhi al cielo mentre accenno un sorriso.
Arriva una cameriera e ordiniamo di tutto mentre la ragazza ci guarda stranita.
Che c'è? Siamo affamati noi!
La cameriera prende le ordinazioni e sparisce dietro una porta.
Dopo aver mangiato come dei bufali, ci alziamo e andiamo a pagare (ognuno il proprio). <<Hai la macchina con te?>> chiedo al mio amico. <<No, dobbiamo andare a piedi per accompagnare te, Loren e poi vado a casa>>.
Sbuffo. Casa mia dista quasi un'ora a piedi!
Ci mettiamo in marcia mentre Loren inizia a cantare (per sfortuna mia e di Nate) le canzoni per bambini.
<<Qualsiasi cosa accada, io e te non la conosciamo>> mi sussurra il mio amico all'orecchio e, invece di ridere e annuire, mi unisco alla mia amica cantando "Señorita" a squarciagola per la strada. Hihihi.
All'improvviso vediamo gente che corre, chi da una parte chi da un'altra, macchine della polizia e del vigili del fuoco, gente che urla. Poi, sento puzza di fumo.
Iniziamo a correre verso casa mia, io stavo avanti a loro di qualche metro.
Mi fermo di scatto.
Corro lungo il marciapiede urlando .
<<MAMMA, PAPÀ!>> urlavo, mi sgolavo.
Un agente mi tiene ferma per il bacino, mentre i vigili entrano nella mia casa, ormai diventata una palla di fuoco.
<<Ferma ragazzina, non puoi entrare lì!>> mi urla l'agente.
<<Quella è casa mia!>> iniziò a piangere disperatamente, sento le ginocchia cedere e cado in ginocchio, distrutta.
<<Kiara, vieni qui>> i miei amici mi alzano e mi abbracciano.
Non vedrò più i mei genitori, la mia famiglia.
Ero disperata.
All'improvviso, alcuni vigili del fuoco escono fuori tossendo e noto che portano due corpi.
Il mondo mi crolla addosso: non riesco a respirare, tutto si fa più lento e sfocato, mentre vedo i cadaveri di mio padre e mia madre.
Riesco a liberarmi dalla presa dei miei amici e corro verso i miei genitori .
Sono disperata... al momento desidero morire.