Ho appena pubblicato una nuova storia, andate sul profilo se siete perdutamente innamorati di Draco Malfoy! Se lasciaste qualche recensione mi fareste veramente felice!
Un bacio 💋È un nuovo giorno a Beacon Hills e in questo momento sono nel letto.
Vorrei dire il tipico "mi sveglio con in faccia le prime luci dell'alba" e invece no. Piove. Diluvia. Fa freddo. È buio. E sono le 7:26.
Il buongiorno si vede sempre dal mattino!
I ragazzi ed io ci siamo messi d'accordo e oggi dobbiamo andare a scuola.
Sospiro mentre vedo le goccioline di pioggia vagare lungo il vetro della finestra.
Mi alzo di malavoglia, metto le ciabatte e scendo lungo la scala a chiocciola, andando dritta in cucina.
<<Ma buongiorno!>> urla Isaac con in braccio Cora.
Iniziamo male, molto male.
<<Fammi capire: per quanto resterai qui? Devo cercare un altro posto in cui vivere?>> chiedo mentre prendo una mela dal cesto della frutta.
<<Scott e Malia sono diventati smielati, non si staccano un minuto!>> alza gli occhi al cielo il riccio.
<<E tu perché non te ne vai a->>
<<Kiara!>> mi rimprovera Cora divertita. Sbuffo e mordo la mela guardando il vuoto. Ho sonno.Dopo essermi lavata, metto una camicia bianca, un jeans, scarpe bianche, coda di cavallo, prendo il cellulare, lo zaino e scendo al piano di sotto.
<<Ragazze, il pranzo!>> urla Laura sporgendosi dal finestrino dell'auto per sovrastare il rumore della pioggia.
Metto un quaderno sulla testa e, sacrificandomi, prendo i panini miei, di Cora e di Isaac, facendoli entrare a scuola.
Dopo aver compiuto l'operazione mi fiondo dentro le mura del liceo, accorgendomi di essere fradicia come Cora, forse un pochino di più.
Sbuffo strizzandomi i capelli e creando una piccola pozzanghera per terra.
Io e Cora ci guardiamo e ridiamo. Che sceme, questa scena è esilarante!
<<Hey ragazze, ma che avete fatto?>> ci chiede Liam affiancato da Scott, Meson e Stiles che ridono guardandoci.
Visto che non smettevano di ridere, io e la mia amica ci guardiamo, annuiamo e svuotiamo la testa freneticamente schizzando ai ragazzi.
Ben gli sta.
<< No! A differenza vostra, io posso ammalarmi!>> dice Stiles mentre vediamo arrivare da lontano una testina rossa.
<<Vi muovete? Abbiamo Storia>> dice sorridendo e avviandosi in classe.La giornata scolastica è finita e ora stiamo pranzando in mensa parlando del piano di questa sera.
<<Non sottovalutare Gerard: ucciderebbe i propri figli per i suoi scopi>> dichiara Scott sospirando mentre guarda il migliore amico davanti a lui.
<<A che ora vorresti attaccare?>> chiede Malia, la più propensa a fare un bagno di sangue.
<<Sicuramente lasceranno delle guardie di notte: nessuno lascerebbe Derek incustodito>> dico per poi addentare il mio sandwich.
<<Perché non provi a chiedere informazioni direttamente a Derek? Non potete comunicare col pensiero?>> chiede Theo alzando un sopracciglio verso la mia direzione.
<<Per quanto ne sappiamo, Derek sarà in cattive condizioni, non sarebbe in grado di sentire e rispondere>> spiega Jackson.
<<Inoltre non saprei come fare: l'ultima volta fu un colpo di fortuna vedo e proprio>> dico anche con un po' di imbarazzo.
Cora posa la mano sinistra sulla mia spalla cercando di rassicurarmi fallendo miseramente. Mi sento inutile.
<<Salveremo tuo fratello>> le dico.<<Qual è il piano?>> mi chiede Liam riassumendo tutte le domande che il branco mi ha fatto facendomi impazzire. Prendo un bel respiro e inizio a spiegare la procedura per salvare Derek con la mappa del posto in cui lui dovrebbe trovarsi.
<<Avete detto che ci sono varie entrate e che ogni una è sorvegliata, quindi ci divideremo: una coppia ad entrata. Dovremo coglierli di sorpresa, quindi chi sa trasformarsi completamente dovrà attaccare in forma animale>> dico guardando Malia e Theo, gli unici che sanno mutare la loro forma completamente.
<<Ok, ma come ci terremo in contatto?>> chiede Stiles incrociando le braccia e sorrido alla sua domanda.
<<Sono felice che tu l'abbia chiesto: tu, Mason e il signor Argent dovrete prendere il controllo delle videocamere di sorveglianza evitando qualsiasi allarme o detersivo per farli scappare o avere la meglio su di noi>> dico guardando bene lo schema del porto d'armi.
Chissà come sta...**La sera stessa**
Dopo aver ripassato il piano col branco, sono salita in camera mia con le altre ragazze.
Lydia indossa una camicia a fiori e dei jeans mentre io, Malia, Cora e Kira siamo vestite di nero come se fossimo parte degli agenti FBI, almeno passeremo inosservate.
Il padre di Stiles, lo sceriffo, ha regalato un taser al figlio, ma lui l'ha ceduta a Mason.
Nella sala principale c'è il tavolo pieno di armi e diversivi di tutti i tipi, dai fumogeni innocui a quelli allucinogeni, coltelli da lancio e fucili.
<<Perché dobbiamo armarci? Noi abbiamo gli artigli>> dice Isaac esaminando un coltellino.
<<Vi conviene sempre avere delle protezioni di scorta nel caso non riusciste a trasformarvi>> risponde Argent lanciandomi dei coltelli.
Li afferro dal manico e li infilo negli stivali, ma poi mi fa cenno di prende anche una pistola.
<<Non so usarla>> dichiaro rifiutandola.
Tutti si armano: alcuni prendono anche piccole bombe da usare in caso di pericolo estremo.
Ad un certo punto, quando stiamo finalmente per partire, sento la suoneria del mio cellulare.
<<È-è mia nonna>> dico leggendo il display.
<<Rispondi, non sappiamo se ritorneremo>> dice Peter come se fosse qualcosa da nulla.
<<Kiara, rifletti bene: vuoi davvero venire?>> mi chiede Laura.
La guardo con gli occhi lucidi mentre rispondi alla chiamata.<<Nonna?>>
<<Amore! Che stai?>>
E ora che le dico? Prendo un respiro profondo e parlo.
<<Sto bene, stavamo per uscire >>
Mi trema la voce, devo calmarmi.
<<Allora ti lascio, però dopo chiamami>>
E propio quando sta per attaccare trovo le parole giuste, piangendo.
<<Nonna>>
<<Dimmi, tesoro>>
<<Ti voglio bene, ricordatelo sempre>>
<<Anche io e i tuoi genitori te ne vogliamo>>
Tutto questo mi fa male al cuore.
<<A dopo, allora>> dice
<<Ciao, nonna>>
Fine chiamata.Sento le labbra bagnate dalle lacrime quando metto via il telefono e, in silenzio, mi dirigo fuori dal loft, seguita dal resto del branco.
Hanno sentito tutto, lo so, ma ora devo asciugarmi le lacrime e respirare.
Forse questa sarà l'ultima volta che vedrò Beacon Hills, Stiles sta salutando il padre, Mason l'ha fatto prima e gli altri anche.
Non sappiamo se ritorneremo vivi o freddi, senza alcun resto di vivacità.
Abbiamo paura, ho paura, ma è il mio dovere quello di salvare Derek.
Quel maledettissimo lupo mannaro dagli occhi verdi, apatico e bastardo.
Ma è come se al momento, non volessi avere nient'altro che lui quel lui, del suo profumo.
È che sto morendo di guardarlo di nuovo negli occhi, in tutta la loro bellezza.
Non so se mi piace questa sensazione.Entriamo nelle macchine ed io sono in quella nera di Peter insieme a lui e alle altre Hale.
Partiamo e rimaniamo in silenzio fino ad arrivare alla strada opposta all'entrata del deposito d'armi. Oramai è notte fonda, ma non mi sento assolutamente stanca.
Mi manca, cazzo.
Ci dividiamo intorno alle varie entrate della struttura, ci sono delle guardie sveglie.
Non so come, non so perché, ma li uccido. Tutti. Tutti coloro che mi si mettono davanti li uccido.
Sento per qualche secondo un lieve pizzichino agli occhi, come se stessero cambiando, ma non me ne preoccupo.
Aspiro bene l'aria: menta, muschio.. lui.
Seguo l'odore fino a una porta d'acciaio, ci sono anche gli altri.
<<Ethan, Aiden, dovete unirvi e sfondare la porta>> dico.
Aiden si toglie la maglietta e così anche il fratello, Ethan si mette a quattro zampe mentre Aiden si fonde con lui.
Pian piano si vedono le ossa muoversi, formando un lupo mannaro gigante. Prendo la rincorsa sbatto una, due, tre volte per far cadere la porta. Li sorpasso e ruggisco come mai fatto.
<<Bene bene bene, chi abbiamo qui?>> dice una voce anziana, di un uomo.
Mi guardo intorno: le pareti sono piene di armi, c'è una scrivania con una sorta di manovella che controlli non so cosa.
Sulla parete di fronte c'è un'enorme rete di metallo, poi lo vedo.
È a petto nudo, artigli fuori e zanne, ma nient'altro.
Alza la testa lentamente e i nostri sguardi si incontrano.
Mi trasformo e mi metto in posizione d'attacco, quando sento Scott pronunciare un nome.
<<Kate>>
Una donna bionda, vestita di nero con un taser in mano viene verso di noi.
<<Scott>> dice lei <<come stai?>> chiede ironicamente facendomi ribollire il sangue, poi passa lo sguardo su di me.
<<Chi sei tu? Derek non mi aveva detto di una nuova beta...>> dice lei avvicinandosi fin troppo.
<<Non ti conviene farla arrabbiare >> sento la voce di Derek debole, stanca. Noto che è sudato e che cadrebbe di peso se non avesse le braccia legate alla parete di ferro.
Una scarica di rabbia mi assale e mi scaravento su Kate, dando via ad una lotta generale.
Lei schiva un'artigliata in faccia ma non un morso su braccio che, ovviamente guarisce in poco tempo.
<<Il tuo paparino lo sa che non sei umana?>> le sussurro nel modo più inquietante possibile, ma poi sento una scarica elettrica, forse di un taser, lungo la schiena.
Buio.