<<Benvenuta a Beacon Hills!>> dice Nina allargando le braccia in modo teatrale.
Beacon Hills.
Le faccio un finto sorriso per non offenderla, poi guardo quello che ho di fronte: persone che hanno fretta di andare in qualche posto, ragazzi e ragazze con lo zaino in spalla, bambini che giocano col pallone. Niente di magnifico.
<<Dove sta l'orfanotrofio?>> chiedo sospirando. A quest'ora sarei potuta rimanere a Los Angels bevendo una cioccolata calda con Loren e Nate dopo una pesante giornata di scuola; invece sono qui, senza più nessuno, e sto per andare in un orfanotrofio, dove forse troveró qualcuno disposto a prendersi cura di me.
Vedo Nina guardarmi e farmi cenno di seguirla.
<<Prima devo andare a salutare un amico che ha il figlio nella scuola in cui andrai>> mi dice mentre ci avviamo verso una strada a me sconosciuta.
<<Ok>> mi limito a dire.
Dopo circa cinque minuti, Nina ed io ci fermiamo di fronte a quella che sembrerebbe una stazione di polizia.
Nina apre la porta ed entra, seguita poi da me.
Andiamo verso uno studio privato mentre altro poliziotti lavorano. La porta dell'ufficio si apre ed esce un uomo alto, sulla cinquantina, con una stella sulla giacca della divisa verde militare.
Appena vede la donna che mi è affianco sorride.
<<Oh, buongiorno Signora Thompson, che piacere rivederla!>> dice a Nina che, subito dopo, tende la mano per una stretta che, subito dopo, viene ricambiata dal signore.
<<Ciao Noah, lei è la ragazza di cui ti parlavo ieri, Kiara, la futura compagna di classe di Stiles>> dice Nina.
Lo sceriffo Stilinski mi guarda con lo sguardo pieno di dispiacere, cosa che sinceramente non ho mai sopportato.
Costui si limita a dirmi <<Condoglianze>>, mentre io mi limito a dire semplicemente <<Grazie>>.
<<Entra pure per un caffè>> dice a Nina, che non esita a portarmi con lei.
Entriamo nell'ufficio e la prima cosa che noto è un ragazzo moro, magro e pallido che giocata a Candy Crush Saga col telefono.
<<Stiles, lei sarà la tua nuova compagna di classe da domani>> dice lo sceriffo al ragazzo, che sembra essere suo figlio, vista la somiglianza.
Il ragazzo distoglie lo sguardo dal cellulare e mi guarda, mette il telefono in tasca e mi sorride. È molto carino e sembra gentile.
<<Perché non andate fuori mentre io e Nina parliamo un po'?>> dice lo sceriffo.
Allora io e Stiles(?) ci avviamo verso l'uscita ma...
<<Scusa un attimo, aspettami qui>> mi dice il ragazzo frettolosamente prima di andare verso un agente di polizia. È giovane, molto giovane, muscoloso e anche carino.
<<Hey Parrish, stessa ora per quel fatto tu sai dove>> dice al poliziotto.
Stiles ritorna dalla mia parte e mi sorride: ma mi sorride sempre sto ragazzo?
Usciamo fuori e ci sediamo su una panchina lì vicino.
<<Allora, come ti chiami? Cosa ti porta qui?>>mi chiede. Alla seconda domanda non vorrei rispondere.
<<Mi chiamo Kiara e sono la figlia di Nina>> mento spudoratamente.
<<Ah, sei felice di stare qui?>>
<<Dovrei?>>
<<Non sei una a cui piace parlare, vero?>>
<<Diciamo che non è tra le cose che preferisco>>
<<Allora di che vuoi parlare?>>mi chiede Stiles ridacchiando per la sua ridicola battuta.
Ridacchio anche io.
<<Com'è la scuola? E i professori? Che sport fate?>> chiedo lasciandomi andare.
<<Una cosa alla volta! Allora, la scuola è fantastica, due dei nostri professori sono genitori di due mie amiche e faccio parte della squadra di lacrosse>> mi dice Stiles.
<<Cos'è lacrosse?>> chiedo.
Nella scuola a Los Angeles c'era il football, non lacrosse...
<<Vedrai domani, perché tu verrai agli allenamenti>> dice lui dandomi una gomitata amichevole. Sorrido.
Mi piace questo ragazzo, è riuscito a farmi sorridere dopo tutto ciò che ho passato, anche se lui non lo sa.
<<E tu sei bravo?>>
<<No, ma il mio migliore amico sì, lui è il capitano della squadra>> mi risponde lui ridacchiando.
Rido di gusto.
<< Kiara, dobbiamo andare>> dice Nina, sputando da dietro di noi.
Guardo Stiles che fa il labbruccio.
<<Ahahah, ciao Stiles, ci vediamo domani!>> gli dico mentre mi alzo mentre lui resta seduto.
<<Ci conto!>> mi dice facendomi l'occhiolino. Gli sorrido e mi avvio con Nina.
<<Secondo me gli piaci>>
<<Ma se ci siamo appena conosciuti?!>>
Odio chi non si fa gli affari suoi.
Continuiamo a camminare, fino ad arrivare all'orfanotrofio.