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Harry's pov

"Signorino suo padre la sta aspettando nel piano inferiore ed è già abbastanza infuriato. La prego di fare in fretta o potrebbe agitarsi maggiormente" disse Catherine incitandomi a sbrigarmi. Odiavo chi osava mettermi fretta soprattutto se tutta quella agitazione era per il fatto che avrei incontrato per la prima volta la mia futura moglie.

"Riferisci che scenderò non appena sarò pronto, non un minuto prima" dissi irritato invitandola poi a lasciare la mia camera

Il fatto che fossi ancora steso sul letto in boxer non era assolutamente un metodo di sabotaggio. I matrimoni combinati non si utilizzavano da una vita eppure a me toccava sposare una ragazza che poteva rivelarsi essere uno sgorbio solo perché mio padre aveva stipulato anni prima un patto con il padre della ragazza.

La famiglia Styles e la famiglia Tomlinson erano importanti famiglie che detenevano il potere a Londra. Mio padre e il signor Tomlinson erano influenti uomini di affari che avevano deciso di allearsi. Come si osa dire, bisogna tenere vicini gli amici ma ancora più vicini i nemici.. era tutto assolutamente ridicolo, specialmente il fatto che dovessero sigillare questa alleanza con il matrimonio dei loro unici figli.

I miei pensieri vennero interrotti dalla porta della mia stanza che venne aperta ferocemente rivelando la figura di mio padre che mi guardava con aria minacciosa

"Harry Edward Styles hai cinque minuti per scendere al piano di sotto in condizioni presentabili. Sono stato chiaro?" Sbraitò l'uomo mentre il suo sguardo era infuocato di rabbia

"Altrimenti?"lo sfidai. Il rapporto con mio padre non era affatto buono. L'uomo era diventato troppo severo e pretenzioso nei miei confronti dalla morte di mia madre e questo non riuscivo a tollerarlo.

"Sei ormai maggiorenne Harry, non mi ci vorrebbe nulla a cacciarti di casa e farti vivere in mezzo ad una strada" disse a denti stretti per poi andarsene velocemente mentre bisbigliava un 'hai solo cinque minuti'

Imprecai mentalmente mentre mi alzavo dal letto indossando velocemente i primi vestiti che mi si presentavano di fronte. Non avevo nessuna intenzione di fare una buona figura quindi l'opzione di indossare l'abito compratomi da mio padre per l'occasione non mi attraversò minimamente. Al contrario indossai un semplice paio di skinny neri e una maglietta dello stesso colore.

Scesi verso il piano inferiore notando l'uomo che mi aveva messo al mondo guardarmi con espressione disgustata in volto mentre si dirigeva fuori dall'abitazione dove l'autista già attendeva il nostro arrivo tenendo la sportella dell'auto aperta

Salii nell'auto subito dopo l'uomo affiancandomi a lui nei posti posteriori del veicolo.

"Non osare farmi fare brutta figura" disse severo non accennando neanche a guardarmi in volto

"Non riuscirei a fare una brutta impressione neanche a volerlo" sussurrai divertito

Il resto del tragitto fu abbastanza silenzioso e all'incirca una mezz'ora più tardi eravamo fuori ad un'immensa Villa.

"Benvenuti signori, vi accompagno subito all'interno. I signori Tomlinson vi stanno aspettando" disse un uomo anziano che ci veniva incontro invitandoci a seguirlo all'interno dell'abitazione.

Attraversammo l'immenso corridoio della casa arrivando poi in una grande sala da pranzo vedendo la famiglia tomlinson già accomodata sulla grande tavolata.

"Buongiorno Des" disse l'uomo che si alzava velocemente dal tavolo andando subito incontro a mio padre cingendogli la mano

"Salve Mark, è sempre un piacere incontrarla" disse mio padre ricambiando la stretta di mano. Quei due sembravano così falsi l'uno con l'altro da farmi rivoltare lo stomaco.

"Tu devi essere Harry, eri un bambino l'ultima volta che ti ho visto" disse con un sorriso sul volto mentre veniva incontro per abbracciarmi. Certo non mi aspettavo quel tipo di contatto. Normalmente mio padre non si era mai spinto così oltre con me e credevo fosse un fattore tipico degli uomini come lui.

"È un piacere rivederla signor Tomlinson" dissi cercando di rimanere impassibile ma l'uomo di fronte a me mi sorrise dolcemente facendomi interdire leggermente.

Possibile che fosse così simile e allo stesso tempo differente da mio padre?

"Chiamami solo Mark" disse per poi incitarci a seguirlo verso la tavola già ben rifornita.

"Questa è mia moglie Johannah" disse indicandomi una donna che mi guardava con un sorriso sornione sul volto "e questa è la mia piccola principessa, Louise" disse indicando una ragazza dai grandi occhi azzurri e capelli castani di mezza misura.

Rimasi a scrutarla attentamente per qualche secondo. Dovevo ammettere che non era poi così male. Certo non avrei mai pensato di portarla all'altare in una situazione diversa ma probabilmente ci avrei fatto un pensierino per ben altro.

"Pranziamo ora, dopo vi lasceremo da soli perché possiate parlare e conoscervi meglio" disse allegramente Mark per poi incitare le domestiche a servire il pranzo.

Mi accomodai accanto alla ragazzina che a quanto avevo capito aveva 17 anni. Era un anno più piccola di me e per scelta congiunta dei nostri genitori avrebbe sostituito da quel momento in poi la sua istruzione casalinga con quella scolastica di cui usufruivo da anni io perché potessimo passare maggiore tempo insieme prima delle nozze.

Se non potevo essere io a tirarmi fuori da quell'assurdo matrimonio avrei portato quella ragazza ad odiarmi così tanto da supplicare in ginocchio affinché non mi sposasse.



E questo è il primo capitolo🙊 Fatemi sapere cosa ne pensate❤️

Cover by tomlinsay 💕

Her or Him? {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora