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Harry's pov

"Allora Louise, riesci a parlare?" Chiesi scocciato dal fatto che fossi chiuso in una stanza con la ragazzina da circa un'ora e ancora questa non avesse proferito una singola parola

"S-si" balbettò piano diventando subito di qualche tonalità più vivace.

Possibile potesse essere così timida?

"Dimmi qualcosa allora, iniziò ad essere stanco di essere l'unico a parlare" sussurrai irritato mentre andavo ad accomodarmi sul letto mentre la ragazza rimaneva ferma in piedi di fronte a me

Continuò a rimanere in silenzio mentre abbassava la sguardo iniziando a prestare attenzione alle proprie scarpette a ballerina.

La scrutai nuovamente ammirandone i dettagli. L'abito rosa che indossava fasciava perfettamente il fisico snello e slanciato. Le gambe erano ricoperte da delle calze auto reggenti e il suo seno... beh su quello avrei fatto volentieri ammenda. Preferivo forme più prosperose e quella ragazza sembrava essere del tutto piatta.

"Se non vuoi parlare possiamo fare altro" dissi divertito per poi iniziare a tracciare i contorni delle sue gambe con l'indice vedendo che la ragazza si ritirava dal mio tocco come se fosse stata scottata.

"Sarai mia moglie, non mi sembra il caso di fare la preziosa non credi?" Dissi per poi alzarmi dal letto e fronteggiarla

"M-mi dispiace" balbetto imbarazzata mentre cercava cautamente di allontanarsi

La guardai divertito. A quanto sembrava riuscire nel mio intento poteva rivelarsi essere molto più facile del previsto.

"Non essere timida" dissi vedendola premersi contro la parete

"Fermo" sussurrò con gli occhi che iniziavano a diventare umidi

Mancava poco perché scoppiasse e portare al limite le persone era quanto mi riuscisse meglio.
Feci per avvicinarmi maggiormente quando una voce proveniente fuori dalla stanza mi bloccò repentinamente

"Harry andiamo, potrai vedere Louise domani a scuola" comandò mio padre severo. Possibile che dovesse interrompermi proprio sul più bello?

"Arrivo" dissi scocciato per poi dare un'altra fugace alla ragazza che mi guardava con un'espressione terrorizzata in volto. Era bastata una sola seduta per riuscire a spaventarla a morte. Ero davvero orgoglioso di me stesso.

Uscii dalla stanza soddisfatto per poi raggiungere frettolosamente mio padre e salutare i signori Tomlinson.

"Spero di rivederti al più presto Harry, sei davvero un bravo ragazzo" disse Mark mentre mi metteva una mano sulla spalla in modo da incoraggiarmi

Non credo che quell'uomo si sarebbe rivolto a me nello stesso modo sapendo che intenzioni avessi nei confronti della sua 'principessa'

"Grazie mille Mark è un grandissimo piacere per me sentirglielo dire" disse garbatamente ottenendo un segno di assenso da parte di mio padre che mi guardava per la prima volta con espressione orgogliosa. Odiavo ammetterlo ma mi incoraggiava vederlo in quel modo. Avevo sempre ottenuto così poco affetto da parte sua che ogni sciocchezza riuscisse a farmi davvero piacere

"Andiamo ora figliolo" mi disse l'uomo invitandomi a seguirlo fuori dall'abitazione dove l'autista era già pronto ad accoglierci

Il viaggio fu silenzioso e abbastanza veloce ma notai benissimo l'espressione di mio padre molto più sollevata rispetto che all'andata.

Avrei giocato bene le mie carte e da quella situazione l'unica ad uscirne distrutta sarebbe stata la povera ragazzina che era ancora del tutto ignara a quanto le avrei fatto passare nei giorni a seguire.

"Signorino si svegli, arriverà tardi il primo giorno di scuola" disse Catherina incitandomi a svegliarmi

Mi stiracchiai nel letto aprendo leggermente gli occhi notando lo sguardo preoccupato della ragazza. Ovviamente era con lei che se la sarebbe presa mio padre in caso di un mio ritardo

"Sono sveglio, preparami la colazione, scendo fra cinque minuti" dissi assonnato mentre mi alzavo dal letto andando verso il mio armadio cercando la mia uniforme scolastica. Odiavo quelle stupide uniformi ma in quella stupida scuola in cui mio padre mi costringeva ad andare era un'obbligo indossarle.

D'altro canto ripensai alla piccola Louise. Ero curioso di vederla con quel tipo di abbigliamento ed ero più che certo che la visione non mi sarebbe dispiaciuta affatto.

"Signorino la colazione è pronta" mi richiamò Catherina distraendomi dai miei pensieri. Indossai velocemente l'uniforme e mi diressi in bagno a darmi una sistemata per poi scendere frettolosamente verso il piano inferiore dove era già pronta la mia tazza fumante di caffè e qualche pancake dall'aspetto delizioso.

"Sei fantastica" dissi per poi lasciare un veloce bacio sulla nuca della ragazza. Era poco più grande di me e praticamente ci ero cresciuto insieme. Era arrivata in famiglia insieme a suo padre che ormai lavorava per noi da anni facendo in modo che anche la figlia poi ottenesse un lavoro appena arrivò ad un'età opportuna. Era come una sorella per me e nonostante faticassi a dimostrarlo ci tenevo particolarmente.

"Signorino faccia in fretta perfavore, dovrebbe già essere in viaggio a quest'ora" disse la ragazza

"Dammi un po' di pace Cathy" dissi irritato per poi mangiare però il più velocemente possibile. Evitavo di darle ascolto per quanto riguardasse gli ordini imposti da mio padre ma quando era lei a chiedermi qualcosa non potevo fare a meno di ascoltarla

Mi guardò divertita quando agguantai l'ultimo pancake nel piatto per poi correre velocemente verso l'auto. In realtà quella mattina ero abbastanza ansioso di arrivare a scuola il prima possibile.

Her or Him? {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora