8• Convalescienza

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Scorpius pov's

Lentamente aprí gli occhi e subito mi assalì un lancinante dolore alla testa; mi misi seduto sul letto in cui mi ero appena svegliato e mi guardai intorno, due occhi verdi mi scrutavano con attenzione e poco meno di due secondi dopo si erano fiondati su di me in un caloroso abbraccio.
Al: "Cazzo Scorp sei vivo!"
Chips: "Signor Potter innanzitutto moderi il linguaggio e per la millesima volta non è morto, certo ha rischiato grosso con quella ferita alla testa signor Malfoy ma sarebbe stato molto peggio se la signorina Weasley non avesse avuto dei riflessi pronti e non l'avesse afferrata prima che toccasse terra, ora sarebbe già al San Mugo se non fosse stato per lei."
Al: "Oppure al cimitero!"
Scorp: "Al...cosa, cosa è successo?"
Al: "Hai spinto via Rose prima che il bolide colpisse lei, te lo sei preso in piena faccia, sei caduto dalla scopa e Rose ti ha preso al volo prima che ti schiantassi a terra; cazzo Scorp ci hai fatto prendere un bello spavento!"
Scorp: "Quindi Ros...la Weasley mi ha praticamente salvato la vita dopo che io le ho evitato la botta?"
Al: "Neanche io ci ho creduto quando ho visto la scena, perché dai, tu che le hai evitato quella botta, me l'avessero raccontato non ci avrei creduto...ma perché, perché l'hai fatto?"
Scorp: "Perché è tua cugina, avesse colpito lei avrei dovuto sorbirmi i tuoi discorsi preoccupati e tutto il resto e poi non me lo avresti perdonato, se avessi potuto fare qualcosa per evitarlo e non l'avessi fatto..."
Dissi, più per convincere me stesso che Al.
Dopo la prima visita da parte di Albus se ne susseguirono diverse tra cui quella della Mcgranitt, Madama Bumb, i mei compagni di squadra con il prefetto e diverse altre sempre da parte di Al, Nott e Zabini ma io speravo in una sua visita, speravo che a momenti comparisse sulla porta dell'infermeria una chioma di capelli rossi e dopo qualche ora il mio desidero si avverò.

Rose pov's

La partita è finita 200 a 60 per noi, ne sono veramente fiera ma nonostante tutto non riesco a togliermi dalla testa ciò che ha fatto Malfoy, devo andargli a fare visita per ringraziarlo ma voglio essere da sola, non voglio che qualcuno mi veda chiedergli scusa, dopo tutto ciò sarebbe un umiliazione.
Aspetto che si faccia tardo pomeriggio per andare, così sono sicura di non incontrare nessuno, cautamente apro la porta ed entro, da subito noto due occhi glaciali scrutarmi attentamente, sono i suoi; lentamente mi avvicino e mi blocco ai piedi del letto.
Scorp: "Ciao"
Mi disse guardandomi mentre io tenevo la testa bassa
Rose: "Ciao"
Gli risposi io timidamente. Ci furono dei lunghi instanti di silenzio, che lui decise di interrompere.
Scorp: "Ti ringrazio per avermi afferrato mentre cadevo"
Rose: "Di niente, ti devo ringraziare anche io per avermi spinta via, se non fosse stato per te adesso ci sarei io qui"
Scorp: "Figurati, non l'avessi fatto Al avrebbe dato di testa"
Cala di nuovo il silenzio, io lo guardo, lui mi guarda, entrambi abbassiamo lo sguardo imbarazzati.
Scorp: "Sai, penso che sia il discorso più lungo che abbiamo mai fatto senza insulti e frecciatine"
Gli scappa una risatina che influenza anche me, ma che cerco di reprimere il più velocemente possibile, però il suo commento mi mette più a mio agio e sciolgo un po' i muscoli, tesi come una corda di violino fino a poco prima e mi affianco al letto dove è sdraiato il biondo.
Rose: "Sai Malfoy credo proprio che tu abbia ragione"
Scorp: "Cambiando argomento, oggi come è finita la partita?"
Mi chiede facendomi segno di sedermi sul letto, io mi siedo a circa un metro da lui, i suoi occhi chiari sono puntati su di me e nonostante questo mi sento stranamente tranquilla ed inizio a parlare della partita.
Rose: "Dopo il tuo incidente abbiamo ripreso a giocare"
E senza accorgermene mentre parlo mi avvicino pericolosamente a lui, inizio a sentire il profumo fresco invadere il mio spazio e i suoi occhi perennemente incatenati ai miei
"Dopo un'altra ora passata mi contendevo il boccino con Holt"
Eravamo pochi centimetri l'uno dall'altra, pochi centimetri che avrei voluto azzerare il prima possibile
"E alla fine sono riuscita a prenderlo prima di lui"
Affermai mentre potevo sentire il suo respiro scontrarsi con le mie labbra e iniziava a portare la testa lievemente in avanti, giuro che se fossimo stati lì per qualche secondo ancora sarebbe successo, ma in quel momento fece irruzione qualcuno nella stanza
Parkinson: "Scorpius, tesoro mio come stai?"
Io e Malfoy ci allontanammo l'uno dall'altra alla velocità della luce per non far notare niente alla ragazza; io mi alzai dal letto e capii che sarebbe stato meglio togliere il disturbo.
Rose: "Vedo che hai compagnia, tolgo il disturbo"
Dissi con l'amaro in bocca nel vedere la Parkinson sedersi sul letto accanto a lui dove prima c'ero io e buttargli le braccia al collo.
Accennai un ciao con le labbra che lui sembro capire e mi rispose allo stesso modo, ma notai una punta di...di malinconia nei suoi occhi, ma subito dopo accennò un sorriso e...iniziai ad arrossire?...appena me ne accorsi mi precipitai fuori dall'infermeria e mi accasciai al muro del corridoio; cazzo Rose, stavi per baciare Malfoy, cioè quello che hai sempre detto di odiare e che non sopporti, quello con cui litighi in continuazione, non è possibile deve essere per forza un incubo...oppure un sogno...ma che cazzo dico, riprenditi e non sparare più ste cagate.
E mentre mi incazzo con me stessa per ciò che era appena accaduto mi incammino verso il mio dormitorio.

Scorpius pov's

Era appena comparsa sulla porta aveva i capelli rossi sciolti sulle spalle come al solito e sembrava un po' titubante sul fatto di avvicinarsi, appena si ferma ai piedi del mio letto mi lascio sfuggire un "ciao" piuttosto timido e lei ricambia il mio saluto; dopo dei lunghi instanti di silenzio decido di ringraziarla per avermi evitato di spiaccicarmi al suolo e lei fa lo stesso per quanto riguarda il bolide e una parola tira l'altra che si è avvicinata a me, menomale, sembra essere più rilassata di quando è entrata tutta rigida e timida. Cambio argomento e gli chiedo come è andata a finire la partita e nel mentre le faccio cenno con la mano di sedersi sul letto; stranamente acconsente e si siede non troppo distante da me e piano piano mentre mi parla di come si è conclusa la partita si avvicina sempre più a me ed io faccio lo stesso, quando ha finito di parlare siamo molto vicini, la guardo negli occhi, non riesco a non guardarglieli e mi perdo nella bellezza delle sue iridi scure e nel suo profumo di muschio, cautamente mi avvicino a lei con l'intenzione di azzerare le distanze tra i nostri volti ma quel momento che sembrava sospeso nel tempo viene interrotto dalla Parkinson che entra a passo veloce in infermeria; cazzo ma questa deve sempre rovinare tutto? Istintivamente io e Rose ci allontaniamo e lei si alza dal letto, la Parkinson si avvicina, si siede accanto a me e mi si accolla come di suo solito, lei avendo capito la situazione si appresta ad allontanarsi
Rose: "Vedo che hai compagnia, tolgo il disturbo"
Dentro di me la sto pregando di non andarsene ma lei non lo sa e si incammina verso l'uscita e mi accenna un "ciao" con le labbra che fino a poco fa ma anche ora vorrei sentire contro le mie, io le rispondo allo stesso modo con un po' di tristezza e le accenno un sorriso e lei d'improvviso...arrossisce? È la prima volta che la vedo arrossire ed è semplicemente adorabile, esce dall'infermeria tutta rossa e imbarazzata e io resto li imbambolato a guardare la porta dalla cui è appena passata.
Cazzo l'ho quasi baciata, lei, la ragazza che tanto odio, ma poi la odio davvero? Beh avrò tempo per rifletterci visto che passerò qui ancora qualche giorno e mentre cerco di ignorare quello che mi dice la Parkinson mi accorgo del fatto che non ho ascoltato ciò che Rose mi ha detto sulla partita perché ero perso a guardala ed osservare i suoi occhi, le sue labbra ed in generale il suo candido viso; chissà se abbiamo vinto?

Milk and honey / scorose storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora