12 - Why did I let myself believe

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Per la centesima volta, Ryan si rigirò nel letto e lanciò un'occhiata all'orologio sul suo comodino. I numeri luminosi dicevano 4:18am, e Ryan allungò una mano per girare l'antipatica sveglia dalla parte opposta.

Normalmente, quando non riusciva a dormire, faceva stretching o meditava o faceva qualcosa che potesse rilassarlo, ma Ryan non aveva le forze per fare nessuna di quelle cose. Tutti i momenti passati con Chad continuavano a riecheggiare nella sua mente, e Ryan continuava a non capire cosa fosse successo.

Chad non aveva praticamente mai parlato di Taylor. Non sembrava così innamorato di lei come Troy aveva detto. Ma forse c'erano cose che Ryan non riusciva a vedere. Forse lui e Chad non erano così in confidenza come pensava. O forse Chad non voleva parlare di lei davanti a Ryan, perchè sapeva cosa provava Ryan per lui.

Forse era per quello che Chad lo aveva baciato. Perchè sapeva che era quello che voleva Ryan e doveva essere la prima e ultima volta.

Ma allora Ryan non sapeva perchè Chad l'avesse fatto.

Ed era sembrato così... reale. Il modo in cui Chad l'aveva baciato e stretto a lui e gli aveva sorriso.

Ma più Ryan pensava a quel bacio, più sentiva come se il suo petto stesse andando in frantumi.

Doveva esserci una spiegazione al fatto che Chad si fosse improvvisamente attaccato alla sua relazione con Taylor e persino chiedere a Troy di dirlo al posto suo.

Ryan non lo sapeva per certo, ma era abbastanza sicuro che ci fosse un'unica risposta. E gli rivoltò lo stomaco fino a che Ryan fu così terrorizzato, che non riuscì più nemmeno a pensarci.

Pensava che Chad fosse diverso. Che non avrebbe dato di matto in quel modo.

Ma forse il giudizio di Ryan era offuscato dai suoi sentimenti. Come aveva potuto pensare di avere qualche possibilità?

La parte peggiore, era che il cervello di Ryan sembrava collaborare con i pezzi in frantumi del suo petto che dicevano che era perchè Chad l'aveva baciato. Perchè Chad lo aveva abbracciato, gli aveva parlato e preparato la colazione, gli aveva detto che era il suo portafortuna ed era fantastico a fare qualsiasi cosa, che lui brillava e...

Ryan dovette premersi i palmi sugli occhi perchè non voleva piangere. No.

Non voleva nemmeno dormire.

Stringendosi le coperte al corpo, Ryan si allungò di nuovo per girare l'orologio. 4:57am.

Visto che ormai mancava solo un'ora al suono della sveglia, Ryan si trascinò fuori dal letto e decise che poteva "non dormire" sotto a una doccia calda.

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Durante le lezioni, Ryan si concentrò sullo scrivere il suo copione. Si tenne impegnato, così poteva fingere di non sapere che Chad continuava a fissarlo. Non poteva guardare Chad. Non voleva sapere cosa fosse successo se l'avesse fatto.

Ryan si chiese se Chad fosse dispiaciuto, se gli sarebbe mancata la loro amicizia. Ma poi Ryan si chiese se a Chad fosse mai importata davvero. Il ragazzo aveva un sacco di amici. E tutti quelli che Ryan conosceva, eccetto Sharpay, praticamente lo adoravano.

E avevano degli ottimi motivi. Chad era tutto quello che Ryan aveva detto a Gabriella - atletico e dolce e affascinante e appassionato, attraente, premuroso, intelligente. Ryan si sentì stringere il petto e cercò di scacciarsi quella melodia dalla testa.

Invece, Ryan tornò a rielaborare e perfezionare la coreografia e riscrivere blocchi di cose che già sapeva.

Quando la campanella suonò, Ryan cercò di andarsene il più in fretta possibile, così Chad - nel caso avesse voluto - non avrebbe avuto la possibilità di dire niente. Ryan non avrebbe potuto sopportare delle scuse per quel bacio. O nemmeno per aver mandato Troy a rompere al posto suo.

High School Musical - Boy DiseaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora