14 - Watch them fall every time

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Ryan sbadigliò guardando fuori dal finestrino della macchina di Sharpay, semi sdraiato sul sedile e con il capo all'indietro sul poggiatesta del suo sedile, mentre lei guidava verso la scuola. Almeno poteva dare la colpa a qualsiasi mancanza di entusiasmo al fatto che fosse lunedì.

Se chiudeva gli occhi e respirava lentamente, poteva quasi riuscire a svuotare la mente. Ma questo non aiutava davvero il suo cuore.

Aveva solo bisogno di ricordare quanto fosse stato stupido. Aveva provato dei sentimenti per qualcuno che non lo avrebbe ricambiato. Doveva solo andare avanti. Lui e Chad erano ancora amici.

Vero?

Non aveva nessun amico che non fosse collegato a lui. Avrebbe potuto passare più tempo con Gabriella. Anche se, probabilmente a Troy non avrebbe fatto piacere. Ma avrebbe potuto passare più tempo con Kelsi.

Ma non aveva alcun amico con cui potesse passare del tempo. Avrebbe potuto provare a conoscere meglio Zeke. Ma questo avrebbe inevitabilmente significato avere a che fare anche con Chad, e non aveva proprio bisogno. Non aveva bisogno di peggiorare un situazione già abbastanza dolorosa.

Quindi non aveva nessuno che avesse sempre creduto in lui e l'avesse trattato come se fosse in qualche modo speciale.

Anche se, questo non era del tutto vero, perchè Ryan sapeva che sua mamma lo aveva fatto. Ma era completamente diverso quando a farlo era Chad.

Quindi non aveva nessuno che lo avesse sempre reso felice. O qualcuno che lo avesse fatto sentire così diverso, perchè Chad lo aveva sempre incluso. Non aveva mai provato così tanto verso una persona. Non era mai stato così reale, piacevole e meraviglioso stare con qualcuno.

Ma non significava nulla.

Se Chad aveva deciso che voleva stare con Taylor e che l'amava davvero, Ryan voleva che fosse felice, giusto?

Ryan fece un sospiro, spezzato e pesante, e si premette le dita sulle tempie per cercare di contenere il mal di testa.

Prendendo un respiro profondo, cercò di ricordare a se stesso che poteva farcela. Sarebbe stato bene. Forse non perfettamente, ma sarebbe andato tutto bene. Non avrebbe fatto male per sempre. Avrebbe potuto dimenticarlo. Avrebbe potuto dimenticare tutto quanto, e sarebbe stato bene. Solo uno dei tanti lontani ricordi del liceo a cui non avrebbe più dovuto pensare una volta che si fosse diplomato. E il diploma non era così lontano. Solo pochi mesi. Praticamente niente.

Sprofondando ulteriormente nel sedile, chiuse gli occhi e ascoltò la sorella cantare uno dei pezzi della loro playlist di Broadway.

"Why I want him still? Why when there's nothing there? How to go on with the rest of my life to pretend I don't care"

("Perchè lo voglio ancora? Perchè quando non c'è niente lì? Come andare avanti con il resto della mia vita per fingere che non m'importi")

Ryan allungò una mano e premette il pulsante per cambiare canzone.

"Ehi!" strillò Sharpay. "MI stavo esercitando!"

Ryan incrociò le braccia, come per proteggersi il petto e tornò a sistemarsi sul sedile. "Esercitati su qualche altra canzone" la guardò lanciargli un'occhiataccia e provare a far ripartire la canzone. "Per favore" disse piano.

Lei si fermò e gli rivolse un'occhiata critica. "Tu ami Sherie. E ami questo musical. L'hai scelto tu, ricordi?"

Lui annuì. "Sì. Hai ragione. Solo non voglio ascoltarla in questo momento"

"Bene" sbuffò lei scegliendo un'altra canzone. "Tanto odio le ballate"

Ryan chiuse gli occhi e la ascoltò cantare di filosofia con Kristin Chenoweth. Intorno a metà canzone, sentì il sottile, affilato dito di Sharpay, affondargli nel braccio.

High School Musical - Boy DiseaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora