19. Il giorno in cui Papillon fu sconfitto (5)

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Marinette scrisse per l'ennesima volta la voce "esorcismo" sul quaderno, non credeva che le potesse essere utile, né sapeva se un rito tradizione avrebbe davvero funzionato, ma era l'unica cosa che in quel momento aveva in mente e nonostante ciò non sapeva da dove cominciare. L'intera mattinata era trascorsa in silenzio, né lei né Alya avevano proferito parola, neppure quando avrebbero potuto lamentarsi insieme di quanto fossero difficili gli esercizi di matematica. Marinette realizzò solo all'ora di pranzo quanto il comportamento dell'amica quel giorno fosse stato insolito e si ripromise di rimediare alla sua mancanza al più presto, ma in quel momento la sua priorità era Chat Noir, l'unica cosa che avrebbe potuto distrarla, anche se solo per un po', era la possibilità di trovare indizi su dove si trovasse Adrien, ma fino a quel momento voleva restare concentrata. Parte di lei continuava ad essere convinta che il ragazzo fosse rimasto bloccato in casa, nonostante quello che la polizia continuava a dire ai giornalisti.

Quando arrivò l'ora di pranzo e la campanella suonò molti dei compagni di classe uscirono dall'aula schiamazzando e urtandosi tra loro senza guardarsi indietro, in classe rimasero solo Alya, Nino e Rose, che finì con calma di mettere via le sue cose e fece loro un cenno di saluto prima di imboccare la porta come gli altri. Marinette era talmente immersa nei suoi pensieri che si accorse che Chloe la stava fissando solo quando sollevò il voltò per sgranchirsi il collo.

Allora la vide sbuffare e, al contrario di ciò che si sarebbe aspettata, incrociare le braccia senza dire nulla.

Sbatté le palpebre, Chloe non era mai stata sottile riguardo a quello che pensava delle persone ed era ben più facile che dicesse loro in faccia quello che le stava passando per la testa, piuttosto che restasse a lanciare occhiate simili.

Marinette inclinò il capo, cercando di capire cosa potesse significare o almeno per darle un segno di averla notata, ma Chloe si limitò ad arricciare il naso in una smorfia di disgusto e poi distolse lo sguardo solo per un secondo, agitando il capo quel tanto che bastava per fare oscillare la coda di cavallo dietro di sé. Poi tornò a guardarla, le braccia incrociate e le mani strette all'altezza dei gomiti.

«Si può sapere cosa c'è?» domandò allora Marinette. Non aveva tempo per preoccuparsi di decifrare messaggi in codice, allora lasciò cadere la penna sul quaderno e si alzò in piedi. «Si può sapere cosa vuoi?»

Chloe si abbandonò contro la sedia. «Sto cercando di capire come tu possa essere così anonima e poi fare quello che fai.»

«Nessuno è davvero anonimo, Chloe, abbiamo tutti i nostri punti di forza.» ribatté.

Ma lei non sembrava convinta, ancora la fissava con sufficienza da sotto le ciglia cariche di mascara.

«Tu non lo meriti.» la sentì dire.

«Come?» domandò.

Chloe sbuffò ancora. «Adrien. Non meriti lui e quello che prova per te.»

Marinette sbatté gli occhi, le gote accaldate mentre metabolizzava l'idea che la ragazza fosse convinta che lui fosse innamorato di lei.

«Che stai dicendo? Lui non prova nulla per me.» ribatté.

Chloe gonfiò le guance, batté il pugno sulla scrivania, era forse una delle poche volte in cui Marinette poteva dire di averle visto perdere davvero il controllo in modo diverso da un capriccio.

«Lo metti ancora in dubbio? Dopo tutte le volte che ha rischiato la vita per te durante gli scontri contro le Akuma?»

L'unico che avesse mai rischiato la vita per lei, realizzò Marinette, era Chat Noir. Chat Noir che la evitava da quando le ombre l'avevano preso, che aveva consegnato alla giustizia Papillon da solo, che non si era fermato a spiegarle come fosse finito lo scontro, ma che l'aveva riportata a casa e medicata mentre era priva di sensi. Chat Noir con i suoi capelli biondi, gli occhi verdi ed il sorriso sbarazzino. Chat Noir che aveva cercato di farle capire di essere innamorato di lei in ogni modo. Chloe parlava di Adrien come se fosse lui.

L'ombra del gatto - INCOMPIUTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora