Gennaio 2020
Rieccomi al punto di partenza: nuovo anno, senza un lavoro.
Dovevo aspettarmelo, con un contratto a tempo determinato di 12 mesi. Ovviamente nessun rancore, lo staff è stato davvero sensazionale ed è rimasta una vera amicizia fondata sul rispetto e gratitudine..ma in fondo io ci speravo in un rinnovo, in un'altra piccola dose di sicurezza e stabilità.
Certo, lavorare nel marketing non era tra i miei desideri più grandi, dopo una laurea nel campo della psicologia. Sono stata assunta grazie ad un progetto pilota sula psicologia della comunicazione, ed ho deciso di accettare ben volentieri quell'opportunità. Inoltre, dal momento che vivo da sola e sto nel frattempo studiando per l'esame di stato, quel lavoretto era diventato parte delle mie giornate e scandiva una routine a cui mi era abituata fin troppo bene: mattina in ufficio, pausa pranzo, pomeriggi a casa da dedicare allo studio, alle faccende domestiche o a volte al lavoro, avendo tutto il materiale sul mio adorato pc.
Probabilmente se fosse successo un anno fa non ci sarei rimasta così male: vivevo ancora con i miei genitori e problemi di soldi non ne abbiamo mai avuti. Non ho mai voluto far pesare la mia presenza, le spese e il tempo dedicato allo studio sulle loro spalle, infatti fin dall'inizio dell'università ho sempre lavorato per avere una mia indipendenza che mi permettesse di gestire - per quanto possibile - la mia vita per conto mio, senza chiedere troppi sacrifici alla mia famiglia. E loro, in ogni caso, non mi hanno mai fatto pesare nulla, anzi.
Dopo aver messo da parte abbastanza soldi, e con un nuovo lavoro un po' più stabile rispetto ai soliti tirocini, ho deciso che era arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo andando ad abitare da sola.
Ora eccomi qui, dopo un anno: sola, disoccupata, con lo sconforto e la paura di non riuscire a trovare un'occupazione decente che possa permettermi di "tirare avanti", nell'attesa di impegnarmi in ciò che con così tanta fatica, notti insonni sui libri e passione mi aveva portato ad una laurea.
Oggi è mercoledì. E' passata solo una settimana, e già sto andando in crisi perchè sono convinta che non riuscirò a trovare nulla, nessun impiego. Mi andrebbe bene qualsiasi cosa: impiegata, segretaria, centralinista, operaia, donna delle pulizie...ma per ora nessuna chiamata.
"Non posso continuare così. Ormai ho deciso: se entro lunedì prossimo non ricevo nessuna proposta, dovrò tornare a vivere con i miei genitori. Una sconfitta che brucia, ma non posso permettermi di spendere soldi per affitto, bollette e spese senza uno stipendio".
Chiudo il pc per cercare di distrarmi, ed esco sul piccolo balconcino del mio appartamento nella mia adorata Venezia, con la mia tazza di tè. Dopo qualche minuto, mentre ero quasi riuscita a rilassarmi un po', un suono di notifica del cellulare mi fa tornare alla realtà: una mail.
"Sarà una delle solite pubblicità spam..." penso, aprendo la casella di posta in arrivo in maniera svogliata e senza darci troppo peso.
Ciao Giada,
sono Manuela, la tua 'vecchia' collega (dai non così vecchia, con 6 anni in più ti faccio da sorella maggiore!). Spero tu stia bene e che questi giorni siano per te anche occasione per rilassarti un po'.
Perdona il disturbo, per caso hai già trovato un nuovo lavoro, o hai in programma qualche colloquio? Avrei una proposta per te, se sei interessata a lavorare al di fuori del tuo ambito di studi, ma preferirei parlarti per telefono così ti spiego nel dettaglio. Ti dico già che si tratterebbe di un'occupazione di circa 6 mesi per la quale dovresti trasferirti a Roma... So che tu non hai mai fatto problemi sul fatto di lavorare altrove, e per questo ho pensato subito a te. Secondo me, anche se per pochi mesi ne vale la pena...ma ti dico tutto nei dettagli per telefono.
Fammi sapere, un abbraccione piccoletta!
Manu
Che tenera Manuela, una delle prime colleghe con cui ho legato in agenzia e che mi ha insegnato gran parte del mestiere. Quel 'piccoletta' mi strappa sempre un sorriso. In fondo ho 29 anni, ma in quell'ufficio effettivamente ero la più giovane...e a pensarci bene anche la più piccola in altezza, nonostante sia alta quasi 1.70: colleghi giganti dal cuore grande.
Sorrido ancora tra me e me e nel frattempo cerco il suo numero sul cellulare. Mi fa piacere risentirla, magari ci facciamo anche qualche risata come accadeva spesso sul lavoro...ma soprattutto...che proposta lavorativa ha in mente per me?
Roma? Ha ragione, non ho mai avuto problemi su un eventuale trasferimento per motivi lavorativi, ovviamente se il lavoro in sè vale il sacrificio.
Però non riesco a farmi un'idea concreta. Vuoto totale.
Forza Giada, seleziona il suo numero dalla rubrica e senti cosa ha in mente...
***
Ciao a tutti! Eccomi con il primissimo capitolo della mia prima fan fiction. Ho voluto introdurre la protagonista femminile e far conoscere subito un po' il suo mondo.
Dal prossimo capitolo cominciamo ad entrare nel vivo della storia...spero vi piaccia!
❣️
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Il sole torna a splendere || Giuseppe Conte FF
FanfictionUna ragazza di 29 anni come tante altre. Una vita normale, sogni nel cassetto per un futuro migliore, e la volontà di essere finalmente protagonista della sua vita. Un giorno, all'apparenza come tanti altri, le darà l'opportunità di cambiare e stra...