CAPITOLO TRE "Hai mai sentito parlare della Sindrome di Stoccolma?"

984 35 4
                                    


Ondreaz pov

Scesi per le scale, come potesse essere talmente importante la musica io non lo sapevo. L'mp3 era mio, lo avevo preso all'età di tredici anni e fino ai quindici l'avevo sfruttato veramente tanto, ma da quando ero entrato nel giro di cui Igor faceva parte non avevo avuto più tempo per niente. Mi buttai sul divano, avevo finalmente un momento libero. Chiusi un attimo gli occhi, anche se era solo l'una e mezza ero già stanco. Forse non mi rendevo ancora conto di aver sequestrato una ragazza: dopo l'omicidio, era il crimine più grave. Sbuffai. Non ne potevo già più di quella situazione.

-Hey Ondreaz.-

Alzai gli occhi verso il mittente: -Hey Tony.-

-Tutto okay?-

-Non è tutto okay da quasi dieci anni, Tony, dovresti saperlo.-

-Magari le cose cambiano.- si sedette vicino a me, offrendomi un pezzetto di cioccolato.

-Grazie...- mugugnai, addentandolo: -...prima Igor mi ha detto una cosa strana.-

-Sarebbe?-

-Mi ha detto che devo stare attento che non si venga a creare un legame di affetto.-

-E che c'è di strano?- sorrise lui.

-Che...non so nemmeno cosa sia un legame d'affetto. Non sono mai stato innamorato, se è questo che lui intendeva.-

-Sì. intendeva questo.- confermò: -Lo dice solo perché tu sei il più giovane e magari perdi la testa più facilmente, ma non devi preoccuparti, essere innamorati non è una brutta cosa.-

-E tu come lo sai?-

-Sono cose che si imparano nella vita. Tutti abbiamo visto dei film dove il ragazzo porta dei fiori alla ragazza, oppure dove lui la invita al ballo...sono cose romantiche che fanno le coppie, e anche guardarle attraverso uno schermo ti fa un certo effetto, è inevitabile. A te no, Dre?-

Lo guardai confuso: -Sì, anche a me. Ma Igor ha detto che un qualcosa del genere potrebbe far saltare tutti i piani.-

-Sì, è vero. Senti già qualcosa per Emanuela?-

-No!- sbottai: -Proprio no. E non vedo come io mi possa affezionare a quella ragazza, sono il suo rapitore!-

Si girò verso di me con un ghigno dipinto in viso:-Hai mai sentito parlare della Sindrome di Stoccolma?-

-E cazzo è?-

-E' un legame molto forte che si viene a creare tra due persone obbligate ad una stretta vicinanza, in genere si tratta di vero e proprio amore.-

-Se mai si dovesse innamorare di qualcuno in questa casa quella ragazza, non sarò di certo io.- risi, stiracchiandomi leggermente.

-Non ci giurerei, Ondreaz.- mi fissò serio.

-Ci giuro eccome, Tony. Dimmi perché si dovrebbe innamorare di me.-

-Perché sei il più giovane, in genere non ci si innamora di quelli troppo più grandi.-

-Mio padre era più grande di tredici anni!- sbottai: -E poi sono io che non voglio che succeda, anche Igor l'ha detto, no? Rovinerei tutto.-

-Mah...- sospirò:-...Ondrez, ti ripeto che sei giovane e devi imparare ad amare. Puoi ancora farlo.-

-Guarda che abbiamo solo un anno di differenza, signor filosofo.- lo presi in giro.

-Beh, ormai io ci ho rinunciato, sono diciassette anni che vivo con Igor, ho imparato i trucchi per non provare emozioni...tu sono nove anni, non sei ancora formato del tutto...se dovessi sentire quella scintilla nel tuo cuore un giorno, non sopprimerla.-

Rapitore o Sindrome Di Stoccolma?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora