CAPITOLO NOVE "Cosa?! Lil?."

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Tony pov

-Emanuela!!!-

La mora aprì gli occhi di scatto, maledicendomi in tutti i modi che potesse: -Che vuoi?! Stavo dormendo!-

-E fortuna che avevi il sonno leggero, signorina!-

-Che vuoi dire...?- si stropicciò gli occhi, mettendosi seduta nel letto.

-Ondreaz si è svegliato già mezz'ora fa.-

-Beh, avevo semplicemente sonno.- si difese, sistemandosi i capelli.

-Vi ho fatto una foto, stamattina.- sorrisi.

-Prego?!-

-Sì, l'ho anche già stampata.-

Le porsi la foto stampata a tutta pagina. Erano davvero dolci insieme. Le braccia lasciate nude di Ondreaz cingevano la vita di Emanuela, e le sue piccole mani erano appoggiate sul petto di mio fratello.

-Sì, beh...si dorme comodi con lui.- arrossì lei.

-Non devi preoccuparti. Ti capisco, eh.-

-A tal proposito...con Hay?-

-Beh, dovevo parlarti proprio di questo.-

-E allora parla.-

-Sì, allora...sono riuscito a convincerla ad uscire con me...-

-Oddio ma è fantastico!!!- si lanciò addosso a me, abbracciandomi.

-Lo so, lo so...ma dice che vuole che ci sia anche qualcun altro. Cioè, ha detto che si fida di me, ma vorrebbe evitare situazioni scomode.-

-Ho capito. E cosa c'entro io?-

-Beh, stasera tornano Tayler e Igor. Quindi volevo chiedere a te e Ondreaz se volevate godervi una giornata prima di restare segregati in casa.-

-E Lil e Michael ?-

-Sono già partiti per Manchester, ritornano stanotte.-

-Vedo che qui è un abitudine non avvisare.- sbuffò, alzandosi dal letto, allungandomi la mano. La seguii in cucina, riprendendo il discorso.

-Igor l'ha detto stanotte a Michael che doveva partire con Lil.-

-Oh...-

-Dai, non preoccuparti.- le diedi un buffetto sulla guancia: -Siamo abituati a queste cose.-

-Come vuoi.-

-Allora...ci stai per oggi?-

-Dobbiamo sentire Ondreaz. Per me va bene. In pratica se ci scoprono...beh, siamo tutti morti.-

-Esatto!- risi io, seguito da lei.

-Ondreaz dov'è?-

-E' andato a fare la spesa, ci siamo dimenticati, beh...le robe per te...se capisci quello che intendo.-

-Sì, capisco, credimi. Beh, lo chiamo.-

-Come vuoi.-

Misi sul fuoco due uova strapazzate, mentre la sentivo cinguettare allegramente al telefono. Non ci voleva molto per capire che quei due erano innamorati. Il nostro Dre era cambiato tantissimo. Si vedeva, ora sorrideva anche in presenza con Igor. Sorrideva dal primo giorno che Manu era arrivata qui, sembrava un'altra persona. Era una settimana soltanto che si conoscevano, ed entrambi erano diventati tutt'altra persona. Ero davvero contento per loro, e li avrei aiutati a mantenere il segreto di una possibile relazione, se solo si fossero decisi a farsi avanti.

Rapitore o Sindrome Di Stoccolma?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora