Ondreaz pov
La vidi sbiancare all'improvviso per quello che riuscivo a vedere dalla vasca. Mi stavo preoccupando. Non mi aveva nemmeno detto chi era, avevo paura che fosse qualcuno che beh...non doveva conoscere. La vidi gesticolare parecchio prima di sparire completamente negli spogliatoi. Così andai da Tony.
-Ragazzi, esco un attimo.-
-Dove vai? mi sorrise Hailey: -Aspetta...ma Manu dov'è?-
-Appunto, è uscita per rispondere al cellulare, vado lì con lei.-
-D'accordo.-
Mi innalzai con le braccia sul muretto, per poi uscire di fretta. Quando arrivai, Emanuela aveva già messo giù, ma si muoveva avanti e indietro cercando di mettersi i pantaloni. Notai che aveva le lacrime agli occhi, e questo mi fece preoccupare ancora di più.
-Che succede, Manu?-
Si accorse della mia presenza, e allacciato il bottone dei jeans corse verso di me abbracciandomi stretto. Sentivo che cercava di trattenere i singhiozzi.
-Chi era al telefono?-
-Era Michael...-
-E che ti ha detto?-
-Perché non mi hai detto dei fratelli O'Neil?!- sbottò, spingendomi via.
-Io, beh...non volevo...-
-Cosa non volevi?! Non volevi informare di una cosa che poi è andata ad ingigantirsi?!-
-Che ti ha detto Michael?!- mi scaldai parecchio, odiavo quando si arrabbiava così senza ragione.
-Che è in ospedale!- gridò: -Si tratta di Lil!-
-Che cazzo gli è successo?!-
-L'hanno picchiato quei figli di puttana, ecco che è successo! Sono arrivati a casa prima e li hanno trovati lì!-
-Merda!- imprecai, prendendo i miei vestiti e facendo cenno a Tony di seguirmi. Così fece e dopo poco eravamo già fuori dalla piscina. La situazione era critica: Hailey mezza impaurita in generale, Tony era tutto un fascio di nervi e Manu era arrabbiata con me. Insomma si viaggiava bene.
-Allora, i piani sono questi.- dichiarai infine, dopo averci pensato un po' su: -Io e Manu andiamo su in ospedale e stiamo lì con Lil e Michael, Tony accompagna Hailey a casa e poi ritorna a casa nostra, per accogliere Tayler e Igor e spiegare loro la situazione. Tutto chiaro?-
-Va bene.- sospirò Tony: -Fateci sapere.-
-Ok.-
Si allontanarono a passo veloce, dopo che Hailey abbracciò me ed Emanuela. Poi io presi la ragazza per mano e la trascinai alla macchina, mentre lei non spiaccicava una parola. Beh, mi sembrava ovvio, quando mai passavamo una giornata senza arrabbiarci io e quella lì? Sbuffai pesantemente, ingranando la marcia. Arrivammo in ospedale senza parlarci, sembrava che stesse facendo lo sciopero della parola. Così parcheggiai a pochi metri dall'edificio e mi infilai in fretta un cappello che fortunatamente trovai sul sedile anteriore. Appena lo infilai però, Manu scoppiò a ridere.
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Rapitore o Sindrome Di Stoccolma?
AdventureRapitore o Sindrome di Stoccolma? Emanuela, una ragazza di Londra, distrutta da tutto ciò che le circonda, verrà rapita da Ondreaz, un giovane ragazzo che è stato trascinato, all'età di dieci anni, nella vita criminale da un adulto che lo accolse ne...