Capitolo 15

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Clarke's pov

"Pff,che stupidaggine" penso

Cioè,perchè mai dovrei stare sotto il sole con tutto questo caldo? Mi prenderei di sicuro un insolazione. Ma perfavore va.

"Tutto ok?" mi giro e vedo Nadia che mi osserva da lontano
"Si si,tutto bene"
"Che hai in mano?"
"Un lettera,niente di che"
"Da chi? Fa vedere"
"Eh? No,non ce n'è bisogno" dico strappandolo frettolosamente
"Ok,ok va bene..."

Vado in cucina a preparare la colazione. Mangiamo e Nadia va a prepararsi per andare a lavoro. Si mette davanti la porta ed apre quest'ultima

"Io vado" esclama

Corro velocemente verso di lei e mi fiondo tra le sue braccia cogliendola alla sprovvista. Ho gli occhi leggermente umidi,cosa che non passa inosservata.

"Clarke,è tutto ok?" chiede allarmata
"Si si,è solo che..."
"Che...?"
"Che...ti amo tanto,buon lavoro"
"Ok..." dice confusa "ti amo anch'io" mi da un bacio a stampo

Esce e chiude la porta. Mi siedo sul divano e mi metto le mani in faccia. Non devo dare a quell'uomo ciò che vuole,non devo deprimermi. Mi preparo e vado anch'io a lavoro.

Nadia's pov

Già da ieri Clarke non è più come prima. Ha un atteggiamento strano,però mi dice che è tutto ok,ma non so se fidarmi...

I miei pensieri furono interrotti da un mio caro collega,l'agente Suárez.

"Ortiz,oggi dobbiamo indagare su un nuovo caso: si dice che un uomo sulla quarantina stia cercando di uccidere un ragazzo inviando lui giornalmente delle regole che deve seguire. Abbiamo poche informazioni. Sappiamo solo l'età del ragazzo,20 anni,e che l'uomo sembra abbia avuto già dei precedenti per molestie sessuali e violenza"
"Bene,allora tutti a lavoro e cerchiamo di rintracciare sia il ragazzo,sia l'uomo,forza!"

Iniziò così un lungo e stressante pomeriggio.

"Nadia,pare che siamo riusciti a trovare la casa dell'uomo"
"Bene Suárez,ottimo lavoro. Andrai tu sul posto,sei il mio agente fidato e so che non mi deluderai"
"Si,certo,tu puoi andare a riposare ora"
"No,non posso,devo ancora-"
"Niente lamentele,vai a casa,hai bisogno di riposo"
"E va bene"

Finito di lavorare,torno a casa.

"Sono tornata!"

Silenzio. Clarke ancora non è tornata. Strano. Vado a fare una doccia.

<<chissà che ha la mia bambina...non capisco il motivo per cui fa così,e se qualcuno le fa del male? Piccola mia,perché non parli?>> finisco di fare la doccia ed esco dal bagno.

Sento la porta aprirsi. Clarke è finalmente arrivata.

"Eccoti finalmente" dico felice
"Ciao" dice sorridente

La abbraccio forte. La sento sussultare dal dolore.

"Piano..." dice ridendo "così mi uccidi"
"Sorry sorry" dico sorridendo
"Vado a fare una doccia" dice posando la borsa per terra
"Va bene"

Va in bagno ad io comincio a preparare la cena.

Clarke's pov

Vado sotto la doccia e inizio a lavarmi.

Finita la doccia,accendo il telefono e noto una chiamata persa. Decido di richiamare il numero.

"Hai fatto ciò che ti ho ordinato?"

Capisco immediatamente di chi si tratta.

"No"
"Male male,ragazzina,male male. Per compensare al danno che hai fatto,devi assolutamente smettere di mangiare per 3 giorni. Prova semplice per il momento,e stavolta vedi di rispettarla,perchè mi basta poco per ucciderti. Arrivederci" chiude la telefonata.

Arrivo in cucina e noto che Nadia ha pure preparato il mio piatto preferito.

"Guarda amore mio,ho preparato il tuo piatto felice,contenta?" dice sorridendo ampiamente applaudendo felice
"Si,molto,ma...stasera non ho fame"

Il mio stomaco mi tradisce brontolando.

"Sicura di non avere fame?"
"Beh,in realtà ne ho giusto un po..."
"E allora mangia su,l'ho fatto con tanto amore per te"

Mi siedo e mangio,che quello si fotta.

Dopo qualche ora passata sul divano,andiamo a dormire. Chiudo gli occhi.

È giorno. Mi arriva una chiamata.

"Hai rispettato l'ordine?"
"Assolutamente no"

Ride.
"Hai segnato la tua fine,te lo avevo detto. Non ti dirò quando avverrà,ma ti assicuro che ti distruggerà tantissimo,ciao"

Nuovo incubo,nuovo risveglio nel cuore della notte.

"Aiutami Nadia...ti prego...aiutami" dico piangendo

Mi alzo e vado in bagno. Tolgo la maglia e guardo il mio corpo. Nel costato e nella schiena vi sono taglietti e lividi. Perchè? Tornavo a casa,passavo per una strada un po al buio e mi hanno picchiata. Non ricordo quante persone fossero,forse più di 3. Scoppio a piangere nuovamente.

"Perché proprio a me,che ho fatto di male?! Una volta in cui ho trovato l'amore della mia vita e ci convivo,mi sentivo alle stelle,ma ora mi ritrovo alle stalle" dico a bassa voce

Rimetto la maglia e inizio a lavarmi il viso.

"Che ci fai sveglia?"
"Potrei porti la stessa domanda,ma mi sono risvegliata per andare in bagno,e tu?"
"Ho sentito che chiamavi il mio nome,ma non so per cosa,hai bisogno? Perchè per qualunque cosa,io ci sono"
"Non è nulla tranquilla" le sorrido
"Bene allora,torniamo a dormire?" chiede sbadigliando
"Si,certo"

Appena nel letto,metto la testa sul suo petto e dormo tranquillamente.

Nadia's pov

Ho notato i tuoi meravigliosi occhi azzurri rossi. Hai pianto amore mio,ma perchè? Perchè questo silenzio,cosa ti sta succedendo piccola?

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