Parte 4

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Nella fretta, Clara non si accorse nemmeno che in portineria si stava allestendo una festa. La ragazza, in preda ai suoi pensieri, correva come una matta verso la farmacia del paese, una volta arrivata comprò il test e tornò a casa, sempre con molta fretta. Questa volta si accorse dei preparativi e chiese ad Emma per quale motivo si dovesse celebrare una festa:"Ma è per te! E' una festa di benvenuto nel palazzo!" - disse la portinaia entusiasta – "Lascia che ti presenti Ludovica Sanna, abita al secondo piano" – le due di presentarono – "Ma dimmi, dove andavi così di fretta prima? Non ti sei nemmeno accorta della nostra esistenza!!" – disse Emma con tono molto curioso e pettegolo – "Niente niente... andavo a correre..." – rispose Clara – "Con la bustina della farmacia?" – disse Emma ridendo – "Quale bustina?!" – Clara nascose la bustina velocemente dietro la schiena – "Scusate ma adesso devo andare a prepararmi per la festa... mica posso venire così!" – detto questo Clara si congeda ed entra velocemente nel suo appartamento. Ludovica guardò Emma e disse: "Un po' strana la ragazza, ti pare?" – "Solitamente non è così, anche se non la conosco da molto... però è una a posto" – rispose Emma. Nel frattempo arriva la sera e rientra, avvolto nel fumo della sua pipa, anche Salvatore, marito di Ludovica; "Ingegnere buonasera!" – urlò Emma dalla scala – "Quante volte glielo devo ripetere ingegnere? Non si fuma nell'atrio!!" – continuò la portinaia indispettita – "Hai ragione... solo l'ultima boccata..." – "No, no, tu non fumi nell'atrio!" – disse Ludovica – "Si... lasciamo perdere... Ma è il compleanno di qualche condomino?" – chiese Salvatore – "No, nessun compleanno, è la festa d'accoglienza per la nuova arrivata" – disse la moglie dell'ingegnere – "Bello bello, mi piacciono le feste, ci sono tutti i condomini?" – chiese entusiasta Salvatore – "Tutti meno che la dottoressa Conticini... non ama mischiarsi con la plebaglia" – rispose Emma, con un tono sarcastico e liberato – "Capisco! Meglio così, quella donna non mi è mai piaciuta!" – detto questo l'ingegnere si congeda e sale a casa per prepararsi.

Un'oretta più tardi la festa comincia, ci sono tutti i condomini, meno che Luciana, Clara conosce dunque tutti i condomini: i Della Nova, l'avvocato Siciliani, Gaia (la sorella di Emma) e i restanti componenti della famiglia Sanna. Ad un certo punto della serata, Clara chiama a sé Emma, che ormai considera la sua più grande amica lì in condominio: "Emma, grazie mille per la festa, è davvero fantastica!" – disse Clara commossa – "Ohhh ma non devi ringraziare solo me! L'idea della festa è venuta all'avvocato Siciliani! Aspetta che te lo presento!!!" – Emma chiama l'avvocato e lo presenta a Clara, l'uomo, nonostante con le parole ci lavori, non riesce a parlare davanti alla ragazza e si congeda quasi immediatamente - "Senti Emma, ci sarebbe un'altra cosa che voglio dirti..." – disse Clara con tono serio – "Dimmi dimmi" – disse impaziente la portinaia – "Sono incinta." – "MA COME SEI INCINTA??? E CHI E' IL PADRE?!". Agli urli starnazzanti di Emma, si voltarono tutti i condomini, due secondi di totale silenzio e poi l'applauso e le congratulazioni. Clara era molto imbarazzata, ma riuscì a trattenersi. Alla fine della serata, Emma le si avvicinò e si scusò per aver urlato, giustificandosi dicendo che una notizia del genere non se l'aspettava proprio. Clara la perdonò e poi si ritirò nel suo appartamento a pensare. Il giorno seguente era un sabato, i primi a svegliarsi furono Alberto e Patrizia, direzione Palermo. Subito dopo esce Clara che si reca a lavoro per dare anche ad Eleonora la "lieta" notizia; "Ti prego, dimmi che il padre non è chi penso che sia" – disse preoccupatissima Eleonora – "Purtroppo si, è per forza figlio di Gianluca" – rispose tristemente Clara – "Cosa intendi fare adesso? " – chiese la barista – "Io voglio tenerlo, ma non so se dirlo a Gianluca, è pur sempre suo figlio!" – "Ma sei impazzita?! Questo bambino deve crescere con una figura paterna, ma Gianluca nun è cosa!!" – "Eleonora, tu hai ragione, ma dove la trovo io u patri per questo bambino? Già non è facile sopportare una come me, figurati con un bambino che non è manco tuo figlio... dove lo trovo un santo del genere?" – "Gioia, tu sei una ragazza adorabile, troverai qualcuno che accudirà sia te che il bambino" – sancì Eleonora con tono deciso ma rassicurante.

Nel frattempo, alla Palazzina B, era in scena un litigio telefonico nell'appartamento di Luciana; "Non telefonarmi mai più! Hai capito?!" - strillava la donna – "Dopo tutto questo tempo non hai ancora capito con chi hai a che fare Luciana! Non hai neanche la minima idea!" – starnazzava una voce maschile dall'altro lato del telefono – "Si credimi, sto morendo di paura! Sei quello che sei sempre stato! Un piccolo uomo!!" – concluse la donna aspramente, attaccando il telefono in faccia al suo interlocutore. La donna però era molto più preoccupata di quel che non voleva dare a vedere, camminava nervosamente avanti e indietro nel salotto, bevendo il solito scotch; infondo sapeva che il suo interlocutore poteva essere davvero una minaccia per lei. Ma chi era questa figura misteriosa?

Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora