Parte 15

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Il mattino seguente, Clara si alzò prestissimo per andare subito in portineria a parlare con Emma:"Emma! Emma!" – diceva la ragazza mentre correva affannata – "Non puoi immaginare cosa è successo ieri sera!" – Emma si voltò di scatto, distogliendo l'attenzione dalle parole crociate – "Clara! Che c'è? Stai male?" – "Non sono mai stata meglio Emma!" – rispose Clara con gli occhi che le luccicavano – "Ho mangiato con Sandro ieri sera... al momento dei saluti lui..." – "Lui cosa Emma?! Lui cosa?!" – chiedeva Emma con fervore – "Mi ha baciata Emma! Sandro mi ha baciata!" – "Ma è fantastico! E ora che farai?" – "Voglio andare a parlare con lui, ovviamente!" – "Vai gioia, vai!" – Clara si fionda quindi a casa di Sandro – "Alessandro, sono Clara! Posso entrare?!" – l'avvocato si apprestò ad aprire – "Ciao Clara, come mai sveglia a quest'ora?" – "Sandro dobbiamo parlare di ieri sera..." – "Si... vieni, entra..." – "Sandro io non so cosa significhi ciò che è successo ieri sera, ma spero che per te non sia solo un'avventura. Io sto per diventare mamma... non ho tempo per le avventure!" – "Clara, non sono un uomo che cerca avventure, io sarei felicissimo di poter fare da papà al tuo bambino!" – il cuore si Clara si riempì di gioia – "Sandro mi stai rendendo la donna più felice del mondo!". Clara si sentiva una donna realizzata, stava per diventare mamma e aveva trovato chi avrebbe fatto da padre al suo bambino...

Andiamo nell'appartamento delle sorelle Taddei, dove troviamo Gaia impegnata con delle scartoffie procuratele dal lavoro:"Cribbio, questo bilancio è un tale casino..." – diceva la ragazza controllando i documenti – "Sarà meglio che mi metta al lavoro, subito anche!" – la ragazza accende il computer e inizia a lavorare. Nel bel mezzo del lavoro le arriva un email, era Tancredi:"Cosa vorrà mai il dottore a quest'ora?" – si chiedeva la ragazza – "Gentile sig.na Taddei, la prego di venire a casa mia domani sera per cena, dobbiamo discutere di una questione di lavoro importantissima, distinti saluti dott. Tancredi Casagrande" – l'email recitava le parole appena scritte. Quell'invito a cena riportò la mente di Gaia a quando ancora lavorava come agente immobiliare, alla brutta esperienza col suo capo per intenderci. Gaia, dopo qualche ora di perplessità, decise di accettare l'invito. Ma i due non avevano abbondantemente parlato di lavoro pochi giorni prima? Cosa vorrà ancora Tancredi da Gaia? Nel frattempo Emma ritorna a casa e viene a sapere dell'invito:"Come ti invidio sorellina... Una cena con quell'uomo è il sogno di mezzo paese!" – diceva Emma – "Si Emma, indubbiamente è un uomo affascinante, ma non sarà una cena galante quella di domani sera" – rispondeva Gaia storcendo un po' il naso – "E chi te lo dice? Io mi metterei comunque qualcosa di carino" – disse Emma ammiccando – "Che ne sai, magari ti sistemi questa volta" – finì così la portinaia – "Emma, torna in portineria che è meglio" – concluse Gaia con un sorriso ma un po' infastidita. Nel frattempo, a casa di Tancredi, l'uomo era molto soddisfatto di essere riuscito a portare la donna a cena a casa sua:"Lina!" – esclamò Tancredi – "Domani sera abbiamo un'ospite a cena!" – all'uomo si avvicinò una donna sui 50 anni, era Lina, diminuitivo di Pasqualina, la sua governante – "Davvero dottore? A cosa dobbiamo l'occasione?" – "Insomma Lina! Lavoro! Lo sai che dopo Esmeralda, Greta, Giovanna e Luciana soprattutto, non voglio più saperne di donne!" – "Mi scusi dottore, la cena di domani sera sarà comunque impeccabile, glielo posso assicurare!" – "Su questo non ho dubbi cara Lina, potresti lavorare anche dalla Regina d'Inghilterra tu!" – disse l'uomo sorridendo e pizzicando la guancia della governante.

Arriva la sera, torniamo al palazzo, nell'appartamento di Pietro è in scena una cenetta "romantica":"Come ti sembra la carne?" – chiedeva il carabiniere a Domenica, la sua ospite – "Non è male dai, da te mi aspettavo di peggio" – disse la donna ridacchiando. Una volta finito di mangiare, i due si accomodano sul divano per guardare un film, Pietro ad un certo punto però tende ad allungare un po' troppo le mani, infastidendo la donna, ma l'uomo non se ne accorge e continua. Dopo dieci minuti buoni di toccatine indesiderate Domenica si alza dal divano:"Si è fatto tardi Pietro, io vado eh!" – "Ma come? Vai già via?" – "Si Pietro, forse è meglio... ci vediamo eh" – "Va bene Domenica... come vuoi" – il carabiniere, sconsolato, accompagna la ragazza alla porta – "Un altro buco nell'acqua! Ma perché sono così incapace?!" – si chiedeva disperato il carabiniere. Pietro va dunque da Tommaso per cercare un po' di conforto, il medico è in pigiama, pronto per andare a letto:"Tommasino, disturbo?" – "No Pietro, tranquillo, stavo andando a letto per noia... Che ti serve?" – "Domenica, mi ha scaricato" – "Ma come? Mi avevi detto che sembrava fatta! Che cosa hai combinato questa volta?" – chiedeva il medico un po' scherzoso e un po' no – "Ma niente Tommasino... ha pure apprezzato la cena!" – "E allora?" – "Dopo cena ci siamo seduti sul divano e abbiamo visto un film..." – "E?" – chiedeva il medico, sicuro che ci fosse qualche altro particolare – "E ho provato a fare le coccole..." – "Siamo sicuri che fossero coccole Pietro?" – disse Tommaso mettendo le mani sui fianchi e alzando il sopracciglio – "Ehhh Tommaso, lo sai cosa intendo per coccole, non stare qui a precisare..." – "Lo vedi dove sbagli? Vi frequentate da due settimane, siete poco più che conoscenti e già inizi ad invadere i suoi spazi?" – "Parli facile tu... le pazienti ti saltano addosso e ti lamenti anche!" – rispose un po' arrabbiato Pietro – "Io mi lamento perché non cerco quello che cerchi tu!" – "Ma Masino... che deve fare un povero carabiniere che ha solo un po' di voglia di divertirsi?!" – "Pietro, chiedi alla persona sbagliata..." – Pietro tornò sconfortato nel suo appartamento lasciando Tommaso a letto, con un pensiero fisso...

Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora