Parte 3

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Il mattino seguente, Emma si era alzata con una strana voglia di fare, che solitamente le mancava, e bussò alla porta dei Sanna, al secondo piano. Ovviamente aprì Ludovica, dato che suo marito Salvatore era a lavoro e i figli a scuola, la donna, nonostante fosse ancora in vestaglia e con i bigodini tra i capelli, rimaneva comunque una donna di bella presenza: Capelli biondi con un taglio alla Marlyn Monroe, labbra a cuoricino e occhi azzurri: "Ciao Emma, cosa ti porta a casa mia a quest'ora del mattino? Qualche comunicazione urgente?" – "Buongiorno Ludovica! Allegria! Nessuna comunicazione, volevo solo chiederti se potevi aiutarmi ad organizzare una festa di benvenuto per Clara, nel cortile del palazzo". Ludovica è una donna molto buona e generosa, non seppe discostarsi dalla richiesta d'aiuto della portinaia: "Certo che ti aiuto, intanto entra e facciamo colazione insieme!". Mentre Emma stava entrando in casa Sanna, uscì dalla porta fronte stante Luciana, che tutti chiamavano dottoressa Conticini, una donna senza scrupoli, reduce da due divorzi provocati dal suo carattere; rimane comunque una donna affascinante; sempre ben vestita, capelli neri, mossi naturali e occhi color azzurro ghiaccio. L'austera donna tuonò:"Cosa ci fai tu qui?!" – rivolgendosi ad Emma – "Non dovresti essere giù in portineria?!" – "Sto scendendo dottoressa, il tempo di un caffè con la signora Sanna" – "Non paghiamo la portinaia per prendere il caffè con i condomini! Va a curare le piante del cortine piuttosto che stanno morendo!" la Conticini si congeda senza ascoltare ragioni e si dirige al vigneto, è infatti l'amministratrice delegata della Conticini Wines. "Mamma mia che persona antipatica sta Luciana, e pensare che sono stati due i poveri uomini che ha sposato!" disse Ludovica con l'assenso di Emma, che nonostante i richiami andò a prendere il caffè con l'amica.

Intanto Clara si era svegliata e si era recata allo Schiticchio per lavorare, nonostante non fosse al pieno della forma. Quella mattina entrarono al bar, per un caffè, Tommaso e il suo amico Pietro, anche lui condomino della Palazzina B. Subito il medico si avvicina al bancone e presenta Pietro a Clara: "Pietro Moschetti, molto piacere" disse l'uomo tendendo la mano alla ragazza – "Clara Chietti, piacere mio" – "Clara non hai un bel colorito, che ne dici di passare da me per un controllo dopo il lavoro?" disse Tommaso alla barista – "Si dottore, sarebbe meglio, questa mattina ho avuto ancora delle nausee" – "Tommaso a me resta proprio il tempo di un caffè che poi sono di turno!" intervenì Pietro, che di mestiere fa il carabiniere – "Si si, hai ragione. Clara, due caffè per favore." Disse il medico. Una volta finito il caffè Pietro si congedò con una certa fretta per recarsi in caserma, Tommaso invece si stava recando al circolo, non aveva nessun appuntamento quella mattina, quindi si dedicò al biliardo (passione che condivide con Pietro). Arriva dunque l'ora di pranzo, in portineria già si respirava odore di festa e mentre Ludovica ed Emma appendono i primi festoni rientrano Andrea e Silvana Sanna, i figli di Ludovica e Salvatore:"E' il compleanno di qualcuno? Per chi sono i festoni?" – chiese Silvana, la figlia minore, che frequenta le medie – "Nessun compleanno, diamo una festa per la nuova arrivata!" rispose Emma – "Nuova arrivata? Ma di cosa state parlando? Io non ne so nulla!" – domandò molto confuso Andrea, figlio maggiore, studente universitario al primo anno di architettura – "Ma come? Non hai visto che le luci nel localino della portinaia sono sempre accese?" - disse Emma – "Beh si, ma credevo che ci abitassi tu" – rispose timido il ragazzo – "Andrea" – disse seccata Emma - "Io abito al primo piano, con mia sorella...". Dopo questa scenetta imbarazzante, Andrea e la sorellina decisero di salire a pranzare; "Amore di mamma, in frigo c'è la pasta, riscaldala tu che io ho da fare qui con Emma" – disse Ludovica al figlio – "Si mamma, e non chiamarmi in quel modo in pubblico!" – detto questo, i due giovani si congedarono.

Nel frattempo, in portineria arriva Giovanni, di ritorno dal turno in posta:"Ma cosa state facendo?! Una festa?!" – tuonò l'impiegato – "Signor Vicari, buongiorno! Si, stiamo organizzando una festa di benvenuto per Clara" disse Ludovica – "E IO COME AL SOLITO NON VENGO INFORMATO! MA CHE CI STA A FARE L'AMMINISTRATORE IN QUESTO CONDOMINIO?" – urlò l'uomo, diventando rosso di rabbia – "Suvvia signor Vicari, abbiamo dato per scontato che avrebbe accettato la richiesta, lei è una persona buona, io lo so!" – disse amorevolmente Ludovica per calmare l'amministratore – "Non cerchi di infinocchiarmi signora Sanna, per questa volta lascio correre perché la ragazza nuova sembra molto garbata e per bene." – detto questo si congedò. In tutto questo Clara ritorna alla Palazzina B, e si dirige direttamente all'appartamento di Tommaso, per farsi visitare; la ragazza bussa e il medico la fa accomodare:"Questa mattina mi hai parlato di nausee, hai fatto cambiare aria al tuo locale?" – chiese Tommaso – "Si, ho lasciato la finestra aperta tutta la sera e tutta la notte" – rispose Clara – "Mh... dei dolori invece cosa mi dici?" – "Persistono, però sono meno invadenti rispetto a ieri" – a questo punto a Tommaso sorge un dubbio grande come lo Zimbawe e pone a Clara un ulteriore domanda:"Clara, quando hai avuto l'ultimo ciclo mestruale?" – "Circa un mese fa, dovrebbe dovuto ripresentarsi ieri, massimo oggi... ma nulla, perché?" – "Nulla, chiedevo per una questione fisiologica, non c'entra nulla con le nausee..." – disse Tommaso con un tono confuso, tanto che nemmeno lui riusciva a prendere sul serio – "Tommaso che cosa c'è? Non sembri molto sicuro di quello che dici!" – "Clara, ho un'ipotesi, seppur remota... potresti essere incinta." - Disse il medico con tono gelido. Clara era incredula, poteva essere incinta, ma la cosa grave non è il bambino in sé, ma IL PADRE del bambino. Clara si congedò ringraziando velocemente Tommaso per andare in farmacia e comprare il test di gravidanza.

Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora