Parte 21

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Il mattino seguente Gaia si apprestava ad esaudire il desiderio di Tancredi:"Ciao sorellina! Scusa tu dove metti le chiavi degli appartamenti?" – chiese la ragazza ad Emma – "Le tengo in guardiola... che domande!" – rispose la portinaia un po' stranita – "E non è che potresti prestarmene un paio?..." – "Perché? Hai perso le chiavi di casa nostra?" – "No, non intendevo quelle del nostro appartamento!" – "E che chiavi ti servono scusa?" – chiedeva Emma sempre più curiosa – "Mi servono quelle dell'appartamento della dottoressa, quello al secondo piano!" – "Ma sei pazza?!" – urlò Emma – "Pericolo che ti scopre! Ma poi cosa devi farci?!" – "Devo fare una cosa Emma... poi ti spiego, dammi le chiavi dai!!" – "Sorellina tu qualche danno combini! E nel mezzo poi ci vado io! Cosa che lo scopre la dottoressa è la volta buona che mi rimpiazzano con un citofono!" – "Emma, non ci sarà nessun citofono! C'è in gioco il lussuoso appartamento della signora, invece!" – a questo punto Gaia cede e racconta il piano alla sorella – "Ma dai! E chi lo faceva così maligno Tancredi?!" – diceva Emma mettendosi le mani in faccia – "Però per non vedere più quella specie di Crudelia de Mon nel palazzo farei qualunque cosa! Scendiamo in portineria che ti do le chiavi!". Una volta prese le chiavi, Gaia sale le scale e telefona a Tancredi:"Tancredi! Ho le chiavi, sto entrando in casa! Dimmi tutto!" – "Tesoro vai nello studio di Luciana e accendi il computer..." – "Ci sono!" – "Ecco ora metti la password che ti ho scritto sull'SMS" – "Ho fatto, adesso?" – "Sul desktop c'è una cartella, si chiama <<lavoro>>, copiala nella pennetta ed esci dalla casa!" – una volta finita la sua Mission Impossible Gaia restituisce le chiavi alla sorella.

Andiamo nell'appartamento di Sandro, dove l'avvocato va avanti e indietro mentre il telefonino squilla ma nessuno risponde:"Maledizione! Perché Fausto non mi risponde?!" – l'avvocato non mollava la presa e decide di andare a parlare direttamente al sicario, a casa sua. Dopo essere arrivato al modesto condominio del sicario, Alessandro inizia a bussare:"Fausto apri! Muoviti! Sono l'avvocato!" – dopo cinque minuti buoni di bussate senza risposta Alessandro decide di buttare giù la porta, ecco che entra in casa, ma Fausto non è in salotto, lo cerca ovunque, per poi trovarlo disteso nella vasca da bagno, morto. Sandro non poteva credere ai suoi occhi, l'avvocato chiamò subito la polizia ma immaginava già chi fosse l'assassino di Fausto. L'avvocato tornò a casa molto scosso, sul divano c'è Clara ad aspettarlo:"Amore, sei tornato finalmente! Ma dov'eri?" – chiese Clara preoccupata – "Niente zucchero, sono passato da un cliente... il problema è come l'ho trovato..." – "Che vuoi dire?" – "Ho trovato il corpo morto nella vasca da bagno, una cosa terribile!" – "Amore mio! Che cosa orribile!" – "Clara io penso di doverti dire qualcosa..." – Sandro decide di dire tutta la verità alla sua compagna – "MA COSA STAI DICENDO ALESSANDRO? UCCIDERE UN UOMO? MA COME TI VIENE IN MENTE?" – le urla di Clara tuonavano per tutto l'appartamento – "Amore cerca di capire! L'ho fatto per noi! Lui mi ha sparato in una gamba! Dovevo aspettare che ci uccidesse lui?!" – "Alessandro mi fai schifo! Non avresti neanche dovuto pensarla una cosa del genere!" – Clara scoppia in lacrime e torna nel monolocale dove abitava prima per stare da sola.

Arriva la sera ed ecco che Pietro bussa alla porta di Emma:"Allora Emma, ci siamo eh?" – "Si Pietro, dove mi porti di bello?" – "Questa è una sorpesa" – i due si recano nello stesso ristorante in cui hanno cenato Tommaso ed Eleonora giorni addietro, Pietro è un tipo molto scaramantico! I due passano una bella serata, ma nulla di più, a quanto pare non è scoccata la scintilla, pare...

Andiamo avanti nel tempo, due mesi per la precisione, ecco che Alberto riceve un'email:"Gianni veni 'ca! Qualcuno vuole comprare la casa!" – "Albè! Che cosa magnifica! Chi è questo signore?!" – "Non lo so, qua c'è scritto Carmelo Mangano... penso che sia lui..." – "E rispondigli no? Ti ha lasciato il numero di telefono sull'email?" – "Aspe che lo cerco... Eccolo! Gli telefono subito!" – ecco che Alberto compone il numero – "Buongiorno signò Mangano, ho letto la sua email, vedo che è interessato alla casa!" – "Buongiorno, lei è il signor Alberto Della Nova?" – "Si signore, sono io" – "Ecco, prima di comprare la casa vorrei venire a dare un'occhiata, è possibile?" - "Ma certo signò Mangano! Ci mancherebbe altro!" – "Le va bene in giornata?" – "Si signò Mangano! Non c'è problema!" – Arriva il pomeriggio e con lui il signor Mangano, egli si presenta come un uomo curato, capelli corti, andanti sul castano chiaro, occhi scuri e basette pronunciate – "Salve, dottor Carmelo Mangano, molto piacere!" – disse l'uomo sorridendo mentre si presentava ad Alberto – "Dottore? Un altro? Sta diventando un ospedale questo palazzo!" – disse Alberto ridendo e stringendo la mano a Carmelo – "No, mi scusi ha frainteso! Sono dottore commercialista, non dottore in medicina!" – "Oh! Mi scusi per la gaffe allora... ma andiamo a vedere la casa!" – disse Alberto un po' imbarazzato – "Non si preoccupi, ma aspettiamo mia moglie e mio figlio prima!" – ecco che scendono dall'auto Giuseppina, detta Giusi, una donna elegante, così come il marito, capelli lunghi, neri come la pece e occhi castani; e Francesco, praticamente la fotocopia del padre. Ecco che i Mangano entrano nell'appartamento, rimanendone molto colpiti – "Signor Della Nova, la casa ci piace molto, mi sono convinto! La prendiamo!". Così arrivavano dei nuovi inquilini alla Palazzina B.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 04, 2020 ⏰

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Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora