Parte 18

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A quelle parole, Luciana non sapeva come reagire. La donna si reca a lavoro, dove convoca una riunione immediata con Tancredi:"Fammi capire... ti sei fatto la ragazzina per mettermi la spia in casa?" – diceva Luciana con aria di sfida – "Non so di cosa tu stia parlando, Luciana" – rispondeva Tancredi con molta calma – "Suvvia Tancredi! So tutto di te e della tua bella ragioniera!" – Tancredi iniziò a preoccuparsi in cuor suo, ma non lo dava a vedere – "Luciana, te lo ripeto, non so a cosa tu stia alludendo! Se non hai altro io tornerei nel mio ufficio, sono qui per lavorare, IO!" – "Certo Tancredi, fai pure con comodo; ma non credere che me ne starò con le mani in mano! Mi hai già fregato una volta!" – "Fregarti? Io? Tu hai firmato il contratto, ricordi?" – "Un contratto così fasullo da sembrare autentico!" – "Vedila come vuoi, mia cara, ma quelle quote sono mie adesso e sappi che non perderò tempo ad accaparrarmi anche le altre!" – Tancredi gettava così la maschera, il suo intento era proprio quello di rovinare l'ex moglie, ma cosa c'entra Gaia in tutto questo? L'uomo si sposta nel suo ufficio e compone il numero di Gaia:"Gaia, ciao sono Tancredi" – "Cancella il mio numero!" – "Gaia ascoltami, per favore! Io sento che tra noi potrebbe andare, ci ho pensato parecchio..." – "Cosa ti ha fatto cambiare idea?"- "Cosa importa? Gaia dopo quella notte non ho fatto altro che pensare a te, ti prego, perdonami per quello che ho detto" – "Tancredi, voglio darti una possibilità, ma sappi che non ammetto più errori!" – "Gaia, te ne sono infinitamente grato!" – dopo aver chiuso la telefonata, Tancredi si distese con aria soddisfatta sulla poltrona del suo ufficio, mentre fumava uno dei suoi sigari, mostrando sul viso un ghigno.

Nel frattempo nel vigneto dell'azienda, Alberto chiacchiera con Carmine, un suo collega:"Ehh Carmine, hai capito? All'amico mio c'hanno dato il prepensionamento!" - diceva Alberto un po' stanco – "Albè, l'amico tuo è stato molto fortunato... chissà noi, quando potremo andare in pensione..." – ribatteva l'amico – "Chissà amico mio, chissà! Caspita, è finito il turno! Io torno a casa, ciao Carmine!" – Alberto torna quindi a casa dove trova Giovanni intento a leggere dei documenti:"Oh cumpari! Che leggi di bello?" – domandava Alberto curioso – "Ehh Albè, sono le pratiche per il prepensionamento, una confusione incredibile in questi documenti!" – "Pensa al lato positivo Gianni! Pensa che tra un po' sarai felicemente pensionato..." – Giovanni notò che l'amico era un po' provato, quasi invidioso – "Albè? Tutto a posto?" – "Si Gianni... tranquillo, io vado a stendermi un po' eh... Sono stanco dal lavoro" – "Va bene, ti chiamo più tardi quando è pronta la cena... Ma senti una cosa prima!" – "Eh Gianni, che c'è?" – rispose Alberto un po' infastidito – "Ma per l'affitto del tuo vecchio appartamento? Ne hai parlato con la ragazza?" – "Perché non lo sai? Si è trasferita dall'avvocato! Stanno insieme adesso..." – "AL SOLITO! SI FANNO LE COSE E IO NON SO NIENTE!" – "Comunque, pensavo di venderlo..." – "Come venderlo? Tu non sei in affitto?" – "No, mio nonno era amico dell'ultimo barone che ha abitato nel palazzo, così quando hanno ristrutturato per fare il condominio il barone lasciò l'appartamento a mio nonno!" – "E quando me lo dici?! Invece di stare qui a pagare l'affitto perché non ci spostiamo da te?!" – "Gianni, ci sono troppi ricordi per me in quella casa, ora scusami... vado a stendermi".

Arriva la sera, spostiamoci nell'appartamento di Pietro, che sembra essersi ripreso, dove è presente anche Tommaso, i due stanno giocando a biliardo:"Un po' ti capisco, sai?" – diceva Tommaso, rivolgendosi a Pietro – "Anche io qualche volta vorrei scappare da tutto e tutti!" – continuò – "Ma da cosa dovresti scappare Tommaso? Fai il serio! Un lavoro che paga MOLTO bene, una bella casa, donne che ti saltano addosso..." – rispondeva Pietro infastidito – "Si, certo, un lavoro VUOTO, una casa VUOTA, donne VUOTE... una vita VUOTA!" – Tommaso era un po' giù quella sera e non aveva voglia di nasconderlo – "Donne! Quello è il problema!" – diceva Pietro – "Sai chi è una carina? Eleonora!" - continuava il carabiniere – "Quella del bar? Si, non è male in effetti, sembra anche una brava persona" – concluse il medico – "Perché non le chiedi di uscire qualche volta?" – "No Pietro, non mi sembra il caso..." – "Io dico di si invece! Tu domani vai e le chiedi di uscire!" – "Pietro..." – "Senza <<Pietro...>>! Vedrai che ti farà bene frequentarti con qualcuna!" – "Va bene... se proprio insisti..." - Il medico sembrava poco convinto. Il mattino seguente, Pietro bussò di prima mattina alla porta di Tommaso:"Sveglia! Sveglia! Cerco una compagnia per andare al bar!" – Sangiacomo era ancora in pigiama – "Pietro non sono neanche vestito, ti sembra orario?!" – "Suvvia compare! Ti do cinque minuti!" – Tommaso si rassegna e si veste; i due amici scendono al bar:"Forza Tommaso! E' la tua occasione!" – diceva Pietro. Tommaso si avvicinò lentamente al bancone, Eleonora gli si avvicina:"Ciao Tommaso! Cosa posso fare per te?" – "Un caffè, per favore" – "Arriva subito!" – Pietro si avvicina – "Oh! Non ti ho portato qui per bere il caffè! Muoviti!" – "Eleonora..." – "Si, Tommaso?" – "Ecco, mi chiedevo... hai impegni per stasera?" – "Mh... no... perché?" – "Ti andrebbe di uscire insieme?" – diceva il medico a fatica – "Oddio Tommaso, non me lo aspettavo..." – la donna titubò per un istante – "Ma si, perché no?" – rispose alla fine con un sorriso – "Splendido! Ti vengo a prendere io, diciamo verso le 19?" – "E' perfetto!" – "A stasera allora!" – Tommaso si allontana insieme a Pietro – "Compare! Pietro non sbaglia mai! Per gli altri..." – "Dai Pietro, su con la vita..." – "Che hai? Non sei contento? Stasera esci con una!" – "Si... contento sono..." – "Tu hai ancora Clara in testa, vero?" – "Si Pietro, è una fissazione!" – "Tommy, lei ormai sta con Sadro, devi accettarlo! Vedrai che con Eleonora andrà bene!".

Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora