Parte 12

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E' un nuovo giorno alla Palazzina B, stamattina vediamo l'ingegner Sanna alle prese con il figlio Andrea, riguardo ancora il discorso sull'università, l'uomo però sembra più pacato:"Tu sei proprio sicuro che non vuoi continuare con l'università?" – chiedeva Salvatore al figlio, mentre fumava – "Si papà, o almeno, non voglio continuare a fare architettura" – "Quindi vuoi continuare gli studi... ma in cosa?" – "Io vorrei iscrivermi alla facoltà di scienze della comunicazione, per fare il giornalista!" – "Giornalista?" – chiedeva sconsolato l'ingegnere – "Si papà, è quello che voglio fare!" – l'uomo, vedendo gli occhi brillanti del figlio, cedette – "Va bene Andrea, non voglio importi gli studi, è tempo di cambiamento!" – "Grazie papà! Significa molto per me!" – "Andrò oggi pomeriggio a fare il nulla osta...". Salvatore era un po' deluso, ma pensava alle parole di Tommaso, non se la sentiva di arrivare ai ferri corti con suo figlio. L'ingegnere va poi a parlare con Tommaso dell'accaduto:"Sai, per me è stata una scelta difficile, sin da quando è nato l'ho sempre visto come l'erede dei Sanna... Lavoriamo nel campo dell'edilizia da quattro generazioni!" – diceva Salvatore al medico con aria seccata – "Salvo, hai fatto la cosa giusta! Nella mia famiglia siamo medici da molto più tempo! Io però volevo aprire una sala biliardi... Non ho mai avuto la vocazione del medico! E dimmi cos'è che vuole fare tuo figlio?" – "Giornalista..." – rispose indispettito Salvatore – "Fantastico! Un lavoro interessante... in cui io potrei dargli una mano..." – "In che senso scusa?" – "Uno dei miei pazienti lavora per un giornalino locale... è pur sempre un inizio, non credi?" – "Anche se non appoggio in pieno la sua scelta, glielo dirò... lui ne sarà felicissimo! Ti ringrazio Tommaso!" – "Figurati Salvo, per amici questo ed altro!" – finita la discussione Salvatore torna nel suo appartamento.

Scendendo al primo piano, troviamo una Gaia molto ripresa, messa davanti al computer in cerca di lavoro. Dopo ore e ore di ricerca, la ragazza sembra trovare una proposta allettante: "Analista contabile presso la Olio Casagrande... Sembra interessante... Mando il curriculum, non è certo la prima volta che lavoro nel campo della contabilità!" – ecco che entra Emma – "Sorella! Hai trovato qualcosa?!" – urlava la portinaia – "Arrivi giusto in tempo! Ho trovato un posto come contabile... spero che mi assumano..." – "ALLEGRIA SORELLA! Con la testa che hai tu chi è che non ti prende??". Il giorno dopo Gaia trova un'email della ditta Casagrande, dove si poteva leggere che la ragazza aveva rimediato un colloquio per il pomeriggio del giorno stesso: "Emma! Emma! Mi hanno offerto un colloquio!" – "MA LO VEDI? TE L'AVEVO DETTO IO!!". Arriva dunque l'ora del colloquio, Gaia era un po' tesa: "Signorina Taddei, qui c'è scritto che lei ha lavorato come agente immobiliare, come segretaria d'ufficio, come estimatrice edile... però si è diplomata in ragioneria vedo, quindi saprà come muoversi!" – "Si signore, ho anche una specializzazione in calcolo, è scritto in fondo." – "Vedo vedo..." – ecco che entra Tancredi – "Buondì a tutti!" – esclamava l'imprenditore – "Lei è la signorina che ha il colloquio?" – continuò – "Si, dottor Casagrande" – "Ma tu hai qualcosa di familiare... ci conosciamo?" – diceva Tancredi alla ragazza – "No, non credo" – rispose con aria confusa – "Ma si! Tu fai la portinaia nel condominio che c'è in cima al paese!!" – "Ma no, dottor Casagrande, lei si confonde con mia sorella Emma, io sono Gaia, molto piacere!" – "Quanto è piccolo il mondo! Onofrio, La ragazza è a posto! Assunta!". Perché Tancredi aveva assunto Gaia così? Su due piedi?...

Passa un altro giorno, è sabato, Alessandro e Clara si stanno preparando per uscire insieme. Una volta pronti i due escono per fare una passeggiata in paese, dopo un po' però decidono di passeggiare nelle campagne presenti intorno al paese: "Guarda che ora si è fatta! Sono già le 18!" – diceva Sandro guardando l'orologio – "Forse sarebbe il caso di tornare a casa, che ne dici Sandro?" – rispose Clara – "Hai ragione, siamo a piedi e anche abbastanza lontani da casa... meglio incamminarci!" – i due iniziano a tornare a casa. Verso la fine delle campagne accade l'inaspettato, qualcuno spara nella gamba ad Alessandro! Clara inizia ad urlare, chiama un'ambulanza. Nel frattempo Alessandro ha perso molto sangue e viene portato in ospedale, dove viene medicato: "Clara, è stato quel bastardo! Ne sono sicuro!" – si riferiva chiaramente a Gianluca – "Anch'io ho pensato la stessa cosa Sandro... non posso permettere che faccia del male alle persone che mi stanno accanto!" – "Non ti preoccupare di questo, ha i giorni contati!". Cosa aveva in mente Sandro? 

Gli inquilini della palazzina BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora