Il silenzio alimenta la follia

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Da quel giorno in poi,continuai a cercarla follemente.

Ogni mattina mi sedevo sul solito muretto ed aspettavo in silenzio fino a quando la vedevo attraversare il marciapiede di fronte, per poi recarsi nel negozio di piante dove lavorava.

Quando scorgevo la sua figura il mio corpo s'irrigidiva immediatamente ed il mio cuore batteva con ritmo ancora più accellerato.Ogni volta che la osservavo riuscivo a memorizzare sempre meglio il suo viso, notando qualche dettaglio che prima era sfuggito ai miei occhi.

Era una donna molto elegante, dai suoi movimenti e la sua apparenza molto curata potevo intuire appartenesse ad una famiglia benestante. Probabilmente era qualche anno più grande di me ma non molto,le avrei dato 30 anni o meno.

I suoi ricci scorrevano liberi lungo la sua schiena oppure spesso erano raccolti in una ordinata treccia.

Spesso mi ritrovavo ad immaginare l'odore del suo shampoo o il profumo della sua pelle...non osavo soffermarmi sulle sue labbra o sarei impazzita.

Ormai conoscevo a memoria anche i suoi turni di lavoro: dalle 10:30 alle 16:20 tutti i giorni della settimana apparte il sabato e la domenica,nei quali era sostituita da altri colleghi.

Molte volte escogitai piani su piani per avvicinarmi al suo negozio e fare una prima mossa,ma un'imprevisto,una chiamata inaspettata o il sentimento opprimente della paura sembravano sempre trattenermi...mi convinsi che forse era meglio così.

Durante quel periodo il mio comportamento insolito non passò inosservato...
Akemi notò che qualcosa mi distraeva durante le ore di lavoro, inoltre non riuscivo a prestare molta attenzione ai suoi discorsi e ne era nettamente irritata. Ogni tanto percepivo i suoi severi occhi scuri scrutarmi,cercando di interpretare cosa stesse passando per la mia mente...nulla da fare,mi mostravo inaccessibile.
Ciò che la irritava di più non era tanto la mia deconcentrazione ma il distacco fra noi due che negli ultimi giorni si era fatto sempre più netto.

Ero solita raccontarle tutto ciò che accadeva nella mia vita...ma questa stupida infatuazione desideravo rimanesse privata o avrebbe perso tutta la sua magia.
Inoltre,Akemi non ha mai avuto un buon rapporto con i miei vecchi partner...la maggior parte delle volte sono scappat* a gambe levate intimorit* dalla sua presenza.
Tuttavia,non davo troppo peso a queste vicende,dato che non ho mai percepito il bisogno di stabilità romantica....prima d'ora.

Ben presto però, mi resi conto dell'inefficacia del silenzio.
Dopo molta meditazione decisi di liberarmi del peso soffocante che affliggeva il mio petto.
Ne avrei parlato con Akemi la mattina seguente stessa.

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